Ricevi uno sconto del 40%
⚠ Allerta sugli utili! Quali azioni sono pronte a salire?
Scoprite i titoli sul nostro radar ProPicks. Queste strategie hanno guadagnato il 19,7% da un anno all'altro.
Sblocca l'elenco completo

Il petrolio: questo sconosciuto

Pubblicato 20.01.2022, 14:15
Aggiornato 12.01.2022, 13:50

Da negativo nel 2020, siamo vicini a 100 dollari
La forza della ripresa economica si è portata dietro un aumento del prezzo dell’energia e in particolare del petrolio. Dopo aver sfiorato i 100 dollari al barile lo scorso anno (non accadeva da 8 anni), occorre chiedersi come evolverà il prezzo nel 2022. Anche perché da questo dipende una buona parte della ripresa economica. Secondo gli analisti del settore è verosimile aspettarsi un’impennata delle quotazioni nel primo trimestre, quale effetto dell’aumento della domanda di carburante da parte delle compagnie aeree dovuta al venir meno di alcune restrizioni alla mobilità in diversi paesi, tra i quali Nuova Zelanda, Singapore e Australia. Secondo Goldman Sachs (NYSE:GS) il target è individuabile intorno a 110 dollari al barile con ulteriori spunti di crescita nel 2023, dove il prezzo potrebbe raggiungere 150 dollari. Il proseguimento del trend al rialzo sarebbe favorito dall’OPEC+ che nonostante gli impegni presi, fatica a mantenere alta l’offerta sul mercato (in gennaio l’OPEC+ dovrebbe aumentare le forniture di petrolio di almeno 400.000 barili al giorno).

Cosa puo cambiare lo scenario
Ovviamente c’è anche il rovescio della medaglia. Ci sono almeno 3 elementi che potrebbero cambiare lo scenario: la diffusione della variante omicron che pare non aver ancora raggiunto il picco e che potrebbe portare ad ulteriori restrizioni alla mobilità i cui effetti sono ancora tutti da valutare, il protrarsi degli shock nelle catene di approvvigionamento che al momento rimangono importanti (p.e. nei semiconduttori) e il rischio di una contrazione dell’economia cinese che secondo le recenti stime è attesa crescere del 5,7% ma con elevati rischi di ribasso dovuti alla crisi dei colossi immobiliari e dal braccio di ferro con gli USA. Le banche centrali non possono fare molto per alleggerire i rischi.

Ma non è tutto così semplice
Ci sono però due ulteriori elementi che complicano il rapporto tra domanda, offerta e scorte: la politica e la speculazione. Sul mercato manca infatti quasi del tutto il petrolio Iraniano la cui decisione di incrementarne la vendita è però politica. Ma non siamo però così sicuri che ci sia tutta questa fretta. Le aziende USA di scisto infatti hanno spinto il sentiment di mercato in modo da far salire i prezzi in due modi: 1) non tornando ai livelli di produzione pre-Covid e 2) affermando che non aumenteranno la produzione neanche in caso di prezzi più alti di quelli attuali. Prima del Covid la produzione USA di scisto era pari a 13,1 mbpd, ora siamo a 11,3 mbpd (il mercato stimava una produzione sopra 13,1 mbpd).
 

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.