Inflazione, dati negativi
In Svizzera, i prezzi al consumo sono aumentati meno del previsto a Settembre (0.1% mensile vs 0.2% atteso), dopo la fine della stagione estiva. Su base annuale, il dato è -0.2% rispetto allo 0.0% atteso. La pressione ribassista più rilevante arriva dai trasporti (-1.9% annuale), pelletteria e arredamento (-2% annuale), alcol e tabacco (-0.9% annuale). La forza del franco svizzero continua a danneggiare l'economia, e gli investitori non sono ancora in grado di abbandonare la valuta elvetica come rifugio nelle fasi di incertezza.
Depositi a vista
Due settimane fa la SNB è dovuta nuovamente intervenire per contrastare l'apprezzamento del franco, come emerge dall'aumento dei depositi a vista nella settimana terminata il 30 Settembre. Tali depositi sono infatti cresciuti di 8 miliardi di franchi, raggiungendo 452.9 miliardi. Si tratta dell'aumento più forte da Gennaio 2015. La scorsa settimana, EUR/CHF è sceso in area 1.08, prima di rimbalzare dell'1.50% fino a 1.0975.
Riserve in valuta estera
Le riserve in valuta estera hanno raggiunto un nuovo record assoluto a 628 miliardi di franchi nel mese di Agosto, oltre 1 miliardo in più rispetto a Luglio. L'ultimo aumento non è stato così rilevante, data anche la forte crescita dei depositi a vista. L'intervento della SNB ha causato una visibile spike su EUR/CHF, che è salito con forza in seguito all'azione della banca centrale elvetica.
Infatti, l'apprezzamento del franco ha superato l'1.40% in media nell'ultimo mese (1.50% rispetto all'euro, 3% rispetto alla sterlina e 2% rispetto al dollaro). La situazione non è cambiata: la SNB resta pronta ad agire in caso di necessità, soprattutto se i timori di una "hard Brexit" dovessero causare nuovi flussi di cassa verso le valute rifugio. I prossimi mesi saranno quindi molto intensi per la SNB.