- I tori del gas sembrano non avere speranza, con il 50% di valore di mercato cancellato in 4 settimane
- Il meteo suggerisce che il supporto da 3 dollari per il gas USA potrebbe essere presto infranto
- Tuttavia, i segnali tecnici indicano poche possibilità di ritornare ai livelli di 2 dollari del maggio 2021
Dall’inizio di dicembre, ogni speranza sembra inutile per i tori del gas naturale. Con quasi il 50% di valore di mercato cancellato in appena quattro settimane ed un supporto dopo l’altro infranto, è arrivato il momento di chiedersi se il livello di 3 dollari possa tenere.
È incredibile come e quanto in fretta siamo arrivati a questo punto.
Ad agosto, i future del gas sull’Henry Hub del New York Mercantile Exchange erano ai massimi di 14 anni di 10 dollari per mmBtu. Persino col crollo di dicembre, il contratto era riuscito a superare i 7 dollari ad un certo punto.
Da allora, l’intensità dei ribassi ha spinto a chiedersi a che punto potrebbero fermarsi.
La risposta, ovviamente, dipende dalle temperature calde e fredde negli Stati Uniti, in quanto il meteo è il re di questo mercato.
E quello che dicono le previsioni non piace tanto ai tori del gas.
Tranne che per una temporanea ondata di gelo nella parte sudorientale degli Stati Uniti questo fine settimana, in generale le temperature miti dovrebbero persistere almeno fino al 22 gennaio.
Il “vero inverno” non arriverà prima di altri dieci lunghi giorni. Dieci giorni sono un tempo lunghissimo su un mercato spietato come quello del “natty”.
Ad ogni fase del tonfo (dai 7 ai meno di 6 dollari, poi sotto i 5 e sotto i 4 dollari) i long sul gas dell’Henry Hub hanno pregato perché la situazione si capovolgesse. Tuttavia, ogni speranza è stata futile a causa del clima.
Questo gennaio “si avvia ad essere uno dei più caldi in quasi due decenni”, ha commentato su naturalgasintel.com Eli Rubin di EBW Analytics Group.
Situazione simile anche in Europa, con temperature tipiche di inizio autunno (qualcuno le definisce addirittura estive) che stanno limitando i prezzi del gas TTF ad Amsterdam tra i 21 ed i 24 dollari per mmBtu ultimamente.
Ma torniamo al prezzo del gas USA. Il supporto di 3 dollari sarà difeso? O vedremo i livelli di 2 dollari, che non si vedono dal maggio 2021?
Al tasso attuale, il cuscinetto da 77 centesimi (che al momento tiene il supporto psicologico di 3 dollari) potrebbe essere cancellato entro venerdì.
Ma il clima non è l’unico fattore determinante per i prezzi del gas. C’è anche il trading basato su grafici.
In base ai pattern attuali sul grafico del gas USA, i tori in realtà potrebbero avere fortuna, in quanto numerosi livelli di supporto sembrano tenere il mercato sopra i 3 dollari, spiega Sunil Kumar Dixit di SKCharting.com.
E aggiunge:
“La probabilità di un prezzo di 2 dollari è abbastanza bassa per il momento, da una prospettiva tecnica. Al massimo, vedo l’attuale serie bearish estendersi alla media mobile semplice su 100 mesi di 3,29 dollari, se dovessimo avere un altro ribasso dal minimo di ieri di 3,42 dollari.
Altrimenti, il grafico settimanale suggerisce una formazione doppio bottom potenzialmente bullish che, ovviamente, richiederà conferma dall’inversione dell’azione di prezzo.
Se il gas si riprenderà da queste aree di supporto e riuscirà ad infrangere con decisione i 3,77 dollari, e poi i 4,17 dollari, avremo la conferma. A quel punto, gli obiettivi della ripresa saranno 4,77 e 5,67 dollari”.
Inoltre, nel profondo rosso degli scambi sull’Henry Hub, i partecipanti dei mercati si preparano all’aggiornamento settimanale sulle scorte della US Energy Information Administration.
I dati sulle scorte di gas nelle ultime due settimane hanno mostrato prelievi di oltre 200 bcf ogni settimana. Sebbene in circostanze normali questo sarebbe considerato bullish, le aspettative sui prelievi sono più alte questo inverno a causa delle temperature insolitamente miti.
Gelber & Associates ha scritto ieri in una nota ai clienti:
“Una volta che il calendario avrà raggiunto la metà della stagione invernale e le scorte di gas saranno ben posizionate e rifornite, diventerà evidente che probabilmente non ci sarà carenza di scorte e qualunque traiettoria al rialzo dei prezzi, anche nel bel mezzo di un fronte gelido di aria polare, comincerà a svanire”.
Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.