Per il terzo mese di fila, i dati sui PMI pubblicati stamattina mostrano che l’economia russa è ancora in difficoltà.L’indice rimane sotto la soglia dei 50 punti, che indica una contrazione.
L’economia russa deve fare i conti con le sanzioni economiche, che ne ostacolano la competitività. Le esportazioni russe continuano a scendere, gli ordini per le esportazioni di febbraio sono scesi da 45,2 a 43,5 punti.
Tuttavia, contro ogni pronostico, la valuta russa si sta rafforzando e un dollaro è sceso sotto i 74 rubli. A nostro avviso, anche se la Russia è in difficoltà a livello internazionale, la sua economia interna trae beneficio dai bassi prezzi del petrolio.
Per esempio, c’è stato un forte aumento della domanda di combustibili dalle società di fornitura di servizi.
Di solito, esse vengono rifornite attraverso contratti a lungo termine con prezzi fissi (e più elevati).
Al di là delle società di fornitura di servizi, altri settori dell’economia devono fare i conti con difficoltà molto più marcate e un’inflazione molto elevata, oltre a un PIL in calo che non concede grande spazio di manovra alla banca centrale russa.
Rimaniamo rialzisti sulla coppia USD/RUB.
The Risk Today
EUR/USD La coppia EUR/USD ha infranto il supporto a 1,0905. Tuttavia, la struttura tecnica a breve termine continua a far presagire un ulteriore movimento ribassista. La resistenza oraria giace a 1,1068 (massimo intragiornaliero). Il supporto orario è dato a 1,0810 (minimo 29/01/2016). Si prevede una continua debolezza. A più lungo termine, si favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza. La resistenza chiave si trova nell’area intorno a 1,1453 (massimo di fascia) e il livello a 1,1640 (minimo 11/11/2005) probabilmente frenerà un eventuale apprezzamento. L’attuale deterioramento dei livelli tecnici favorisce una flessione graduale verso il supporto a 1,0504 (minimo 21/03/2003).
GBP/USD La coppia GBP/USD è attualmente in fase di consolidamento. Il supporto orario giace a 1,3836 (minimo 29/02/2016) e la resistenza oraria è prevista a 1,4043 (massimo 26/02/2016). La struttura tecnica lascia presagire un ulteriore declino. La via è spianata verso il supporto più robusto a 1,3657 (minimo 11/03/2009). Il modello tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,3503 (minimo 23/01/2009), fino a quando i prezzi permarranno al di sotto della resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, vedasi altresì la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.
USD/JPY Nel breve termine l’USD/JPY opera in modalità altalenante nel breve periodo ed è chiaramente negativo sul medio periodo. La resistenza oraria può essere individuata a 114,00 (massimo 29/02/2016). Una resistenza più robusta è data a 114,91 (massimo 16/02/2016). Il supporto orario giace a 114,91 (massimo 16/02/2016). Propendiamo per un impostazione discendente a lungo termine. Puntiamo al target a 105,23 (minimo 15/10/2014). Un aumento graduale verso la massiccia resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002) appare meno auspicabile. Si osserva un altro supporto chiave a 105,23 (minimo 15/10/2014).
USD/CHF La coppia USD/CHF opera attorno a 1,0000. Il supporto orario è dato a 0,9949 (minimo 29/02/2016) e la resistenza oraria è data a 1,0040 (massimo 29/02/2016). Si prevede un ulteriore indebolimento nel caso di mancata violazione della resistenza psicologica a 1,000. Nel lungo termine, la coppia ha stabilito massimi da metà 2015. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). La struttura tecnica favorisce un’impostazione rialzista di lungo termine.