Nell’analisi di martedì scorso avevamo sottolineato come la tenuta del supporto a 26.850 punti sarebbe stata da intendere come segnale positivo circa la forza relativa del Ftse Mib future.
A tal proposito avevamo poi evidenziato come sussistevano ancora le condizioni per ingressi long suggerendo due target, il primo a 27.200 punti e il secondo a 27.500 punti.
Il mercato ha raggiunto ieri il secondo target proposto, chiudendo poi però lontano dai massimi di giornata; le contrattazioni sono state appesantite dallo stacco dei dividendi di 19 big cap, con gli scambi che si sono chiusi a 27.337 punti.
La formazione di una candela doji segnala quindi ora incertezza, con la possibilità di assistere ad un ritracciamento nelle prossime sedute e ad un retest in prima battuta dei 27.200 punti.
In realtà stamattina il completamento di un modello testa e spalle ribassista con valenza di brevissimo periodo suggerisce l’idea che la correzione possa estendersi fino a 27.100 punti.
Quindi sarà necessaria prudenza nelle prossime sessioni ma in caso di test dei 27.100 ricominceremo a valutare nuovi ingressi long.
Fin quando il mercato continuerà a scambiare sopra i 27.000 punti le discese costituiscono occasione per operazioni long veloci.
In caso di breakout al ribasso dei 27.000 punti attendiamoci invece un’estensione della correzione con primo target in area 26.850 punti ed in estensione 26.600 punti.
La view su questo mercato migliorerebbe ulteriormente in caso di recupero dei 27.600 punti, scenario che permetterebbe di valutare anche ingressi sulla forza poiché l’obiettivo di prezzo sarebbe a quel punto fissato a quota 28.000 punti.
In questa settimana non si segnalano grossi eventi macro di rilievo, tengono sempre banco le trattative per l’aumento del tetto del debito Usa e capire se i rialzi dei tassi della BCE possano raggiungere il loro picco entro la fine dell’estate,
Al momento della scrittura il future sul Ftse Mib scambia in leggero calo a 27.230 punti.