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IBM: con un rendimento del 5% è da inserire in un portafoglio da reddito?

Pubblicato 08.09.2021, 13:32
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International Business Machines (NYSE:IBM) (NYSE:IBM) non è quel tipo di titolo tech che cattura l’attenzione degli investitori. Al contrario di altri titoli blue-chip, questa compagnia con 109 anni di età fatica a riaccendere la crescita e a competere in un’arena in cui è rimasta parecchio indietro.

IBM ha una capitalizzazione di mercato di circa 125 miliardi di dollari. Impallidisce davanti ai 2,57 mila miliardi di Apple (NASDAQ:AAPL) (NASDAQ:AAPL), ai 2,24 mila miliardi di Microsoft (NASDAQ:MSFT) (NASDAQ:MSFT) ed agli 1,7 mila miliardi di Amazon (NASDAQ:AMZN) (NASDAQ:AMZN).

Il principale motivo di questa performance inferiore è che lo scorso decennio è stato praticamente perso per il colosso dei software e dei servizi, rimasto irrilevante in un mondo in cui la tecnologia è cambiata rapidamente, perché non è riuscito ad innovare ed ha perso terreno a favore dei nuovi arrivati.

Negli otto anni in cui è stata al timone Virginia Rometty, IBM si è dimostrata essere una perdita di denaro per gli investitori. Nello stesso decennio, Amazon, Microsoft ed Alphabet (NASDAQ:GOOGL) (NASDAQ:GOOGL) sono schizzati, sulla scia dell’impennata della domanda di potenza computazionale ed applicazioni.

Ma, da quando è andata via lo scorso anno, l’azienda, nota anche come “Big Blue”, sta recuperando il terreno perso. La nuova struttura di gestione di IBM ha migliorato le prospettive per la crescita a lungo termine della compagnia, dopo molti anni di vendite in calo.

La società con sede a New York a luglio ha riportato il suo maggiore incremento trimestrale dei ricavi in tre anni, grazie alla forte domanda di cloud-computing. Questi numeri hanno contribuito a spingere il titolo di IBM del 10% quest’anno. Ieri ha chiuso a 138,06 dollari.

IBM Weekly Chart.

Grafico prezzo settimanale IBM.


Cloud Computing ed IA

Arvind Krishna, che ha preso il timone della società come amministratore delegato lo scorso aprile, si sta focalizzando sull’intelligenza artificiale e sul cloud per riaccendere la crescita. Krishna ha riorganizzato l’attività della società con una strategia cloud ibrida, che consente ai clienti di archiviare i dati su server privati e su vari cloud pubblici. IBM ha completato l’acquisto di Red Hat per 33 miliardi di dollari nel 2019, il primo passo verso quello che definisce “cloud ibrido”.

IBM, secondo noi, è un titolo da dividendo sicuro, soprattutto dopo la chiara virata della nuova gestione verso il cloud computing, un’area ad alta crescita. Questi passi sono incoraggianti e potrebbero sbloccare il valore del titolo di IBM, che alza il dividendo da 26 anni consecutivi.

Il titolo al momento paga un dividendo trimestrale da 1,64 dollari ad azione, che si traduce in un rendimento annuo del 4,7%, che lo rende uno dei titoli col rendimento maggiore tra le blue-chip.

Morgan Stanley (NYSE:MS), alzando il prezzo obiettivo da 152 a 164 dollari, ha spiegato che l’inversione di rotta di IBM è sulla buona strada, tra il miglioramento della gestione ed il rafforzamento della domanda. In una recente nota si legge:

”Un successo dei ricavi di maggiore qualità, il miglioramento dei macro-trend e gli importanti investimenti su talento, collaborazioni e commercializzazione aumentano la nostra fiducia in un’accelerazione della crescita 2022”.

Sotto la guida di Krishna, la società ha effettuato molte acquisizioni per accelerare la crescita. La società ha speso circa 3 miliardi di dollari nel primo semestre dell’anno per il cloud e l’IA, compresa l’acquisizione di Turbonomic Inc. e dell’azienda italiana di mining myInvenio. Recentemente, IBM ha acquisito la Bluetab Solutions Group di Madrid, nel tentativo di estendere la sua presenza in Europa ed America Latina.

In un’altra nota, Credit Suisse ha detto che i forti risultati del secondo trimestre dovrebbero contribuire a rimettere in carreggiata il titolo.

Nella nota di Credit Suisse si legge:

“Pensiamo che lo spin-off di Kyndryl prevista per il 4Q sia un fattore chiave che faciliterà il cammino verso una crescita sostenuta, che supporterà un’espansione multipla in futuro”.

Morale della favola

Per quanto riguarda la crescita, nell’ultimo decennio IBM ha sicuramente deluso i suoi investitori. Ma, dopo l’acquisizione di Red Hat e con una nuova gestione al comando, ci aspettiamo che IBM torni lentamente sulla strada della crescita. Il suo solido bilancio, il debito gestibile ed il rendimento del dividendo di oltre il 5% rendono questo titolo una scommessa che vale la pena considerare, soprattutto quando l’inversione di rotta sta prendendo slancio.

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