Sembra che l’unica costante nel mondo degli investimenti sia che, non importa cosa succede, ci sarà sempre una forte domanda di Treasury USA. E questo mantiene i prezzi alti e i rendimenti bassi.
Grafico settimanale bond a 10 anni USA
Inflazione alta? Gli investitori possono trovare conforto nelle ripetute rassicurazioni del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell secondo cui è transitoria, nonostante le numerose prove del contrario.
Dati economici buoni? Comprate i Treasury. Dati economici negativi? Comprate i Treasury. La Fed comincerà il tapering degli acquisti di bond entro fine anno? Almeno non lo farà ad ottobre, quindi comprate i Treasury.
Powell ha tenuto un discorso virtuale venerdì, durante la versione online del simposio di Jackson Hole, e gli investitori dei titoli azionari sono stati rincuorati dal fatto che i tassi di interesse non saranno alzati tanto presto. Anche gli investitori dei bond sono stati rincuorati dal fatto che l’aumento dei tassi di interesse non è in programma nell’immediato futuro.
Così come sono stati incoraggiati dalle rassicurazioni di Powell che, anche quando la Fed comincerà a ridurre gli acquisti di bond, manterrà “livelli elevati di obbligazioni più a lungo termine”, garantendo la continuazione della politica monetaria accomodante.
Il rendimento dei titoli del Tesoro a 10 anni, di riferimento, è sceso sotto l’1,31% venerdì, da sopra l’1,34% di giovedì. Il rendimento dei titoli a 5 anni è sceso ancor più bruscamente sulla scia del discorso di Powell, passando da sopra lo 0,86% a sotto lo 0,80% venerdì. Ed è sceso ancora di più negli scambi di ieri, attestandosi sotto lo 0,77% ad un certo punto, mentre il rendimento decennale è arrivato sotto l’1,285%.
I dati di agosto sull’occupazione non agricola sono attesi venerdì e gli investitori li seguiranno da vicino per capire quanto è forte la ripresa economica. Ma il lungo weekend del Labor Day probabilmente manterrà bassi i volumi degli scambi.
Il riferimento tedesco guarda all’inflazione, non alle correnti politiche
Grafico settimanale bond a 10 anni tedeschi
Dopo l’aumento dei dati locali sull’inflazione, i rendimenti dei bond governativi tedeschi sono scesi quando il tasso su base annua è risultato in linea con le aspettative del 3,4%. Il rendimento dei bond decennali, di riferimento, è sceso di circa 2 punti base a -0,44%.
Gli effetti base, in parte per via dell’IVA temporaneamente abbassata nel 2020, hanno rafforzato l’opinione degli investitori che la lettura più alta dell’inflazione sia di fatto temporanea. Ridimensionati i timori per l’inflazione, gli investitori sono stati contenti di seguire la strada tracciata dai Treasury e spingere giù i rendimenti dei bond governativi tedeschi.
Come negli Stati Uniti, la situazione politica in Germania sembra avere poco effetto sui bond. Lo slancio a favore del candidato Socialdemocratico al ruolo di Cancelliere, Olaf Scholz, è in aumento, con un sondaggio che lo mostra vincitore del primo dibattito televisivo dei maggiori candidati e il suo partito che continua ad avanzare nei sondaggi in vista del voto del 26 settembre.
Ci sono reali probabilità che il partito di centro-sinistra possa ritrovarsi a capo del nuovo governo dopo i 16 anni di guida del centro-destra con Angela Merkel come Cancelliera. Nelle parole tedesche, l’enfasi in entrambi i casi è su “centro”.
Bond decennali nipponici impassibili agli sviluppi politici
Grafico settimanale titoli del Tesoro a 10 anni nipponici
La prospettiva di un nuovo primo ministro ha avuto poco effetto anche sui rendimenti dei bond governativi nipponici, scesi leggermente, sulla scia dei Treasury USA. Il rendimento decennale scende di 0,5 punti base allo 0,015%.
Il supporto per il Primo Ministro nipponico Yoshihide Suga continua a diminuire e un sondaggio lo mostra al minimo storico del 26%. Dovrà affrontare il voto per la leadership del partito Liberal-democratico a fine settembre, seguito ad ottobre dalle elezioni che quasi certamente renderanno primo ministro chiunque ottenga la guida del partito.