Il rand sudafricano si è preso una botta nella giornata di venerdì a seguito del downgrade del credit rating del paese. Standard & poor's ha ulteriormente ribassato il rating creditizio denominato in valuta estera di lungo termine del paese in territorio “junk” da “BB” a “BB+”.
L'agenzia di rating ha anche tagliato il rating creditizio in valuta domestica abbassandolo da “BB+” da “BBB-”.
Inoltre, Moody's ha messo sotto revisione il suo rating di Baa3 per un possibile downgrade.
Secondo Moody's, “La decisione di sottoporre il rating a revisione per un possibile downgrade è stata fatta scattare da una serie di recenti sviluppi che suggeriscono che le sfide economiche e fiscali del Sud Africa siano più intense del previsto”.
La coppia USD/ZAR si è alzata di quasi il 2,60% in pochi minuti e ha raggiunto 14,4656 prima della campana di chiusura.
Tuttavia, la coppia si è mossa in senso opposto alle perdite registrate lunedì mattina, con la coppia USD/ZAR che è scesa a 13.90.
I rendimenti del debito sovrano del Sud Africa non hanno quasi reagito a queste notizie con i rendimenti dei titoli a 2 anni e 10 anni che si sono alzati di soli 6 punti base.
La mancanza di reazione da parte degli investitori suggerisce che il downgrade in questo momento non cambierà niente.
Questo anche a causa del fatto che il paese ha già visto perdere il suo rating “investment grade” nell'aprile di quest'anno.
Tuttavia, la cosa manda ancora un segnale negativo agli investitori e agisce come un altro avvertimento per il paese.
In effetti, niente è cambiato dall'ultimo taglio del credit rating: le prospettive di crescita rimangono deboli e il peso del debito continua a crescere.
Un downgrade a status di junk da parte di Moody escluderebbe il Sud Africa dall'indice World Government Bonds, cosa che alla fine aggiungerebbe ulteriore pressione sul prezzo dei titoli di stato.
Ci aspettiamo un ulteriore debolezza del rand dato che il governo prenderà probabilmente tempo prima di elaborare un piano economico preciso.
La coppia USD/ZAR dovrebbe continuare a muoversi verso 14,75.