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Il settore aereo riprende il volo, il certificate con premi all’11,9%

Pubblicato 12.06.2023, 10:12
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Il certificate di Barclays (LON:BARC) con Isin XS2483157769 quota sotto la pari a 96,62 euro, offre un flusso di premi elevato, vicino al 12%, puntando su un settore in ripresa, con tre sottostanti: American Airlines Group, Deutsche Lufthansa e EasyJet. Barriere sulle cedole al 50% e barriere sul capitale ancora più profonde, che proteggono fino a cali del 60% del peggiore dei sottostanti. 
In caso di autocall a novembre, oltre al capital gain si incassano due cedole in tutto 9,96 euro, 10,3% in 5 mesi, 24,3% annualizzato. 

Compagnie aeree: nel 2023 utili in forte crescita 

Il panorama internazionale del trasporto aereo è talmente migliorato negli ultimi cinque mesi che lunedì 5 giugno la IATA non ha esitato a raddoppiare la previsione di utili del settore nel 2023. Se lo scorso dicembre la stima dell’Associazione internazionale che raggruppa circa 300 vettori era che nei cieli globali si sarebbero generati quest’anno profitti per 4,7 miliardi, la nuova previsione annunciata dal presidente Willie Walsh è di utili complessivi delle compagnie aeree pari a 9,8 miliardi di dollari. "Gli anni della pandemia sono ormai alle spalle e le frontiere sono aperte normalmente", ha dichiarato Walsh all’assemblea annuale della IATA a Istanbul.  
Il settore si appresta a vivere un’estate boom, con una domanda di viaggi molto forte in Europa e Nord America. Dall’inizio dell’anno la richiesta di biglietti aerei si è confermata in netta crescita mese dopo mese, nonostante la persistente inflazione. La IATA prevede per il 2023 un fatturato globale del settore in crescita del 9,7% a 803 miliardi di dollari, un dato che arriverà vicinissimo al livello pre-pandemia del 2019, quando i ricavi complessivi erano stati di 838 miliardi di dollari.  
Quanto al miglioramento dei profitti, un contributo importante viene dal costo contenuto del carburante, che potrebbe restare su questi livelli fino alla fine dell’anno nonostante gli annunci bellicosi dell’Opec+, che ha recentemente deciso un taglio alla produzione di greggio di 1 milione di barili al giorno.  Il fatto è che l’andamento sottotono dell’economia cinese, primo importatore mondiale di petrolio, obbliga l’Arabia Saudita & C. a fare i conti con una debole domanda globale di idrocarburi. Resta invece in crescita la domanda di viaggi, evidentemente a lungo repressa negli anni della pandemia. 

Volare protetti con il certificate che rende il 12% 

 
Per investire su questo settore dalle prospettive decisamente allettanti Barclays propone il certificate con Isin XS2483157769 costruito su tre sottostanti di alta qualità: American Airlines, prima compagnia aerea al mondo, Lufthansa, quarta compagnia aerea al mondo, e EasyJet, terzo vettore low-cost a livello globale 
Si tratta di un Memory Cash Collect della durata di tre anni che distribuisce premi trimestrali con memoria del 2,98% condizionati da una barriera al 50%. Il capitale ha una barriera ancora più profonda, al 40%. Quindi, se la condizione per incassare i bonus è che alle date di osservazione previste il peggiore dei sottostanti non deve accusare un ribasso superiore al 50%, la condizione per avere fra tre anni il rimborso totale del capitale è che il peggiore dei sottostanti non deve essere sceso del 60% o più. 
Si tratta di un livello di protezione molto elevata, definito spesso low barriere, che solo pochi certificate riescono a offrire. 
Di seguito una tabella che mostra il valore di riferimento del certificato: 
  
Il prodotto è acquistabile oggi a 96 euro: si punta alla plusvalenza 

Questa combinazione rende particolarmente interessante il prodotto: da un lato c’è un rendimento potenziale annuo decisamente ghiotto (11,98%, che sale se acquistiamo il prodotto sotto i 100 euro), dall’altro una protezione al capitale investito molto elevata che si trova raramente nel panorama dei certificate. 
A tutto questo si aggiunge il fatto che il certificate XS2483157769, emesso lo scorso 27 febbraio a un valore nominale di 100 euro, oggi quota a 96 euro. Quindi, chi acquista oggi il prodotto e lo tiene in portafoglio fino alla scadenza (febbraio 2026), può puntare a incassare i rimanenti 11 premi (il primo è stato pagato il 1° giugno), per un valore di 32,78 euro, più la plusvalenza finale di 4 euro, per un incasso totale di 36,78 euro, che riferito a un investimento di 96 euro significa ottenere un rendimento del 38,3% in 32 mesi, pari al 14,3% all’anno. 
I premi trimestrali saranno distribuiti a condizione che alle date di osservazione nessuno dei sottostanti accusi un ribasso superiore al 50% rispetto al Valore iniziale. Se a una certa data di osservazione si dovesse verificare un “evento barriera”, il premio non sarà pagato, ma non sarà perso: grazie all’effetto memoria verrà pagato alla prima scadenza successiva in cui tutti e tre i sottostanti saranno sopra la barriera. 

Possibile il rimborso anticipato: sale il rendimento  


Ad aumentare l’interesse verso questo certificate c’è la possibilità del rimborso anticipato. A partire dalla scadenza del 24 novembre prossimo, e poi in tutte le successive date di osservazione, se le quotazioni di tutti e tre i sottostanti saranno pari o superiori ai Valori iniziali il certificate verrà ritirato anticipatamente. Ai possessori verrà pagato il valore nominale del prodotto (100 euro), l’ultima cedola trimestrale e tutti i premi precedenti eventualmente non pagati e “congelati” per l’effetto memoria. 
Viste le attuali quotazioni dei sottostanti, molto vicine ai valori iniziali, e considerato l’orientamento positivo degli analisti nei confronti di American Airlines, Lufthansa e EasyJet, non ci sarebbe da stupirsi se il certificate XS2483157769 non arriverà a scadenza ma verrà ritirato anticipatamente. Nell’ipotesi che il rimborso anticipato scatti già a novembre, chi compra oggi il prodotto si troverà a quella scadenza con due premi incassati  (5,96 euro) e 4 euro di plusvalenza, per un totale di 9,96 euro, che sull’investimento iniziale di 96 euro rappresentano un rendimento del 10,3% in cinque mesi, pari al 24,7% annuo. 
 sottostanti
Nella tabella qui sopra abbiamo riportato i livelli dei Valori iniziali e della barriera dei tre sottostanti e li confrontiamo con il target price medio degli analisti (consensus di MarketScreener). Per tutte e tre le azioni c’è un ampio potenziale di rialzo che potrebbe spingere le quotazioni ben sopra i Valori iniziali, facendo scattare il rimborso anticipato. 

Tre scenari alla scadenza 


Se il certificate XS2483157769 non verrà rimborsato anticipatamente, diventerà cruciale l’ultima data di osservazione del 23 febbraio 2026. Quel giorno potranno verificarsi tre diverse situazioni: 

  • Nessuno dei tre sottostanti accusa una perdita di oltre il 50% rispetto a Valore iniziale. E’ l’ipotesi migliore, quella che sancisce il pieno successodell’investimento:  chi ha il certificate in portafoglio verrà rimborsato con il 100% del valore nominale (100 euro), riceverà l’ultimo premio e tutti i premi eventualmente accantonati per l’effetto memoria. 
  • Il peggiore dei tre sottostanti accusa una perdita di oltre il 50% rispetto al Valore iniziale, ma inferiore al 60%. L’investimento si chiude in una “terra di mezzo” fra le due barriere. Non sarà pagata l’ultima cedola e nemmeno i premi eventualmente accantonati per l’effetto memoria. Ma la protezione sul capitale funziona ancora eil  certificate verrà rimborsato con il 100% del valore nominale (100 euro). 
  • Anche solo uno dei sottostanti accusa una perdita superiore al 60% rispetto al Valore iniziale. E’ l’ipotesi peggiore, quella in cui l’investimento si chiude con una perdita per il sottoscrittore del prodotto. Ovviamente non sarà pagata l’ultima cedola e nemmeno i premi eventualmente accantonati per l’effetto memoria. Il certificate verrà rimborsato in proporzione alla performance del peggiore dei sottostanti: se avrà subito una perdita del 70% dal Valore iniziale, il rimborso sarà pari al 30% del valore nominale, cioè a 30 euro. Con una perdita dell’80%, il rimborso sarà di 20 euro (20% del valore nominale). 

Sottostanti sotto la lente 

  
American Airlines 
Il 31 maggio American Airlines ha alzato le previsioni sugli utili per il secondo trimestre (quello attualmente in corso) grazie alla forte domanda di viaggi e al calo dei prezzi del carburante. 
Secondo le ultime indicazioni della società, gli utili rettificati per azione saranno compresi tra 1,45 e 1,65 dollari, rispetto alla precedente previsione di 1,20-1,40 dollari per azione. Le azioni American hanno guadagnato il 22% dall’inizio dell’anno. 
Fra i broker più entusiasti della compagnia c’è JP Morgan (NYSE:JPM) che in un recente report afferma che le azioni di American Airlines potrebbero più che raddoppiare entro la fine dell'anno grazie all'aumento della domanda di viaggi internazionali e grazie al fatto che le grandi compagnie aeree tradizionali stanno avendo maggiore successo rispetto ai vettori low-cost. 
American Airlines è la più grande compagnia aerea al mondo. Il consensus degli analisti stima che i ricavi di quest’anno saliranno a 52,6 miliardi di dollari dai 48,9 miliardi del 2022 (+7,5%). L’anno dovrebbe chiudersi con un utile di 1,6 miliardi dopo il risultato in pareggio del 2022. Oggi la società capitalizza 9,3 miliardi di dollari, vale a dire 6,6 volte gli utili previsti per il 2023 e 4,8 volte gli utili stimati nel 2024 (2,19 miliardi). Secondo JP Morgan, con questi multipli l’azione American Airlines “è troppo interessante per essere ignorata, soprattutto in un momento di significativa crescita della domanda internazionale”. 

Lufthansa 
Dall’inizio dell’anno l’azione Lufthansa è salita del 16% e in 12 mesi ha guadagnato il 57%. Alla quotazione di oggi la società capitalizza 10,9 miliardi di euro, che corrisponde a 7,6 volte l’utile previsto per il 2023.  
In una recente intervista a Bloomberg, il Cfo (Chief financial officer) di Lufthansa, Remco Steenbergen, ha affermato che la compagnia ha sufficiente forza finanziaria per proseguire la sua strategia di espansione con altre acquisizioni anche dopo l’acquisto di Ita. Nell’intervista Steenbergen mette le mani avanti sottolineando che ci vorrà un po’ di tempo per portare Ita all’utile e intanto il gruppo tedesco continuerà a giocare da protagonista sullo scacchiere europeo dove ci sono ancora compagnie regionali che potrebbero essere oggetto di acquisizione.  
Oggi, contando su un totale di 11 compagnie aeree, il gruppo Lufthansa ha il quarto fatturato al mondo dopo i tre principali competitor americani, con ricavi previsti per il 2023 di 37,3 miliardi di euro (+14% sull’anno precedente) e un margine operativo che dovrebbe salire al 6,7% dal 4,6% del 2022. Il consensus degli analisti si aspetta nel 2023 il raddoppio dell’utile a 1,4 miliardi di euro. 
L’indebitamento netto a fine 2023 dovrebbe scendere a 5,6 miliardi di euro per ridursi nel 2024 a 4,2 miliardi. 
  
EasyJet 
L’inglese  EasyJet ha annunciato a fine aprile di avere alzato la sua previsione di utile per l’intero esercizio 2023 (il bilancio chiuderà il 30 settembre), che dovrebbe mostrare profitti lordi (prima delle imposte) superiori ai 260 milioni di sterline, cifra indicata oggi dalla media delle stime degli analisti. Da notare che l’anno era iniziato con il management che puntava a un utile lordo di 126 milioni di sterline. 
A fare saltare all’insù tutte le previsioni è stata la fortissima domanda di voli durante le vacanze di Pasqua e l’altrettanto fortissima richiesta di prenotazioni per questa estate. La società ha annunciato oggi che i ricavi per sedile nel periodo aprile-giugno saliranno del 20% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Durante il periodo di Pasqua EasyJet ha realizzato circa 1.600 voli al giorno, tutti con aerei quasi pieni, e ora prevede che questa estate arriverà a realizzare 1.900 voli al giorno, cioè di tornare ai livelli di attività di prima della pandemia. 

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