Market Brief
La corsa al rialzo dell'USD sta perdendo energia dato che i più recenti indicatori economici non sono riusciti a supportare i tori del dollaro che si muovono in un ambiente di aspettative riguardanti le decisioni della FOMC sui tassi. Ieri l'indice manifatturiero Richmond Fed si è collocato in una zona debole, riportando un -5 rispetto alle previsioni medie di 2, ed ancora rispetto al valore di zero pubblicato il mese precedente. Inoltre, il dollaro non possiede il catalizzatore necessario per invertire l'attuale trend in atto nei confronti delle principali valute di accoppiamento con il dollaro. La coppia EUR/USD si sta avvicinando al supporto di 1,1087 ricavato dal minimo del 3 di settembre. Nella parte superiore, la resistenza più vicina può essere individuata a 1,1460 (massimo 18 settembre). Ci aspettiamo che la coppia EUR/USD venga scambiata in gran parte all'interno della sua banda di oscillazione, dato il leggero calendario di dati economici pubblicati di oggi. La coppia GBP/USD non fa eccezione. Dopo essere scesa di oltre il 2% in un paio di giorni, la sterlina ha trovato un forte supporto poco al di sopra del livello di 1,5330 ricavato dai minimi del 15 di settembre. Ancora una volta, la Cina ha pubblicato un valore dell'indice manifatturiero PMI deludente. L'indice manifatturiero PMI Caixin è sceso a quota 47 nel mese di settembre, il valore più basso dall'inizio del 2009, e ben al di sotto delle aspettative del mercato che speravano in un miglioramento a 47,5 rispetto al 47,3 del mese precedente. La scorsa settimana, la Fed ha enfatizzato che stava monitorando gli sviluppi della situazione nelle economie emergenti. Questa frase significa che eventuali cattive notizie provenienti da quei paesi avrebbero probabilmente avuto un effetto equivalente nei paesi con mercati avanzati. Gli indici azionari regionali asiatici hanno sofferto questa mattina una pesante ondata di vendite, seguendo l'andamento di Wall Street e reagendo ai deboli dati provenienti dalla Cina. Lo Shangai Composite è sceso a -2,27% mentre la sua controparte legata all'alta tecnologia, lo Shenzhen Composite, ha segnato un ribasso di -2,27%. A Hong Kong, l'Hang Seng è stata la piazza che ha segnato le maggiori perdite con un calo di -2,91%. Nel mentre, nella Corea del Sud, l'indice Kospi si è assestato a -1,90%.Ieri è stato un giorno speciale per il Real Brasiliano. La valuta ha raggiunto un nuovo valore minimo storico nei confronti del dollaro. Il real è sceso a 4,0665 sul dollaro, perdendo più del 50% del suo valore dall'inizio dell'anno con il governo di Dilma Rousseff che sta lottando per far passare delle misure di austerity necessarie a correggere l'andamento dell'economia del paese la cui inflazione ha sorpassato il target 2016 di 4,5% fissato dalla banca centrale brasiliana.In Australia, l'indice predittivo Conference Board si è collocato in territorio positivo, pubblicando un 0,3% su base mensile rispetto a un valore corretto di contrazione di -0,3% riportato nel mese precedente. I titoli azionari australiani non hanno fatto da eccezione alla vasta ondata di vendite asiatica. L'indice S&P/ASX è sceso di 2,07% a Sydney mentre il dollaro australiano ha segnato perdite nei confronti del dollaro USA dato che i prezzi delle commodity continuano a rimanere sotto pressione.In Europa, questa mattina i future azionari riportano valori altalenanti, oscillando in territorio negativo o positivo a seconda dei casi. In questo momento il Footsie segna un ribasso a -0,07%, il CAC -0,06%, il DAX -0,30%, l'SMI -0,20% mentre l'Euro Stoxx 50 è giù a -0,16%. La coppia EUR/CHF continua a muoversi verso il basso e viene attualmente scambiata a 1,0870; nel mentre la coppia USD/CHF non non riesce a raccogliere l'energia necessaria per muoversi al di sopra della soglia di 0,9770.Oggi i trader terranno sotto osservazione i dati degli indici PMI provenienti dalla Germania, Francia e Eurozona; il rapporto sull'inflazione e le decisioni sui tassi provenienti dal Sudafrica; l'indice sui mutui abitativi MBA e l'indice manifatturiero Markit per quanto riguarda gli USA; i dati sulle vendite al dettaglio in Canada; e la decisione riguardanti il tasso di interesse TJLP a lungo termine in Brasile.
Arnaud Masset, Market Strategist,
Swissquote Europe Ltd