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Flusso cedolare del 16,80% annuo con un certificate sul settore automotive

Pubblicato 27.08.2024, 06:49
STLAM
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TSLA
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Il certificato di Vontobel con ISIN DE000VC2HPC5 su Tesla (NASDAQ:TSLA), Stellantis (BIT:STLAM) e Ford prevede l’erogazione di una cedola mensile del 1,40% per un flusso cedolare annuo del 16,80%, a condizione che nessuno dei tre sottostanti perda più del 40% dai valori iniziali, condizione valida anche per il rimborso del nominale alla scadenza.

Con i mercati vicini ai loro massimi storici o di periodo, investire in certificati, anziché nei titoli sottostanti, permette di generare un flusso cedolare, e quindi un rendimento positivo, anche in caso di lateralità o moderata discesa dei listini azionari.

Emesso il 21 agosto, il certificato è acquistabile sotto la pari a 99,50€ con la sola Tesla sotto al prezzo iniziale del 2,12%, mentre Stellantis risulta praticamente invariata e Ford a +4,47% da strike.

Il certificato presenta, come la maggior parte dei cash collect attualmente quotati, l’effetto memoria sulle cedole, come fattore di ulteriore protezione. Tale effetto si attiva se ad una delle date di osservazione mensili uno o più sottostanti scendono al di sotto del livello barriera, ovvero in questo caso perdono più del 40% dai prezzi attuali. La cedola non verrebbe erogata, essendo per l’appunto al di sotto del livello barriera, ma non sarebbe persa, bensì accantonata “in memoria” e pagata successivamente alla prima osservazione utile nella quale tutti i sottostanti abbiano recuperato almeno il livello barriera.

LA SITUAZIONE DEL MERCATO
Gli ultimi mesi non sono stati esaltanti per il settore automotive, con gran parte dei titoli che hanno corretto al ribasso il loro andamento dopo un primo trimestre molto positivo, arrivando su valori che oggi risultano appetibili anche per l’ingresso diretto sul sottostante. Acquistare un certificato, anziché il titolo stesso, permette di incassare un flusso cedolare anche in caso di prosecuzione temporanea al ribasso del trend, grazie alla protezione condizionata.

TESLA
Tra i titoli del basket è quello storicamente più volatile. Il settore della mobilità elettrica sta rivedendo in modo importante i suoi processi di sviluppo, ma la posizione dominante ricoperta ancora oggi dalla società di Elon Musk e la leadership tecnologica del suo fondatore continuano a garantirle i favori del mercato. Il prezzo di strike si trova a 222,26$, circa a metà dell’ampio trading range che ha contenuto le quotazioni negli ultimi dodici mesi. Dall’altra parte invece troviamo la barriera di protezione a 133,356$, al di sotto dei minimi dell’anno.

Andamento grafico Tesla; fonte Investing.com

STELLANTIS
Il crollo che ha seguito la pubblicazione dell’ultima trimestrale ha riportato il titolo sui prezzi di oltre un anno fa, annullando la crescita impetuosa che aveva portato il prezzo oltre i 27€ ad azione. I tagli alla forza lavoro dovrebbero portare un’ottimizzazione dei costi, mentre nel secondo semestre arriveranno sul mercato diversi nuovi modelli che dovrebbero rilanciare le immatricolazioni. Il prezzo di strike a 14,936€ è praticamente sui livelli attuali, mentre la barriera a 8,962€ appare molto conservativa considerando i prezzi che il titolo aveva fino a qualche mese fa.

Andamento grafico Stellantis; fonte Investing.com

FORD
Andamento simile rispetto a Stellantis anche per il produttore americano. Dopo la pubblicazione della trimestrale scorsa il titolo è passato da 14,50$ di metà luglio ai 9,60$ dei minimi di inizio agosto, salvo poi rimbalzare e recuperare metà della discesa sui valori che avevano respinto le quotazioni già nell’ultimo trimestre del 2023. Anche qui la svolta sulla politica relativi ai veicoli elettrici ha impattato sulla ripartenza. Il prezzo di strike si trova a 10,85$, leggermente al di sotto dei prezzi attuali. Il livello barriera è fissato a 6,51$ su prezzi che il titolo non vede dalla fine del 2021.

Andamento grafico Ford; fonte Investing.com

PROTEZIONE E RENDIMENTO
Tutti e tre i sottostanti presentano livelli barriera e quindi di protezione molto profondi e questo è il fattore più importante in un certificato in quanto ci fa capire fino a dove il nostro capitale nominale e il flusso cedolare sono garantiti dall’emittente. Fino a che nessuno dei sottostanti scende sotto a tali livelli, infatti, il certificato paga una cedola mensile del 1,40% con un flusso cedolare annuo del 16,80%. Come già anticipato le cedole prevedono l’effetto memoria, quindi nel caso in cui uno dei tre titoli si trovi al di sotto del -40% alla data di osservazione, la cedola non viene pagata ma accantonata in memoria. Sarà sufficiente che entro la scadenza (anche eventualmente il giorno stesso della scadenza) il titolo worst of risalga al di sopra di tale livello per vedere erogate tutte le cedole precedentemente accantonate.

DURATA E POSSIBILE SCADENZA ANTICIPATA
La scadenza naturale del certificato è prevista per il 23 agosto 2027, con una durata di tre anni, ma già da febbraio 2025 sarà prevista la possibilità di richiamo anticipato da parte dell’emittente. Dall’osservazione cedolare del 21 febbraio, qualora tutti e tre i titoli si trovino al di sopra del loro valore iniziale, il prezzo di strike, il certificato scade anticipatamente rimborsando il valore nominale di 100€ e pagando la cedola mensile del 1,40%. Dato l’acquisto ad oggi sotto la pari, in caso di richiamo alla prima osservazione di febbraio si avrebbe il rimborso a 100€ più l’erogazione di 6 cedole mensili del 1,40%, per un rendimento di quasi il 9% in sei mesi. Qualora anche solo uno dei titoli fosse sotto al livello iniziale, lo stesso meccanismo si ripeterà all’osservazione mensile successiva, con il livello di autocall che rimane al 100% per le prime sei osservazioni, salvo poi scendere del 5% ogni semestre fino ad un minimo dell’80% nell’ultimo semestre di vita del prodotto.

SCENARI A SCADENZA
Qualora non avvenisse l’autocall prima della naturale scadenza, ad agosto 2027 si avranno due scenari:
- il rimborso al nominale di 100€ a certificato qualora nessuno dei sottostanti si trovi in quel momento in ribasso di oltre il 40% dai prezzi iniziali. In questo caso il rendimento sarà pari alla somma delle 36 cedole mensili del 1,40% incassate durante la vita del prodotto, per un totale del 50,40%, maggiorato dello 0,5% dato dalla differenza tra il prezzo di acquisto e il rimborso al valore nominale. Va sempre ricordato che i certificati generano redditi diversi e in caso di minusvalenze presenti in portafoglio queste cedole permetterebbero di andarle a compensare, ottenendo quindi l’esenzione dal pagamento del capital gain fino alla completa copertura delle minus pregresse.
- rimborso in misura proporzionale rispetto alla performance negativa del worst of qualora almeno uno dei tre titoli si trovi sotto alla barriera di protezione. Se ad esempio Ford dovesse scendere del 44% rispetto ai prezzi di strike, il certificato rimborserebbe 56€ su un nominale di 100€, anche se a tale valore andrebbero comunque sommate le cedole incassate nel corso della vita del prodotto.

RIEPILOGO
La correzione che ha coinvolto il settore automotive, e Ford e Stellantis in particolare potrebbe aver aperto buone opportunità d’ingresso su prezzi che si sono portati vicini ai minimi di periodo. Un certificato con prezzi di strike presi in questo momento permette quindi una barriera molto profonda, considerando per l’appunto il valore che oggi hanno questi titoli. L’intero settore dopo i numeri record del 2023 ha necessariamente tirato il fiato e tale rallentamento si è tramutato in forti correzioni sull’andamento azionario ma ha anche imposto profonde riorganizzazione che renderanno più efficienti le filiere.
Personalmente credo il certificato appena analizzato, il DE000VC2HPC5 possa essere una buona soluzione per investire su tre big del settore auto e poter beneficiare di un flusso cedolare molto importante anche in caso di lateralità o correzione moderata dei mercati. Ricordiamo infatti che, se nessuno dei sottostanti perde oltre il 40%, viene erogato un flusso mensile del 1,40% per un rendimento annuo del 16,80%.
La protezione è sempre un fattore molto importante e le barriere, soprattutto su Ford e Stellantis sono su prezzi davvero molto lontani. Discorso diverso per Tesla che rispetto ai competitor ha sempre seguito logiche molto legate al tech e meno all’automotive, ma anche in questo caso il livello di prezzo sembra sufficientemente conservativo.

Va infine specificato che investire in certificati espone al rischio di fallimento dell’emittente e al rischio di azzeramento del sottostante, casi che possono provocare la perdita dell’intero investimento. In questo caso l’emittente è Vontobel che presenta un rating A2 (Moody’s), sinonimo di solidità dell'emittente. Il basket è composto da tre delle principali aziende mondiali dell’automotive, motivo per cui il rischio azzeramento del sottostante è limitato.

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