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EUR/USD non si può tradare in queste ore, ecco perchè.

Pubblicato 13.12.2023, 08:59

Buongiorno cari lettori di Investing, qui è Luca Luongo di Forex Trading Pratico che vi scrive.

Dopo l'inflazione americana (CPI) di ieri, oggi ci sarà il tanto atteso discorso da parte del presidente della Federal Reserve. 

Come sempre andiamo ad analizzare insieme questa volta 4 coppie valutarie: EUR/USD, GBP/USD, AUD/USD e USD/CAD

Partiamo con AUD/USD e USD/CAD

Mentre i mercati attendono con impazienza la decisione sui tassi del FOMC e la pubblicazione di nuove proiezioni economiche, il dollaro si mantiene attualmente stabile all'interno di un intervallo ristretto. I riflettori sono puntati in particolare sul dot plot rivisto, poiché si prevede che fornirà informazioni cruciali sul ritmo dell’allentamento della politica monetaria da parte della Fed nel prossimo anno. Gli investitori sono alla ricerca di eventuali segnali di cambiamenti politici accomodanti che potrebbero innescare un sentimento di propensione al rischio, trascinando al ribasso i rendimenti dei titoli del Tesoro e il biglietto verde. Nella sessione di negoziazione europea, l’attenzione si sposta momentaneamente sui dati del PIL del Regno Unito, che sono cruciali per comprendere la traiettoria dell’economia britannica. Questi dati offriranno spunti per capire se l’economia del Regno Unito si sta raffreddando sufficientemente da ridurre l’inflazione, annullando possibilmente la necessità di ulteriori interventi politici da parte della BoE.

Allo stesso tempo, le major europee sono delimitate l’una contro l’altra. Le loro prossime mosse dipenderanno dai risultati dei dati odierni del Regno Unito e probabilmente ancora di più dalle imminenti riunioni delle banche centrali di BNS, BoE e BCE domani. Negli altri sviluppi del mercato valutario, le valute legate alle materie prime, insieme allo yen, stanno mostrando debolezza. I trader del dollaro australiano e neozelandese hanno dovuto affrontare qualche delusione in seguito alla Conferenza centrale di lavoro economico della Cina, che si è astenuta dall’annunciare sostanziali programmi di stimolo, optando invece per aggiustamenti politici incentrati sulla “stabilizzazione delle aspettative, sulla stabilizzazione della crescita e sulla stabilizzazione dell’occupazione”. Anche il dollaro canadese è sotto pressione a causa del nuovo calo dei prezzi del petrolio.

Dal punto di vista dell’analisi tecnica, la performance delle valute legate alle materie prime rispetto al dollaro merita attenzione oggi, soprattutto perché i movimenti nelle principali valute europee potrebbero essere limitati in vista degli annunci della banca centrale di domani. In particolare, una rottura del supporto a 0,6524 in AUD/USD e una rottura della reisistenza al di sopra di 1,3625 su USD/CAD indicherebbe che il dollaro sta riprendendo slancio e sta estendendo il suo rimbalzo a breve termine.

Invece cosa è successo su EURUSD e GBPUSD? Scopriamolo nel video qui sotto.

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