- Lo scenario attuale di tassi elevati favorisce il settore finanziario
- La crisi SVB e First Republic Bank ha portato le valutazioni di Banche/Assicurazioni europee a livelli più convenienti
- La solidità e la vigilanza del sistema bancario Europeo non presenta ad oggi particolari rischi sistemici
- Ecco 4 titoli da valutare nello scenario attuale di rialzo tassi BCE
- La crisi delle piccole Banche USA ha trascinato parte di quella paura in Europa, abbassando notevolmente delle valutazioni già ridotte su base storica
- Il settore finanziario, in particolare i titoli bancari ed assicurativi, sono quelli che stanno maggiormente beneficiando dell’attuale situazione tassi, potendo contare su margini di interesse più elevati e quindi un miglioramento complessivo del proprio fatturato
- Il settore bancario Europeo, rispetto a quello americano, gode di molte pià cautele e processi di verifica da parte delle autorità, sicchè una situazione stile Silicon Valley Bank sarebbe decisamente meno probabile, inoltre anche gli stessi bilanci e le coperture prudenziali (di liquidità e su crediti) sono migliorate molto negli ultimi anni
Dopo la Federal Reserve, come sempre è il turno della Bce, che secondo le proiezioni dovrebbe alzare i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al 3.75%.
Vediamo quindi quali potrebbero essere i titoli a poter beneficiare dello scenario attuale lato tassi di interesse.
Il settore finanziario a mio giudizio in Europa resta quello più interessante, per tre motivi:
Andiamo quindi a vedere alcuni titoli (su diversi Paesi, potenzialmente da valutare o da inserire in una possibile Watchlist)
CREDEM
Questa banca (relativamente piccola) italiana presenta una qualità e delle valutazioni molto interessanti, come possiamo notare dalla nostra analisi su InvestingPro. Inoltre, a livello nazionale risulta una delle banche più solide, con un Liquidity Coverage Ratio pari al 232% ed un Cet1 pari al 13.7%.
Fatturato in crescita ed un punteggio complessivo di 4.5 nell’health score di InvestingPro la rende un buon titolo da valutare.
Anche il Fair Value è interessante, con uno sconto potenziale di circa il 20% rispetto ai valori attuali. Da valutare in aggiunta a Credem sull’Italia anche FinecoBank Banca Fineco SpA (BIT:FBK), con ottimi indici di CET1 e LCR anche se qui le valutazioni sono già a Fair Value.
SANTANDER
Passando alla Spagna, abbiamo una banca decisamente più grande e conosciuta, il Banco Santander (BME:SAN), anche in questo caso con utili e margini in crescita, che ha già dimostrato nelle trimestrali recenti di avere i requisiti per un buon trend di sostenibilità nel medio-lungo termine
Costantemente supera le stime degli analisti, e seppure a mio giudizio la qualità di bilancio del Credito Emiliano SpA (BIT:EMBI) è superiore, qui troviamo una scontistica maggiore sul fair value, arrivando vicini al 50%.
Tornando ad un altro paese molto colpito dai mercati (e quindi dalle valutazioni dei suoi titoli) la Svizzera offre diverse occasioni di studio, tra cui il colosso Zurich Insurance Group AG (SIX:ZURN), con un punteggio di qualità buono (non eccezionale) di 3/5 ma con una scontistica sul Fair Value che vale la pena di approfondire.
In particolare, guardando l’immagine sotto, possiamo notare come negli ultimi 5 anni, siano le valutazioni relative il punto debole della valutazione complessiva, ma dopo qualche anno di stagnazione, è possibile che l’attuale scenario di tassi di interesse più elevati (che dovrebbe durare almeno fino a tutto il 2023 in Europa) possa riportare una crescita di utili e fatturato ed una conseguente crescita dei prezzi.
Le analisi dei titoli sono state effettuate grazie al supporto di InvestingPRO.
Alla prossima!
"L'autore dell'analisi è long su Credem. Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore"