Oggi, gli indici del Vecchio Continente hanno avviato gli scambi in salita, la Borsa di Londra è chiusa per festività, mentre il Cac40 e il Dax30 avanzano rispettivamente dello 0,43% e dello 0,52%.
A Piazza Affari Ftse Mib non è riuscito a confermare le sue buone intenzioni, negli ultimi minuti l'indice delle blue chips scende dello 0,36% ad un passo dai 20.650 punti.
In rosso i bancari con Unicredit (MI:CRDI) in ribasso dell'1,12%, seguito da Intesa Sanpaolo (MI:ISP) che cede lo 0,66%, mentre Mediobanca (MI:MDBI) cala dello 0,46%.
Il calo dei prezzi del Future Petrolio Greggio WTI al di sotto dei 68,5 dollari al barile, non frena Tenaris SA (MI:TENR) che avanza di quasi mezzo punto, mentre ENI (MI:ENI) e Saipem (MI:SPMI) scendono dello 0,59% e dello 0,67%.
Sul fronte macro l'unico dato di oggi in Europa è stato diffuso in Germania, dove l'indice IFO ad agosto è salito da 101,7 a 103,8 punti, superando le attese degli analisti che si erano preparati ad un rialzo meno marcato a 101,9 punti.
L'azionario dell'area Asia/Pacifico guadagna terreno spinto al rialzo dalla chiusura su nuovi massimi di Wall street, venerdì 24 agosto, e dalle rassicurazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha ribadito la linea di aumenti graduali dei tassi di interesse.
L'indice Future Singapore MSCI guadagna l'1,1% mentre TOKYO ha chiuso a +0,9%, in Cina, SHANGHAI guadagna l'1,7% mentre le blue-chip balzano del 2,3%. HONG KONG è salito del 2%, invece SINGAPORE è aumentato di oltre mezzo punto guidato dai titoli finanziari; Dbs group holdings (SI:DBSM) e United overseas bank (SI:UOBH) mettono a segno oltre l'1%. SYDNEY guadagna lo 0,4% pur con un andamento incerto legato al tumulto politico che scuote l'Australia; Scott Morrison è diventato il sesto primo ministro in meno di dieci anni.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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