L'appetito per il rischio è stato altalenante nella sessione asiatica a seguito di una tiepida chiusura negli USA e le notizie che vedono la Banca Mondiale tagliare le previsioni di crescita globale per i prossimi tre anni.
Lo Shanghai composite e l'Hang Seng sono entrambi in ribasso a -0,29% e -0,25%.
La debolezza cinese può essere attribuita ai bassi dati riportati relativi alle esportazioni, che mettono in dubbio i recenti segnali a favore di una stabilizzazione.
L'USD è stato leggermente debole nei confronti delle valute del G10 e dei Mercati Emergenti ma le perdite sono state ben all'interno delle recenti bande di oscillazione.
Il movimento ribassista della coppia USD/JPY è continuato, dopo un inversione di allontanamento dal massimo di 107.92, scendendo a 106.72.
Il JPY è stato supportato da buoni dati di crescita che sono stati rivisti verso l'alto.
Il PIL del primo trimestre del Giappone è aumentato dello 0,5% su base trimestrale rispetto allo 0,4% della lettura precedente. Inoltre il primo trimestre in Giappone ha fatto registrare un surplus della bilancia dei pagamenti di ¥ 1,8785 triliardi, rispetto ai ¥ 2,3189 triliardi previsti.
I dati hanno inoltre indicato che gli investitori giapponesi sono stati acquirenti netti di titoli esteri per un ammontare di ¥ 2,7582 triliardi.
Le materie prime sono rimaste stabili, trascinate dal Petrolio Greggio che viene scambiato ai massimi di 10 mesi, a causa della diminuzione della scorte di greggio USA e di timori di attacchi alla produzione della Nigeria, con il Brent che ha raggiunto $51,5/barile.
L'effetto è stato misto sulle valute collegate alle materie prime con l'AUD che ha continuato ad aggiustarsi nei confronti di un RBA meno dovish, mentre il CAD e NZD hanno guadagnato nei confronti dell'USD.
La coppia AUD/USD è rimbalzata intorno alla fascia di oscillazione situata tra 0,7430 a 0,7467, tuttavia il movimento verso l'alto sembra essere fermato dalla media mobile giornaliera a 65 giorni a 0,7491.
Infine, Hillary Clinton è stata nominata candidato ufficiale dal partito democratico alla presidenza USA con le ultime vittorie alle primarie.
I dati commerciali cinesi hanno deluso cono le esportazioni che sono scese più del previsto con il permanere di debole condizioni di domanda esterna. Tuttavia, le importazioni hanno riportato dati positivi superando le aspettative, indicando che la macchina della crescita cinese sta iniziando a ingranare.
Le esportazioni si sono contratte del 4,1% su base annua a maggio rispetto al -4,0% previsto.
La crescita delle importazioni cinesi ha continuato il suo trend positivo contraendosi di soli 0,4% su base annua a maggio rispetto al -6,8% previsto e il -10,9% della lettura precedente. Dopo un debole mese di aprile, la crescita delle importazioni delle principali materie prime è rimbalzata. In totale, i dati danno un quadro misto, con la situazione domestica che continua a migliorare mentre quella esterna rimane debole e incerta.
Sul fronte dei dati i trader terranno d'occhio i dati sulla produzione industriale del Regno Unito che si prevede indichino un ulteriore indebolimento del settore manifatturiero. Gli indici PMI domestici si sono contratti al di sotto della soglia di 50 nel mese di aprile, e la domanda esterna è rimasta sottotono con il rischio collegato al referendum sulla permanenza nella UE che ha contribuito, assieme agli altri fattori, al continuo indebolimento dei settori industriali.
Si prevede che la produzione industriale riporti un dato piatto rispetto al precedente valore di 0,3% su base mensile (-0,4% rispetto al -0,2% su base annua). Ci aspettiamo che la produzione industriale scenda a -0,1% rispetto allo 0,1% su base mensile.
Prima del voto sulla “Brexit” non prevediamo che la coppia GBP/USD si allontani dalla sua banda di oscillazione laterale situata tra la media mobile a 200 giorni di 1,4732 e la media mobile a 100 giorni di 1,4353.
Per quanto riguarda gli altri paesi, da osservare sono i dati sull'inflazione in Svizzera, i nuovi cantieri edili in Canada e i dati USA sui nuovi lavori JOLTs
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