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Dati sulla disoccupazione in GB deludenti, GBP fragile

Pubblicato 19.02.2014, 14:04
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I dati sulla disoccupazione nel Regno Unito hanno sorpreso al ribasso a dicembre. Il miglioramento del tasso ricorrente e del salario medio aumenta a gennaio limitando le vendite riflesse dell’apparato GBP. Tuttavia riteniamo che i dati di questa settimana dovrebbero impedire un nuovo tentativo del GBP/USD di aggiornamento del massimo annuale (attualmente a 1,6823). Il trend per l’EUR/GBP è in procinto di diventare positivo secondo i dati tecnici a breve termine. Altrove forniamo una rapida panoramica dei mercati delle materie prime colpite da condizioni climatiche estreme in tutto il mondo e condividiamo le proiezioni sui prezzi dell'oro nel breve periodo.

GBP: colpito da un’imprevista debolezza per i dati sul lavoro

I dati sul lavoro inerenti il tasso di disoccupazione a 3 mesi, inaspettatamente aumentato a 7,2% da 7,1% di dicembre. Mentre le aspettative sono state pesantemente distorte al ribasso la questione principale è stata impostata sul possibile raggiungimento della soglia al 7,0% a fronte dei dati di oggi. La delusione ha portato la GBP/USD da 1,6730 a 1,6662 in un singolo movimento. Eppure, per quanto riguarda le richieste di disoccupazione a gennaio, la situazione non è poi così fosca. Le richieste dei senza lavoro sono diminuite di 27.600 unità a gennaio (a fronte delle -20.000 attese e delle ultime -24.000), il tasso di richieste è sceso al 3,6% a fronte del 3,7% di un mese fa. Inoltre, i guadagni settimanali medi a 3 mesi sono migliorati.

In sostanza i dati di questa settimana sono stati negativi per la GBP. L’IPC a/a "corto" al di sotto del target a 2,0% dell'obiettivo del BoE, combinato a un aumento inatteso del tasso di disoccupazione impedisce il GBP/USD di sfidare il massimo annuale osservato a 1,6823 questo lunedì. È interessante notare che la vendita non abbia rotto in modo significativo il supporto a 1,6668 (massimo precedente). Gli indicatori di tendenza e di momentum restano positivi, ma alcuni aggiustamenti di posizione dovrebbero pesare sulla sterlina. Offerte sono osservabili a 1.6650/60, il supporto chiave è posizionato sulla MM a 21 giorni (attualmente a 1,6522).

L’EUR/GBP sale a 0,82555 in seguito alla pubblicazione dei dati sul lavoro in GB. Il cambio testa la MM a 21 giorni (0,82501) al rialzo. La tendenza a breve termine entrerà nella zona rialzista per una chiusura giornaliera oltre 0,82720 secondo le analisi del MACD a 12 e a 26 giorni. Il che può richiedere un aggiustamento tattico nel breve periodo.


I mercati delle materie prime operano in condizioni ambientali anomale

I prezzi del gas naturale e del petrolio salgono per le condizioni meteorologiche estreme negli Stati Uniti. Stamane l’ennesima tempesta invernale nel nord-est ha spinto i future del gas naturale a 5,684 dollari, a un livello di poco inferiore a quello dei 5,737 dollari di febbraio (massimo da gennaio 2010). I contratti del greggio WTI sono scambiati a quattro mesi sui massimi a 103,14 USD. Nonostante le condizioni di ipercomprato i disordini delle condizioni climatiche determineranno quando giungerà il momento di una correzione al ribasso. In Brasile i prezzi del caffè e del grano sono soggetti a pressioni al rialzo a causa dell’ondata di calore. In Europa l'inverno morbido ha colpito le riserve idriche nei paesi del sud. Gli insoliti 20 gradi Celsius a Istanbul suscitano timori sui prezzi di frutta e verdura per i prossimi mesi, nel solco degli impatti negativi dovuti alla mancanza di acqua per i villaggi turistici e delle conseguenze di tale siccità sulla crescita economica e dell'inflazione in Turchia.

Meno ovviamente le soft commodities sono altrettanto oggetto di richiesta. Le anomalie climatiche mantengono i dati economici deboli negli Stati Uniti. Questo porta la Fed a mantenere un tono accondiscendente quanto alle prospettive di politica monetaria (sebbene il “tapering” contribuisca a evitare di dare un segnale "disastroso" ai mercati finanziari). L’USD soft e i bassi rendimenti statunitensi conducono i flussi di investimento verso le valute emergenti e le soft commodities. L'oro è stato scambiato ieri a 1,332 dollari - il livello più alto da più di tre mesi, l’argento segna i 22,00 dollari per la prima volta dal 1 novembre 2013. Le condizioni di ipercomprato suggeriscono correzioni sul breve periodo. Il supporto per l’oro dovrebbe entrare in gioco sulla MM a 200 giorni (attualmente a 1,302.60USD), offerte di opzione sono osservate a 1270/80 USD per la scadenza di oggi (ex top trend). La propensione più ampia è chiaramente al rialzo. I primi livelli tecnici sono posizionati a 1,337.80USD (61,8 % del livello di Fibonacci sul calo ago.2013 – dic.2013), 1,361.84 USD (massimo ott.2013) e poi 1,433.73 USD (pick di agosto,inizio del calo).

chart

The Risk Today

EURUSD L’EUR/USD ha infranto la resistenza chiave a 1,3739, aprendo la strada a un movimento verso la resistenza a 1,3819. I supporti orari sono dati da 1,3692 (minimo infragiornaliero) e da 1,3657 (vedasi anche il canale ascendente a breve termine). La rottura superiore dalla fascia orizzontale a medio termine tra 1,3477 e 1,3739 illustrando un interesse di acquisto persistente. A più lungo termine siamo favorevoli a una vasta gamma orizzontale tra 1,3296 (minimo 07/11/2013) e 1,3893 (massimo 27/12/2013).

GBPUSD La GBP/USD ha infranto la resistenza chiave a 1,6668 (massimo 24/01/2014). La ripresa dell’interesse di acquisto nelle vicinanze di questa resistenza infranta suggerisce che la recente debolezza è solo un calo a breve termine. Una rottura della resistenza a 1,6742 confermerebbe la ripresa del trend rialzista di fondo. Un altro supporto può essere trovato a 1,6600, mentre un'altra resistenza si trova a 1,6823. A più lungo termine la struttura tecnica favorisce una propensione finché terrà il supporto a 1,6220 (minimo 17/12/2013). Una rottura decisa della resistenza a 1,6668 aprirebbe la strada a un movimento verso la resistenza maggiore a 1,7043 (massimo 05/08/2009). Tuttavia, un movimento sostenibile oltre tale livello è improbabile nelle prossime settimane.

USDJPY L’USD/JPY finora non è riuscito a rompere la resistenza a 102,70 (massimo 11/02/2014). I supporti orari possono essere trovati a 101,76 (minimo 18/02/2014) e 101,25. Un'altra resistenza chiave si trova a 103,44. Un propensione rialzista a lungo termine è favorita finché terrà l'area di supporto chiave data dalla media mobile a 200 giorni (attorno a 100,21) e da 99,57 (si veda anche la linea di tendenza in aumento dal minimo a 93,79 (minimo 13/06/2013). Una forte resistenza entra in gioco a 110,66 (massimo 15/08/2008).

USDCHF L’USD/CHF ha infranto il supporto a 0,8903. Altri supporti si attestano a 0,8860 e a 0,8800. Le resistenze orarie possono essere trovate a 0,8929 (massimo 18/02/2014) e a 0,8949. In una prospettiva a più lungo termine la struttura presente da 0,9972 (24/07/2012) è vista come un’ampia fase correttiva che ha potenzialmente raggiunto il completamento. L'area di supporto definita da 0,8931 (minimo 24/02/2012) e 0,8833 favorisce un potenziale di formazione di base a medio termine. Una resistenza chiave si trova a 0,9250.

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