Il 2020 sarà l’anno del risiko bancario europeo. La francese Société Générale è pronta a giocare un ruolo da protagonista. Il ceo, Frédéric Oudéa, ha dichiarato: “Ci saranno poche aggregazioni e Société Générale dovrebbe senz’altro prender parte a una di queste”.
Il mercato scommette già sul promesso sposo. Da tempo di vocifera il nome di Unicredit. I dossier sarebbero sul tavolo dei rispettivi board da mesi, anche se l’ad, Jean Pierre Mustier, ha sempre smentito un interesse su SocGen. Ma lo scenario potrebbe presto cambiare.
Gli analisti credono che dietro la focalizzazione sul core business che ha coinvolto negli ultimi mesi il gruppo di Piazza Gae Aulenti: dalla cessione di Bank of Pekao, alla partecipazione in Fineco, da Mediobanca alla turca Yapi, si nasconda la volontà di un restyling in vista delle nozze.
Ridefinito il perimetro industriale e ripulito a fondo il bilancio, Unicredit potrebbe trovare lo spazio per guardare in direzione della Francia. Attorno all’ipotesi di M&A, si sta creando già un forte consenso. Il team di Bloomberg Intelligence scrive che "un M&A fra Société Générale e Unicredit avrebbe un forte senso dal punto di vista strategico".
In questo scenario appare interessante il certificate Cash collect emesso da Credit Suisse con isin XS1973520353 e sottostante Unicredit. Vediamolo nel dettaglio.
Funzionamento del certificate
Ogni semestre l'investitore riceverà una cedola pari al 6,70% (13,40% all’anno al lordo delle imposte) se il sottostante Unicredit non perderà oltre il 25% dal livello iniziale. Il prodotto dura due anni e, dal sesto mese, godrà della possibilità di rimborso anticipato se, il valore del sottostante, nelle date di valutazione semestrali, sarà pari o superiore al livello iniziale (12,548 euro). In caso contrario si valuterà il prodotto alla scadenza naturale nel dicembre 2021. Il valore nominale è pari a 100 euro.
Cedole Semestrali
Il certificate stacca cedole semestrali del 6,70% (13,40% all’anno al lordo delle imposte) se il sottostante Unicredit non perde oltre il 25% dal livello iniziale. Se invece, alla data di valutazione, il sottostante si trova sotto al livello di barriera (9,411 euro) l'investitore non beneficerà del premio.
Rimborso anticipato (a partire dal 6° mese dall’emissione)
A partire dal sesto mese il certificate gode della possibilità del rimborso anticipato, che scatterà a giugno 2020. L’investitore riceve il valore nominale (100 euro), qualora, nelle date di valutazione semestrali, il valore del sottostante è superiore o uguale al valore iniziale.
Rimborso a scadenza
Gli scenari alla scadenza sono due: se il valore del sottostante è superiore o uguale al 75% del livello iniziale, l’investitore riceverà il valore nominale (100 euro) più l'ultima cedola semestrale.
Se il valore del sottostante è inferiore al livello barriera, il certificate paga un importo commisurato alla performance negativa del sottostante. Se ad esempio Unicredit dovesse aver perso il 40% dal livello iniziale il certificate fra due anni verrebbe ritirato a 60 euro.
Il sottostante nel dettaglio
Unicredit ha una capitalizzazione di mercato pari a 26,605 miliardi di euro. Il consensus degli analisti censiti da Bloomberg vede 25 consigli di acquisto del titolo (Buy), 4 Neutral e nessuna raccomandazione di vendita (Sell), con prezzo obiettivo pari a 15,43 euro.
In una scala di rischio da 1 a 7 questo certificate si è posizionato su un livello pari a 6.
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