Dieci giorni dopo che l’India ha scioccato il mondo vietando le spedizioni di frumento, i prezzi sono un po’ scesi ma non abbastanza da indebolire la traiettoria in salita.
I grafici stanno ancora lanciando segnali di massimi storici tra i 13 e i 14 dollari al bushel in arrivo sul Chicago Board of Trade, malgrado la discesa sotto i picchi di 12 dollari raggiunti poco dopo la notizia del divieto indiano.
Il quadro tecnico rafforza la storia fondamentale del frumento. Il 16 maggio, appena due giorni dopo il divieto annunciato da Nuova Delhi, il Dipartimento per l’Agricoltura USA (USDA) ha stimato un prezzo alla fattoria medio della stagione 2022/23 per il frumento al record di 10,75 dollari al bushel, supportato da quelle che definisce scorte nazionali tese.
Sebbene il prezzo alla fattoria sia una misura diversa dai future di Chicago, rispecchia i tassi elevati per il frumento e l’incertezza sui mercati globali, segnalando prezzi persino più alti all’orizzonte.
Per l’USDA, le scorte finali mondiali di frumento per l’anno di vendita 2022-23 saranno di 267 milioni di tonnellate, un minimo di sei anni, ben al di sotto delle stime degli analisti di 272 milioni.
Per il 2022/23, dice l’USDA, si stima una produzione leggermente maggiore rispetto all’anno prima. Tuttavia, la produzione sarebbe la seconda più bassa degli ultimi 20 anni, per via della diffusa siccità nelle aree di coltivazione del grano duro rosso invernale. Persino con l’uso domestico e le esportazioni stimati in discesa dall’anno precedente, le scorte finali dovrebbero scendere.
I future del frumento USA hanno già segnato massimi record di 13,40 dollari il 4 marzo, dopo l’invasione del 24 febbraio dell’Ucraina da parte della Russia che ha pesato sul mercato globale. Prima dell’invasione, Russia ed Ucraina rifornivano quasi il 30% del frumento mondiale e la regione del Mar Nero è nota come “il granaio del mondo”.
Malgrado il deficit di scorte, il frumento a Chicago è sceso sotto i 10 dollari al bushel il 4 aprile, esattamente un mese dopo il massimo storico, nei segnali di un certo sollievo nelle spedizioni dal Mar Nero nonostante la guerra in Ucraina.
Il divieto indiano, annunciato venerdì, ha messo il mercato su una traiettoria diversa. L’embargo è stato annunciato in scia alle ondate di caldo che decimano il raccolto di frumento nel secondo maggiore coltivatore mondiale, produttore di 107,59 milioni di tonnellate nel 2020.
L’India puntava ad esportare la cifra record di 10 milioni di tonnellate di frumento nel 2022-23, mentre le nazioni importatrici che cercano di colmare il divario lasciato da Russia ed Ucraina. Ma, con le temperature che hanno superato i 50°C (122°F), danneggiando i raccolti in tutta l’India, il governo è stato costretto a ripensarci.
La Direzione Generale dei Commerci Esteri indiana, però, ha fatto una concessione: le esportazioni saranno ancora permesse per i paesi che necessitano il frumento per una questione di sicurezza alimentare. Tutte le altre spedizioni saranno vietate.
Ma, anche così, il divieto pesa ulteriormente sul mercato di esportazione mondiale del frumento, considerato che l’India avrebbe dovuto essere un’alternativa a Russia ed Ucraina durante la guerra.
Nella seduta di questo martedì, i future del grano duro rosso sul Chicago Board of Trade oscillavano a 11,93 dollari al bushel, contro il picco di 12,84 dollari raggiunto il 17 maggio dopo l’annuncio del divieto delle esportazioni indiano.
Sull’anno in corso, il frumento di Chicago balza del 55%, rendendo più costoso ogni prodotto, compresi pane, dolci e spaghetti, mentre l’inflazione corre al massimo di 40 anni.
I grafici indicano che il frumento di Chicago potrebbe segnare nuovi picchi tra i 13 e i 14 dollari quando finirà l’attuale consolidamento, dice Sunil Kumar Dixit, a capo delle strategie tecniche di skcharting.com.
“Lo slancio rialzista è stato testato a 12,84 dollari e si è fermato”, spiega Dixit.
“L’azione di prezzo ora indica che sta avvenendo un consolidamento tra 12 e 11 dollari”, e aggiunge che i parametri stocastici e l’indice di forza relativa erano neutrali sui grafici giornalieri e forti sui grafici settimanali.
Se i future del frumento di Chicago continueranno a restare sotto i 12 dollari, potranno sondare i livelli di supporto di 11-11,30 dollari, spiega Dixit, aggiungendo che un’infrazione al di sotto potrebbe persino spingere il mercato verso i livelli di 10 dollari.
“Ma dal momento che il trend soggiacente è rialzista, i compratori probabilmente arriveranno quando i prezzi testeranno queste aree di supporto”, afferma Dixit.
“Il rally del frumento potrà allora riprendere, rivisitando i 12,80 dollari e con una rottura consistente sopra 13-13,50 dollari”.
Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.