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FTSE-MIB: da rialzo… a ribasso epocale?

Pubblicato 10.09.2018, 17:10
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Ci eravamo lasciati circa 3 mesi fa, ovvero il 10 Giugno scorso, con un approfondimento sul quantitative easing e bilancio statale nazionale e considerazioni di analisi tecnica generali.

In merito al FTSE-MIB, l’allerta che paventava (con l’avvenuta rottura dei 22550 e 22000-21900) all’ 80% di pox un ribasso fino area 20000 punti potrebbe dirsi quasi conclusa (minimo 20236 del 17 Agosto), poiche’ ora le pox di un’ulteriore discesa in area 19900 sono attualmente all’ 85% (salvo rottura dei 22600 che cambierebbe il quadro attuale generale)

Relativamente al pre-allarme e conseguente cautela scrivevo letteralmente: “Al momento eviterei assolutamente qualsiasi presa di posizione Long Multiday o “tipo cassettista”, ma interverrei solo in caso di discese del MIB in area 20000 con operazioni di 2-3 gg al massimo, mentre il ri-posizionamento del portafoglio lo farei o in area 17800 oppure con la rottura almeno di area 22600”

La rottura rialzista non e’ mai avvenuta nonostante i due tentativi del 14 e 15 Giugno (max 22516 e 22508) che sono stati, al contrario, il preludio della discesa; discesa non del tutto indolore ma che per ora potremmo definire in termini medici come “una semplice influenza”

Ma cosa potrebbe succedere adesso?

A livello di fondamentali, nonostante ci possano essere diminuzioni delle stime aziendali future, presumo che un ribasso epocale (un 40% circa da area 21000) rimanga in un’ipotesi del 5%,

A MENO CHE

1) il debito sovrano non subisca notevoli pressioni con lo SPREAD che si posizioni stabilmente sopra i 300 punti e simultaneamente…

2) Il nodo NPL ritorni ad essere il centro dei problemi bancari

3) I listini USA inizino “il grande storno” che aleggia ed e’ paventato da anni (i motivi macroeconomici potrebbero non mancare) e riporti il DJIA in area/fascia 18000 (tale area manterrebbe comunque il trend rialzista storico in atto)

NOTA: per non perdere di vista i numeri: la crisi dei mutui subprime porto’ l’indice DJIA in area 6500 (Marzo 2009)

La simultaneita’ degli eventi sopra descritti farebbe davvero peggiorare notevolmente gli indici nazionali che potrebbero diventare oggetto di un “attacco” indiscriminato a 360 gradi indipendentemente dai fondamentali delle imprese ed il cui punto di arrivo sarebbe molto difficile da pronosticare (il mio pensiero porterebbe al max in area-fascia 16000-15000)

Nella “normalita’” invece, seppur le pox che la discesa possa continuare fino in area 17800 siano salite al 70% (prima 40%), ritengo ancora che tale area possa rappresentare il punto per iniziare con prudenza a ri-posizionarsi long con strategia Multiday o “tipo-cassettista”.

Attualmente infatti penso sia veramente arduo prevedere una discesa sotto fascia 16000-15000 punti, i cui minimi del Luglio 2016 rappresentano il punto piu’ basso della “crisi NPL”

Quindi le pox di andare sotto e dirigersi verso i 12500 credo siano del 5%.

Tali minimi infatti, registratisi a Marzo 2009 e Giugno 2012, rappresentano l’apice delle crisi “Mutui subprime” e “Crisi Spread Italia” quando, nell’ultimo caso, il differenziale BTP-BUND passo’ da 173 a 528 punti

Concludo con quanto era rimasto nel portafoglio “consigliato”.

Non vi e’ dubbio che su Tiscali (MI:TIS) (peso 1 e meno 51% circa) e sul Settore Immobiliare (peso 2.40 e meno 47% circa) le ambizioni sono rimaste profondamente deluse e le entrate si sono rivelate errate.

Ma e’ altrettanto vero che:

A) nonostante il potenziale meno 98% (le posizioni sono tutt’ora aperte) la performance da inizio anno al momento rimane a + 21% circa

B) si rimane con quasi la totalita’ della liquidita’ a disposizione per attendere il momento piu’ propizio per riposizionare il portafoglio

TISCALI – Era una pura scommessa tecnica ma l’evolversi della situazione (accordo Fastweb) l’ha trasformata in una scommessa sui fondamentali (per questo non si e’ provveduto a chiudere posizione). Tale accordo infatti non offre piu’ alcun “alibi” all’Azienda. O si riprende, ed in questo caso il target personale si posiziona a 0.0700, o le possibilta’ che fallisca saliranno notevolmente. Incrociamo le dita ed attendiamo news dalle trimestrali

SETTORE IMMOBILARE – Il parere personale e’ che le quotazioni continuino a non rispecchiare i valori reali delle 3 Aziende (oltre al discorso PIR). Pertanto, solita calma e pazienza

Seguiranno approfondimenti fondamentali sulle 4 Aziende

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