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Il titolo che ha limitato i danni nell’ultima dolorosa seduta.

Pubblicato 27.06.2016, 08:40
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Venerdì abbiamo assistito al crollo di Piazza Affari (FTSE MIB -12.48%) a causa dell’esito del Referendum, con flessioni superiori a quelle seguite all’11 settembre ed al crack di Lehman Brothers.

A Milano sono sprofondati i titoli del comparto bancario, già duramente colpiti nelle precedenti sedute. Alcuni di essi hanno fatto registrare cali a doppia cifra e nuovi minimi storici. Banca Popolare dell Emilia Romagna (MI:EMII) e Banca Popolare di Milano Scarl (MI:PMII) hanno lasciato sul terreno oltre il 24%. Martoriate dalle vendite anche Unicredit (MI:CRDI), Banco Popolare (MI:BAPO) e Intesa Sanpaolo (MI:ISP).

A Piazza Affari soltanto 16 azioni hanno archiviato la seduta in territorio positivo, anche se la maggior parte di questi sono titoli volatili e con scambi ridotti. Sul resto del listino, c’è qualche titolo che ha limitato nonostante si trovino nei pressi dei massimi storici, uno di questi è Industria Macchine Automatiche (MI:IMAI) (-2.40%), che almeno per il momento, è sempre riuscita a contenere le perdite nei “momenti difficili” e facendo registrare buone performance. Il titolo, non conosciuto da tutto il Mercato, in 6 mesi ha guadagnato il 10%, il 197% in 3 anni, il 240% in 5 e dal 2000 ad oggi il 521%. I buoni risultati trimestrali, le strategie e le previsioni sui prossimi esercizi, continuano a far brillare IMA. (società, leader mondiale nelle macchine automatiche per processing & packaging).

Il gruppo archivia il primo trimestre con buoni risultati in tutte le aree di business.

L’andamento del Gruppo al 31 marzo è stato particolarmente positivo, con un significativo incremento sia dei ricavi sia della redditività.

Dopo aver archiviato un ottimo 2015, Ima sta consolidando i recenti investimenti e rafforzando il posizionamento competitivo in tutte le aree geografiche. Per il 2016 il Gruppo stima una crescita dei ricavi e dei profitti, grazie all’elevata consistenza del portafoglio ordini al 31 marzo e al buon andamento degli ordinativi ad aprile che riflettono il sostenuto trend dei core business del Gruppo e confermano l’impegno verso una crescita sostenibile nel lungo termine grazie alla capacità di innovazione.

L’acquisizione del Business Medtech di Komax Group contribuirà per 9 mesi all’esercizio 2016 con circa 60 milioni di euro di ricavi e circa 3,5 milioni di euro in termini di EBITDA, rafforzando l’offerta nel settore dei macchinari per assembling nel settore medicale.

Per l’esercizio 2016, se le condizioni attuali troveranno conferma nei prossimi mesi, il Gruppo IMA stima ricavi a circa 1,27 miliardi di euro e un margine operativo lordo (EBITDA) a circa 178 milioni di euro. In seguito al recente acquisto del residuo 20% del business Dairy&Food, avvenuto lo scorso 28 aprile e che ha comportato un esborso pari a 4 milioni di euro, il Gruppo ha realizzato un provento finanziario di circa 19 milioni di euro.

Tale provento, legato al minor prezzo pagato rispetto al valore del debito iscritto a bilancio, andrà corrispondentemente ad incrementare il risultato netto atteso per l’esercizio in corso. Il 7 giugno scorso Banca Akros ha alzato il target price di IMA da 55,70 a 57,80 euro, confermato il rating accumulate.

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