L’autunno scorso, la società di cannabis con sede in Quebec Hexo (NASDAQ:HEXO) (TSX:HEXO) è stata costretta ad affrontare la dura realtà quando gli ispettori hanno parlato di “considerevoli dubbi circa la sua capacità di continuare come impresa in attività”.
Per una compagnia che guarda al futuro, le opinioni degli ispettori hanno creato un percorso complicato. Ma il coltivatore di cannabis si è messo all’opera, apportando dei cambiamenti alle sue operazioni. Ha cominciato dall’alto, rimpiazzando il co-fondatore Sebastien St-Louis come CEO. Poi, è passato sotto, tagliando posti di lavoro e chiudendo impianti. Gli interventi sono stati duri e rapidi.
La scorsa settimana, quando il coltivatore di marijuana ha pubblicato i suoi ultimi utili, le prove delle sue forti mosse sono state messe a nudo. Nel trimestre terminato il 31 gennaio, la società ha registrato un’enorme perdita da 690,25 milioni di dollari canadesi (548,28 milioni di dollari USA). La perdita è stata attribuita soprattutto ad una svalutazione da 616 milioni di dollari canadesi (488,35 milioni di dollari USA).
Unico aspetto positivo: i ricavi sono schizzati del 61% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, arrivando a 53 milioni di dollari canadesi (42,01 milioni di dollari USA), in base alla dichiarazione resa dalla società il 18 marzo.
Sono migliorati i ricavi in tutte le categorie: il segmento terapeutico ha visto +83%, le vendite internazionali sono balzate del 54%, i ricavi da uso ricreativo per adulti sono aumentati del 34%, mentre il dato all’ingrosso ha registrato +8%.
L’incremento dei ricavi, però, non basta ad allontanare la nuvola di rischio che incombe sulla compagnia. Il fattore che dirà se Hexo vedrà ancora una volta cieli sereni risiede nel suo accordo con Tilray (NASDAQ:TLRY). La previsione, ovviamente, potrebbe cambiare se Hexo dovesse trovare altre fonti di finanziamento.
In base all’ultimo report sugli utili, gli interventi di Hexo per tagliare i costi includono il licenziamento di 180 dipendenti in una struttura in Nova Scotia, che intende chiudere.
Ma le pressioni su Hexo sono forti. Sebbene abbia negoziato una proroga della scadenza inclusa nei termini di un accordo sul finanziamento del debito con un hedge fund USA che ha raccolto 360 milioni di dollari di obbligazioni convertibili per finanziare l’acquisizione di Hexo di Redecan, una società di coltivazione e lavorazione della cannabis con sede in Ontario, l’impegno deve ancora essere onorato. L’accordo originale comprendeva il requisito che Hexo registrasse EBITDA rivisti positivi entro il 31 gennaio. La scadenza ora è stata rinviata a maggio.
Gli EBITDA di Hexo dovrebbero essere poco meno di -5,6 milioni di dollari. La società opera sui mercati della marijuana ad uso ricreativo in Canada e negli Stati Uniti e nel mondo della cannabis ad uso terapeutico in Canada Israele e Malta.
Con un accordo con i suoi creditori in mano, Hexo è stata forse strategica ad aumentare le sue enormi svalutazioni in un trimestre, in modo da potersi concentrare sull’andare avanti.
Il nuovo amministratore delegato Scott Cooper ha dichiarato:
“Stiamo per gettare solide fondamenta che ci aspettiamo, una volta completate, ci consentano di diventare un’azienda con flussi di cassa positivi entro i prossimi quattro trimestri, nonché di continuare ad incrementare la nostra significativa partecipazione di mercato”.
Ma ha ancora davanti un ripido percorso in salita. E il tempo sta scadendo.
Il 31 gennaio, Hexo ha inoltre ricevuto notifica che la sua quotazione sul NASDAQ è a rischio, in quanto il suo titolo è stato scambiato al di sotto della soglia di un dollaro richiesta per 30 giorni consecutivi. Ieri ha chiuso a 58 centesimi.
La notifica del NASDAQ era un avvertimento; non ha effetto immediato, ma ha dato il via ad un conto alla rovescia di 180 giorni. Se il titolo non supererà la soglia di un dollaro entro il 25 luglio, le azioni subiranno il delisting.
Il titolo Hexo è salito lievemente dal 31 gennaio, quando ha chiuso a 56 centesimi. Ma è ancora il 48% al di sotto della soglia di un dollaro.
In un settore che si trova su una decisa traiettoria di ribasso, il prezzo di Hexo riuscirà a guadagnare 43 centesimi nei prossimi 88 giorni di trading e raggiungere EBITDA positivi in quattro mesi? Potrebbe sembrare una barzelletta per la maggior parte degli investitori, considerato quanto sono schiumose alcune aree del mercato azionario ancora, ma sicuramente non lo è per Hexo ed i suoi azionisti.
Il titolo Hexo ha perso il 91% nello scorso anno.