Milano 13.01.2018
Apro il grafico del FTSE MIB sulla quale visualizzo una quotazione che sfiora i 23500, e per l'esattezza chiude la settimana di borsa a 23429,83 punti.
13.01.2017 - Facciamo un passo indietro di un anno, perché è il tempo necessario per capire e determinare il percorso dell'indice italico e della strada che è stata percorsa negli ultimi dodici mesi.
Un rialzo previsto da pochi, pochissimi in realtà, tra i quali siamo con orgoglio presenti noi gestori ed analisti del sito Pillole di Trading, che mesi fa avevamo studiato ed esposto al pubblico del trading le nostre idee su ciò che attendeva il principale paniere del Bel Paese.
La soglia dei 23500 punti era il target che ci siamo prefissati mesi fa, obiettivo da raggiungere a cavallo tra il 2017 e l'anno appena iniziato.
Target che verrà raggiunto con ogni probabilità nella prossima settimana, quella che va dal 15 al 19 Gennaio, per colpire e ritornare su livelli sconosciuti al Mib da ormai 29 (ventinove) mesi, quando a cavallo del Ferragosto 2015 in piena calura estiva, il Mib iniziava una lunga discesa, terminata solo un anno più tardi con i minimi registrati vicino ai 15mila.
Il grafico mensile parla in modo chiaro ed inequivocabile, la soglia che si sta per raggiungere potrebbe rivelarsi un duro scoglio da sormontare, perché la salita alla quale siamo stati spettatori potrebbe presentare il conto, salato per alcuni, che di ingordigia sono fatti nell'animo e nel portafoglio.
Ma, a vedere meglio il grafico e studiare quanto accaduto nelle ultime settimane, potremmo leggere di momenti di ritraccio e momentanea sospensione della suddetta salita, durante i quali gli operatori hanno avuto occasioni per uscire da titoli meno scalabili e salire sul treno di aziende con più forza nel motore, come Fiat (MI:FCHA) ed Exor (MI:EXOR), o aggrapparsi ai titoli bancari prima più snobbati ed oggi autentici trascinatori, come FinecoBank, Banco Bpm (MI:PMII) ed Unipol (MI:UNPI) che nelle ultime settimane hanno contribuito, e non poco, all'ulteriore sprint dell'indice.
E allora giunti qui, ci stiamo tutti chiedendo cosa succederà nei prossimi mesi, da qui alle elezioni generali politiche di Marzo, ritenute importanti dai media e studi di settore, e meno importanti dagli investitori, quelli che contano. Un esempio lampante riferito alla situazione politica è dato dal voto sul referendum del 5 Dicembre 2016, quando un "NO" , a sentire quelli bravi, avrebbe dovuto spazzare l'intera economia tricolore e con essa affossare il sistema finanziario.
Eccoci, siamo su livelli inesplorati da anni come mostrato in precedenza, risultato del quale la politica non c'entra nulla, al contrario, è merito degli investitori, quelli esteri che hanno creduto nelle nostre migliori aziende, speculando certo, ma investendo, ed anche tanto.
Si calcola che il 95% degli investimenti presenti su Piazza Affari arrivino da oltre confine, oltre le Alpi ed ancor più a nord.
Un ritracciamento, nelle prossime settimane, è quanto più di salutare possiamo attenderci per il bene futuro.
Area 21900 punti ha già dimostrato recentemente di valere e resistere ai colpi ribassisti, e da qui in poi stessa sorte dovrà rivelarsi per un supporto altresì fondamentale, quale area 23000 punti, per provare a rilanciare un indice bistrattato oltremodo negli ultimi anni, e per provare a tornare definitivamente al tavolo dove siedono i grandi della finanza.