Avrà ragione Jamie Dimon (JP Morgan (NYSE:JPM)) che ipotizza i tassi americani al 6%-7% per combattere l’inflazione? In Europa la situazione sembra anche peggiore, visto che di inversione della politica monetaria non se ne parla se non nel 2024. L’indice tedesco Divergenza finanza-economia reale: il Dax ha toccato recentemente i nuovi massimi storici, mentre l’economia tedesca è entrata ufficialmente in recessione tecnica. Cosa accadrà? Con gli ultimi rialzi dei tassi della Bce, con una recessione tedesca alle porte, i rendimenti del Bund potrebbero sfondare il 4% entro l’estate. L’attuale extra performance della crescita del pil italiano, rispetto al tedesco, potrebbe riportare lo spread a 150 bp.
La “solidità recuperata” dall’Italia è riflessa anche nel trend di prezzo del btp future (86,5 base 100 di 5 anni fa) rispetto al bund future (83). Lo spread btp-bund nel 2018 si aprì anche se non c’erano elementi fondamentali di fondo, solo questioni politiche e di “moral suasion” dei mercati nei confronti dell’allora governo giallo-verde. Nel 2021, con Draghi, lo spread è tronato sotto i 100 bp, in linea con lo spread di crescita del pil italiano.
La questione ucraina ha ormai compromesso il vantaggio competitivo tedesco (gas a bassissimo prezzo dalla Russia) all’interno dell’eurozona? Unica certezza è che le politiche di crescita siano le uniche vie percorribili per abbattere il rapporto debito pil, insieme ai tassi reali negativi; meno credibili politiche di maggiore tassazione o riduzione della spesa pubblica.