Rassegna giornaliera sul mercato forex, 16 giugno 2021
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
Gli investitori hanno spinto il dollaro alle stelle nella giornata di mercoledì, quando la Federal Reserve ha segnalato un aumento anticipato dei tassi di interesse. 13 policymaker su 18 ora si aspettano ben due aumenti dei tassi entro la fine del 2023. A marzo, solo sette membri avevano previsto un intervento nel 2023, mentre la maggioranza pensava che i tassi sarebbero rimasti invariati fino al 2024. Questo drastico cambiamento delle aspettative è stato motivato da una crescita ed un’inflazione maggiori del previsto. I miglioramenti nell’economia statunitense hanno chiaramente convinto i policymaker che “l’inflazione potrebbe rivelarsi più alta e più persistente di quanto pensiamo”, ha affermato il presidente della Federal Reserve Jerome Powell. Le stime su crescita ed inflazione sono state alzate per il 2021 ed il 2023. Il cambiamento più netto è stato quello delle previsioni sull’indice PCE core, alzato di un intero punto percentuale al 3,4% per il 2021.
Il tono di Powell durante la conferenza stampa è stato indubbiamente ottimista. Ha affermato che gli indicatori su attività ed occupazione continuano a migliorare e che i fattori che pesano sulla crescita dell’occupazione dovrebbero ridursi nei prossimi mesi. Ha dedicato del tempo a minimizzare i lenti miglioramenti sul mercato del lavoro, spiegando che è chiaro che ci troviamo sulla strada giusta verso un mercato del lavoro forte, entro uno o due anni. Di conseguenza, “molti partecipanti sono più a loro agio” con l’idea che “le condizioni economiche” nelle loro “previsioni saranno raggiunte in un certo senso prima del previsto”.
Powell ha persino parlato del tapering. Il capo della Fed ha ammesso che i funzionari hanno cominciato “a parlare di parlare” di un rallentamento degli acquisti di bond, anche se il tapering non ci sarà fino a quando non “riterranno che l’economia ha compiuto sostanziali progressi”. “Saranno in grado di dire di più sulla tempistica quando vedranno” i dati. Il rendimento dei Titoli del Tesoro a dieci anni è schizzato del 5%, rafforzando il rally del dollaro USA.
La questione ora è capire se i guadagni del dollaro siano sostenibili. Considerato da quanto tempo gli investitori aspettavano che la banca centrale parlasse di tapering e quanto fosse incerto se sarebbe successo oggi o meno, ci aspettiamo ulteriori rialzi per il dollaro. L’ottimismo della Fed rispecchia la sua idea che i dati economici continueranno a migliorare nei prossimi mesi. Il franco svizzero è stato il più colpito dal rally del dollaro, seguito dall’euro. La Banca Centrale Europea ha evitato di parlare di tapering durante l’ultimo vertice e questa decisione ha pesato molto sulla performance del cambio EUR/USD oggi. La Banca Nazionale Svizzera si incontrerà domani e, come nel caso della BCE, non ci si aspettano cambiamenti.
Oltre allo yen giapponese, la valuta che ha resistito di più al rialzo del dollaro è stata la sterlina. L’inflazione nel Regno Unito è salita più del previsto nel mese di maggio, con l’indice IPC su base annua che ha toccato il 2,1%. Il dollaro australiano e quello neozelandese saranno sotto i riflettori stanotte, con la pubblicazione dei dati sul PIL del primo trimestre in Nuova Zelanda e sul mercato del lavoro in Australia. Entrambi i report dovrebbero essere solidi, contribuendo a far ridurre le perdite ai cambi AUD e NZD.