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Il cotone, sensibile alla recessione, potrebbe scendere ancora

Pubblicato 22.06.2022, 15:09
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Il cotone ha perso quasi il 25% del suo valore da fine aprile, cancellando quasi tutto quello che aveva guadagnato in tre dei primi quattro mesi dell’anno. Il miglioramento delle condizioni climatiche potrebbe essere un fattore. Ma il motivo principale è la paura di una recessione USA, in quanto si tratta di una delle materie prime più vulnerabili nei periodi di trambusto economico.

Solitamente, quando gli economisti cominciano a mettere in guardia da una recessione, assistiamo ad una riduzione dei consumi di cotone. La ragione è semplice. In tempi difficili, abbigliamento e arredamento diventano voluttuari.

Venerdì, il cotone sull’ICE Futures US ha perso quasi il 18%, crollando al minimo di 1,1781 dollari la libbra che non si vedeva dal 15 marzo. Prima di questo, i future del cotone USA avevano toccato un massimo di 11 anni di 1,5515 dollari il 5 marzo, in risposta alla guerra russa in Ucraina ed alla carenza globale di materie prime e la conseguente impennata dell’inflazione.

Grafico giornaliero cotone

Grafici gentilmente forniti da skcharting.com

Il collasso di venerdì del cotone è arrivato nei timori che la Federal Reserve possa alzare ancora aggressivamente i tassi di interesse USA quest’anno, dopo l’aumento da tre quarti di punto del 15 giugno, il più alto in 28 anni, per combattere un’inflazione arrivata al massimo di 40 anni. 

“La Fed ha alzato i tassi di interesse dello 0,75% nel tentativo di controllare l’inflazione e circolano voci che li alzerà ancora di più, causando una perdita di opportunità economiche e di affari nel cotone”, spiega Jack Scoville, analista del Chicago’s Price Futures Group.

In una recessione, un compratore di cotone a volte deve scartare tra il 3% ed il 7% del prodotto grezzo e non riesce a bloccare un prezzo in quanto i contenuti del prodotto non sono uniformi. È una caratteristica del cotone.

Invece, i rivali del cotone (poliestere e altre fibre non naturali) non prevedono questo spreco. Hanno prezzi bloccati ed un prodotto uniforme. Ma non hanno le molte qualità naturali del cotone.

Circa l’85% di tutto il cotone coltivato al mondo è destinato alla manifattura di stoffe, la percentuale più alta. E la fetta maggiore del mercato delle stoffe è l’abbigliamento.

L’aumento della partecipazione di mercato nell’abbigliamento femminile ha spinto il cotone negli ultimi anni. Il cotone al momento rappresenta circa il 50% della partecipazione di mercato dell’abbigliamento femminile.

Negli Stati Uniti, il cotone è la fibra principale nel 98% dei jeans venduti nel paese. Compone anche l’86% delle polo in America, il 72% delle t-shirt, il 67% dei pantaloni e il 47% di vestiti e gonne.

Un grande e sempre più importante mercato per il cotone è quello dell’abbigliamento sportivo. I sondaggi indicano che oltre il 60% delle persone che comprano abbigliamento per sport e tempo libero preferisce il cotone.

Grafico settimanale cotone

Quindi, quanto in basso potrebbe tecnicamente andare il cotone se i timori della recessione continueranno ad attanagliare gli Stati Uniti?

“I grafici indicano che il livello di supporto potrebbe andare a 97 centesimi, mentre il rialzo, nel caso di una ripresa, potrebbe raggiungere persino 1,44 dollari”, spiega Sunil Kumar Dixit, esperto di strategie tecniche di skcharting.com.

Per Dixit i future del cotone sono scesi direttamente da 1,43 a 1,20 dollari, con il calo che ha lasciato il mercato estremamente oversold sui grafici giornalieri e settimanali.

Grafico mensile cotone

Le risultanti letture stocastiche di 0,25/1,18 e 0,20/26 dal tonfo richiedono un imminente stacco dai minimi, per colmare il gap compreso tra 1,20 e 1,44 dollari, dice Dixit. 

Se i prezzi dovessero scendere ancora, la Banda di Bollinger media mensile di 1,03 dollari e la media mobile semplice su 100 settimane di 97 centesimi potrebbero fare da supporto, afferma.

Al rialzo, la media mobile esponenziale su 50 settimane di 1,18 dollari potrebbe fare da minimo superamento della resistenza, col cotone che incontrerà resistenza alla media mobile semplice su 100 giorni di 1,33 dollari e all’oscillazione in basso di 1,34 dollari, dice Dixit.

E aggiunge:

“Il brusco calo con un enorme gap ed ulteriore correzione verso 1,03 dollari e 97 centesimi probabilmente saranno usati come occasioni valide per comprare per una ripresa a lungo termine, quando i prezzi supereranno 1,20 e 1,34 dollari per colmare il divario a 1,44 dollari”.

Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Per neutralità, a volte presenta opinioni e variabili di mercato contrarie. Non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.

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