L’annuncio del tapering americano da 10 miliardi di dollari sembra aver indotto a più miti consigli i convinti compratori di euro e la coppia ha visto, sull’annuncio di Bernanke, una discreta diminuzione del suo valore di cambio, che si è riportato sotto il livello di 1.3700.
Pur essendo effettivamente prematuro parlare di inversione del trend, è altrettanto certo che i venditori, da lungo tempo tenuti sotto scacco, si sentono ora, almeno parzialmente sollevati.
Evidentemente ne i compratori ne i venditori possono ancora, in questa fase, sentirsi con certezza dalla parte della ragione e per capire chi fra loro avrà la meglio, occorrerà attendere gli ulteriori sviluppi del mercato.
Una cosa però è certa: se una possibilità di effettuare vendite con ragionevole possibilità di successo si presenta, è esattamente questa; in questa occasione, infatti, si è avviata, almeno in apparenza, una discesa che ha tutte le carte in regola per poter proseguire.
E siccome chi fa trading è sul mercato per accettare dei rischi ragionevoli, ecco che questa sembra proprio essere una di quelle occasioni: nessuna garanzia di successo (che non c'è mai) ma scelta operativa suffragata da un dato obiettivo e riscontrabile sui grafici.
I commenti tecnici provenienti da oltre oceano salutano favorevolmente questo sviluppo e i dati macro americani, seppur non ancora totalmente convincenti, lasciano trasparire uno stato di salute dell’economia a stelle e strisce, indubbiamente migliore di quella europea.
Insomma … se un tentativo di vendere la coppia EUR/USD si può ragionevolmente fare, conviene farlo ora, sempre con grande prudenza, sempre con il dubbio ben presente, ma ora viene offerta una possibilità che, sino a questo momento, è rimasta chiaramente assente per diversi mesi.
Stop loss calibrati di qualche decina di pips sopra il massimo raggiunto ieri sera e target identificabili intorno a 1,3580/50 sono una impostazione che, se confermato il proseguimento del ribasso, potrebbe regalare qualche soddisfazione.