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Forex: la scadenza per lo stimolo incombe sugli investitori

Pubblicato 20.10.2020, 10:08
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Rassegna giornaliera sul mercato forex, 19  ottobre 2020

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management

Il dollaro USA è sceso contro quasi tutte le principali valute questo lunedì, mentre si avvicina la scadenza per la decisione sul nuovo pacchetto di stimolo. Durante il fine settimana, la portavoce della Camera Nancy Pelosi ha dato alla Casa Bianca una scadenza di 48 ore. Ha dichiarato che se si vuole fare qualcosa prima delle elezioni, bisogna farlo entro martedì. Il Presidente Donald Trump spinge per l’accordo e la Casa Bianca è cautamente ottimista, ma il selloff dell’azionario ci dimostra che gli investitori non credono che ci sia abbastanza supporto politico dal Congresso per supportare un nuovo pacchetto.

L’unica alternativa per Trump è quella di far approvare un pacchetto più piccolo, ma è poco probabile che i democratici lo supporteranno. Ci sarà una votazione singola su nuovi fondi Paycheck Protection martedì, seguita da una votazioni su in pacchetto ridotto da 500 miliardi mercoledì. Se non succederà nulla entro martedì, le borse potrebbero crollare, portando una forte avversione al rischio nel mercato forex. Per ora, la possibilità di uno stimolo è l’unica cosa che supporta il mercato dei titoli.

Questa settimana sono attesi gli interventi di diversi membri della Federal Reserve, ma saranno rilasciati pochi dati importanti oltre agli indici PMI Markit di venerdì che mostreranno le conseguenze sull’economia dei contagi record in 10 stati negli USA. Attualmente, solo due stati mostrano un calo della curva dei contagi da COVID-19.

L’impatto dell’aumento dei casi di coronavirus ad ottobre si vedrà questa settimana anche in Giappone, Regno Unito e zona euro con il rilascio degli indici PMI. L’euro è stata una delle valute più forti questo lunedì, ma l’andamento è stato determinato quasi totalmente dallo short-covering. Dalla zona euro non sono arrivate buone notizie; nel fine settimana Francia, Italia e Spagna hanno riportato casi record di COVID-19. La Germania ha registrato 7.830 casi domenica, il massimo mai registrato, ma lunedì i casi sono sati solo 4.325. Il membro della BCE Robert Holzmann ha dichiarato che nonostante la diffusione del virus, non sono necessari ulteriori allentamenti, ma ci sono altri pareri discordanti. La Presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato che gli strumenti a disposizione non sono terminati ed il vice-presidente Luis de Guidos ha confermato che i dati recenti mostrano che la ripresa sta perdendo slancio. Crediamo che la resistenza per l’euro sia minore ed i dati PMI di venerdì potrebbero essere il catalizzatore che potrebbe mandare il cambio EUR/USD a 1,15.

La sterlina ha evitato il collasso dopo che l’UE si è detta pronta ad intensificare i dialoghi, tuttavia non siamo ottimisti sulla possibilità che l’accordo venga raggiunto.  Il Regno Unito continua a resistere sulle proprie posizioni, il ministro britannico per la Brexit Michael Andrew Gove ha dichiarato che i dialoghi non serviranno se l’UE non cambierà posizione. Tra i nuovi contagi che superano i 16.000 al giorno, le nuove restrizioni e l’incertezza per la Brexit, euro e sterlina potrebbero segnare forti cali.

Il rally del dollaro neozelandese e del dollaro canadese sono giustificati. La Nuova Zelanda ha riportato un’attività manifatturiera e dei servizi più forte, ed ha riportato zero casi lunedì. La vittoria contro il COVID-19 aiuterà la Premier Jacinda Arden ad assicurarsi un secondo mandato nelle elezioni di questo fine settimana. Il suo partito ha vinto con la maggioranza assoluta per la prima volta dal 1951. Dunque, mentre la banca centrale del paese ha discusso apertamente della possibilità di tassi di interesse negativi, le previsioni generali per l’economia sono migliori rispetto a quelle di altri paesi. Lo stesso si può dire per il Canada. Mentre i casi di COVID-19 sono in salita (a differenza della Nuova Zelanda), i dati recenti sul mercato del lavoro dovrebbero sostenere i dati sulle vendite al dettaglio, che saranno rilasciati questa settimana. Il dollaro australiano segue in coda. I dati sulla crescita cinese e la possibilità di toni cauti dalla Reserve Bank hanno bloccato la valuta. È previsto un ulteriore taglio dei tassi da parte della RBA prima della fine dell’anno.

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