Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com
La Banca Centrale Europea ha avuto la possibilità di far scendere il cambio EUR/USD, ma ha bruciato questa opportunità e ha preparato la strada per un superamento dell’1,25.
La BCE ha deciso di non intervenire sui mercati valutari dichiarando soltanto che la banca sta monitorando gli sviluppi dei tasso di cambio ed il fatto che le misure di allentamento fossero più o meno in linea con le aspettative ha comportato il rialzo della valuta.
Il tasso di cambio sta salendo insieme ad altre valute contro il dollaro USA da marzo, in quanto gli investitori hanno ridotto l’esposizione al dollaro come bene rifugio. L’ottimismo sulla forte ripresa globale ha spinto la richiesta di dollari legati alle materie prime, di molte valute dei mercati emergenti e dell’euro.
Ma il trend rialzista del cambio EUR/USD è stato un trend detestato. Ieri sera stavo esaminando dei dati relative al sentiment di alcuni broker britannici per avere un’idea sul posizionamento dei loro clienti sul tasso di cambio. Mi è bastato solo consultare i siti web di questi quattro broker ed ecco cosa ne è emerso:
Fonte: TradingCandles.com
Ora, la cosa davvero interessante dei broker di CFD britannici è che la legge impone loro di pubblicare sul sito web la percentuale dei clienti che perdono denaro. Riguardo ai broker sopra indicati, la percentuale dei clienti in perdita va dal 65 all’89 percento. In altre parole, i dati sul sentiment che offrono sui loro siti web a volte possono essere un ottimo indicatore contrario, che a mio avviso vale per il cambio EUR/USD.
Considerando questi dati sul sentiment ed il contesto dei fondamentali, il cambio EUR/USD potrebbe salire da qui, secondo il mio modesto parere. E anche gli indicatori tecnici dicono lo stesso.
Guardiamo prima il grafico mensile:
Il grafico mensile mostra che c’è una possibilità che il tasso di cambio possa superare 1,25 nelle prossime settimane o nei prossimi mesi. Questo perché i prezzi potrebbero seguire il copione del 2017 presente sul grafico. Nel 2017 i tassi sono saliti per poi consolidarsi intorno all’1,20 per poi salire decisamente. Dal minimo che si è creato a marzo, stiamo assistendo ad un pattern simile nel 2020. Prima il rally, poi il consolidamento e poi il rally prolungato che sembra sia iniziato.
Il grafico giornaliero indica un altro superamento della flag rialzista:
Sono certo che lo sappiate già, ma, per chi è nuovo, una flag rialzista è un pattern di continuazione. Quando viene superato il prezzo, questo spesso indica che è ripreso il trend sottostante. Abbiamo visto un breakout simile a novembre, che ha preceduto un rally apprezzabile sopra il livello di 1,20.
In termini di supporto e resistenza, la prossima possibile area problematica potrebbe essere una cifra tonda come 1,2200 e 1,2300; da notare che la prima cifra tonda indicata è l’origine del breakdown da aprile 2018. Il supporto è visto intorno all’1,2100, mentre su base giornaliera il livello di 1,20 è il livello che devono difendere i tori, in quanto rappresenta il punto di origine del breakout di novembre ed il livello di resistenza precedente.
Dunque, in conclusione, credo che il cambio EUR/USD sia destinato a salire. Credo che il livello di 1,2500 verrà toccato in un futuro non troppo lontano. Potrebbe arrivarci presto se il breakout sopra la flag rialzista dovesse tenere, mentre un breakout fallito potrebbe vedere il cambio scendere a 1,20 prima di iniziare un nuovo rally.
Gli unici rischi che vedo sulle previsioni di cui sopra sono:
- Un calo repentino della propensione al rischio, che potrebbe sostenere il dollaro contro le altre valute;
- Un “no-deal” per la Brexit, che oltre che sulla sterlina potrebbe pesare sull’euro, ma in parte minore. Tuttavia, non credo che ci siano molti rischi specifici per l’euro nel breve termine.
Dunque, visti questi rischi potenziali, assicuratevi che, se fate trading sull’euro nel lungo termine, lo facciate considerando i rischi (corretta posizione, stop loss e gestione del denaro, ecc.).