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Il mercato a caccia di rassicurazioni

Pubblicato 22.11.2022, 08:46
IT40
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“Se non fossi diventato un cantante sarei stato un calciatore… o un rivoluzionario. Il calcio significa libertà, creatività, significa dare libero corso alla propria ispirazione” (Bob Marley)

Jim Bullard, presidente della Fed di St Louis, vede i tassi al 7%, mentre il mercato si aspetta che il target sia al 5%. Bael Brainard, vice presidente della Fed, dichiara invece che il ritmo dei rialzi continuerà, ma sarà più lento. Tanta confusione e abbastanza per frenare gli entusiami circa una presa di potere delle colombe nella stanza dei bottoni della politica monetaria Usa che lascerebbe intatte le speranze del mercato per un rally di fine anno. Speranza che in Europa è invece alimentata dai dati macro della Germania: forte ripresa della fiducia delle imprese e prezzi alla produzione a ottobre, scesi sensibilmente su base sequanziale, -4,5% (ma pur sempre +34% su base annua). Le probabilità che il picco di inflazione in Europa sia stata raggiunta sono quindi più alte che in Usa. Attenzione però: sta iniziando una periodo di facile comparazione dei dati macro a livello di inflazione con l’anno precedente, che nel 2021 proprio in questi mesi iniziava a crescere rapidamente. La giornata di oggi non prevede dati macro rilevanti, per cui il flusso di notizie dovrebbe essere condizionato dall’annuncio della legge italiana di bilancio 2023. Un’operazione da oltre €30 miliardi ma su cui la maggioranza non sembra avere ancora trovato piena condivizione nei contenuti.

Il bilancino della Cop27

Si è chiusa dopo ore di rinvii dei negoziati, la Cop27 di Sharm el Sheikh. Ribaditi gli impegni di Glasgow ovvero il mantenimento della temperatura entro gli 1,5 gradi dai livelli preindustriale, ma manca un impegno preciso sulla riduzione o l'eliminazione dell'uso dei combustibili fossili, come alcuni paesi più avanzati avevano chiesto. Positiva la decisione di istituire un fondo "Loss and Damage" per risarcire i paesi vulnerabili per perdite e danni legati alla crisi climatica, prevalentemente provocati dai paesi più sviluppati. Non si è chiarita l’entità dei risarcimenti e chi o come dovrà contribuire, tutto rimandato alla Cop28 di Dubai, uno dei maggiori produittori al mondo di gas e petrolio. Ma aver messo questo impegno nel testo finale è un giusto atto di riparazione da parte del mondo che ha contribuito maggiormente alle emissioni e al “danno” al pianeta. Nel fattempo l’Unione Europea si riunisce in via straordinaria sui nodi dell’emergenza energetica anche se si dovrà attendere il 19 dicembre per una decisione finale. Si parlerà di price cap sul petrolio ma non sul gas. L’embargo sul petrolio russo dovrebbe prevedere un valore tra i $40 e i $60, che tuttavia dovrà essere accettato danche dagli Usa. Più lontano invece un accordo sul gas price cap. In questo contesto i titoli del settore energetico, complice anche la preoccupazione di una recessione più forte delle attese, ha spinto verso il basso i titoli dell’energia trascinando al ribasso i listino mondiali. FTSE Mib peggiore Borsa d’Europa anche per effetto dello stacco dividendi.

Cari mondiali

Al via i Mondiali di calcio che verranno sicuramente ricordati per esse stati i più costosi della storia: $250 miliardi, buona parte dei quali spesi per la realizzazione degli stadi, insesistenti prima dell’evento. Il giro d’affari dovrebbe ammontare ad “appena” 17 miliardi di dollari, con circa 1 milione di visitatori distribuiti durante le 4 settimane di competizione. Chi guadagnerà è sicuramente la Fifa che, sempre secondo stime, incasserà $7,5 miliardi tra sponsor e diritti tv. L’evento avrà ricadute importanti anche sulle società quotate. Gli analisti di Baird si sono soffermati sull'impatto dei miliardi di persone che si sintonizzeranno per assistere ai Mondiali ricordando che la precedente finale ha attirato oltre 1,1 miliardi di spettatori, più di 5 volte dell'ultima edizione del Super Bowl. Secondo Barid l'evento potrebbe aumentare il tempo trascorso e l'utilizzo delle applicazioni mobili con gli highlights delle partite, le scommesse online e i videogiochi. Anche se le partite chiave potrebbero temporaneamente distrarre i consumatori dallo shopping (ad esempio, Stati Uniti contro Inghilterra nel Black Friday), non è atteso un impatto significativo sulla spesa complessiva per le vacanze, con un'unica eccezione: le categorie di articoli sportivi e abbigliamento dovrebbero ricevere un impulso nei Paesi che vincono le partite chiave.

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