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Forti vendite sui mercati cinesi, JPY in rialzo

Pubblicato 09.12.2014, 10:31
Aggiornato 07.03.2022, 11:10

Market Brief

Stanotte yuan e azionario cinese sono stati venduti aggressivamente in scia ai timori sulla crescita dopo la debolezza dei dati commerciali diffusi lunedì. Gli swap sui tassi d’interesse cinesi sono saliti ai massimi da 3 mesi dopo che la Cina ha deciso di restringere le domande di riscatto di debito societario sui bond con rating superiore ad AAA e ad AA per le società. L’Hang Seng ha ceduto il 2,33% e il Composite di Shanghai è crollato del 5,43%. L’USD/CNY ha compiuto un rally fino a 6,2079, superando aggressivamente la media mobile a 200 giorni (6,1792). Un ulteriore calo dello yuan potrebbe sollevare speculazioni su un intervento della PBoC.

La pesante flessione dei mercati petroliferi di ieri (perdite superiori al 4%) e oggi (-0,83%) ha spinto l’USD/CAD a 1,1501 per la prima volta da metà 2009. Gli indicatori di trend e momentum stanno acquisendo slancio, suggerendo un’estensione dei guadagni dell’USD/CAD; discreti ordini d’acquisto per le opzioni si susseguono sopra 1,1400/50, altre attendono di essere attivate a 1,1550+. L’EUR/CAD testa la media mobile a 50 giorni (1,41691). Si profila una correzione al rialzo più marcata, con un consolidamento dell’EUR prima delle TLTRO dell’11 dicembre.

Per la prima volta da inizio 2009, l’USD/NOK ha esteso i guadagni fino a 7,1876. La prossima resistenza chiave giace a 7,32 (massimi fine 2008 / inizio 2009), mentre l’USD/RUB testa le offerte a 55. La Banca Centrale Russa ha venduto 1,936 miliardi di dollari sul forex con regolamento 8 dicembre. Gli interventi diretti sul forex contribuiscono a frenare le pressioni a vendere, anche se prevediamo che le pressioni al rialzo faranno salire ulteriormente la coppia.

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L’EUR/USD consolida la debolezza. Il surplus commerciale tedesco è rimasto stabile; la contrazione delle esportazioni (-0,5% m/m) è stata inferiore alle attese (-1,7%), ma le esportazioni sono calate del 3,1% m/m (rispetto al -1,7% previsto). Visto il rallentamento del motore della crescita dell’Eurozona, il sentiment intorno all’EUR rimane nettamente negativo in vista della seconda tornata di prestiti TLTRO in programma l’11 dicembre. Un’altra delusione farà sicuramente scendere l’EUR/USD, facendo aumentare la probabilità di un vero e proprio QE a inizio 2015. Ci sono solide offerte prima di 1,2438/1,2500 (media mobile a 21 giorni / esercizio delle opzioni). L’EUR/GBP continua a essere offerto sopra 0,79000. S’intravede maggiore resistenza prima di 0,80000. Con il rafforzamento del momentum negativo, assistiamo a un’estensione della debolezza verso la base ascendente di ottobre-novembre, a quota 0,78250.

L’USD/JPY e i cross con lo JPY sono stati scambiati all’insegna della debolezza a Tokyo, il Nikkei ha ceduto lo 0,68%. L’USD/JPY è calato a 119,77. Il ministro dell’economia giapponese Amari ha detto che arrivano segnali positivi dal CAPEX, la flessione dei prezzi del petrolio è positiva per i costi d’importazione giapponesi. Secondo il ministro delle finanze Aso, il Giappone non entrerà in una fase di recessione. Questa settimana, in vista delle elezioni anticipate del 14 dicembre, i commenti dei politici probabilmente innescheranno movimenti sul prezzo. Manteniamo le nostre posizioni lunghe gamma sui cross con lo JPY e prevediamo un’estensione positiva sostenibile solo quando ci sarà maggiore chiarezza sul grado di sostegno che arriverà dalle urne all’Abeconomia. L’EUR/JPY è sceso sotto la linea di conversione (148,10), fatto che suggerisce un rialzo a singhiozzo e una correzione al ribasso più marcata. La prossima zona di supporto staziona a 146,09/146,91 (74,6% di Fibonacci sul rally di ottobre-dicembre / media mobile a 21 giorni).

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L’AUD/USD si è indebolito ulteriormente, scendendo a un nuovo minimo pari a 0,8224 dopo che l’indice NAB su fiducia e condizioni delle aziende ha mostrato un ulteriore deterioramento del sentiment a novembre. Ci aspettiamo una flessione costante dell’AUD/USD verso il nostro obiettivo a 80 centesimi.

A seguire il calendario economico della giornata: tasso di disoccupazione di novembre in Svizzera; costi del lavoro t/t e a/a riferiti al terzo trimestre, partite correnti, bilancia commerciale, esportazioni ed importazioni di ottobre in Germania; saldo di bilancio e bilancia commerciale di ottobre in Francia; produzione industriale e manifatturiera m/m e a/a di ottobre nel Regno Unito; indice NFIB sull’ottimismo delle piccole imprese di novembre, posizioni aperte JOLTS di ottobre, scorte e vendite all’ingrosso m/m di ottobre, indice IBD/TIPP sull’ottimismo economico di dicembre negli Stati Uniti.

Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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