Dagli energetici, ai metalli, all’agricoltura, la Cina sta accendendo i mercati globali delle materie prime. La domanda da parte dell’economia in testa alla lotta al coronavirus sta schizzando. E in cima alla lista dei guadagni delle materie prime commestibili troviamo niente di meno che il maiale, o i future della carne suina.
Future carne suina a 15 minuti
Dopo aver chiuso il 2020 quasi in territorio negativo per via della domanda oscillante, i future della carne suina registrano un balzo del 20% quest’anno. E tutti guardano alla Cina che, secondo gli ultimi dati del Dipartimento per l’Agricoltura USA, sta acquistando più di un quarto di tutte le esportazioni americane di maiale.
Uno dei motivi della febbrile domanda cinese di carne suina USA è la peste suina africana, ripresentatasi ad Hong Kong la scorsa settimana, con sei maiali trovati infetti inizialmente in una fattoria il 4 febbraio ed altri due nello stesso posto un paio di giorni dopo. La politica di Hong Kong prevede l’abbattimento di tutti i maiali trovati infetti nella stessa fattoria.
Da quando la peste suina li ha colpiti per la prima volta, nell’agosto 2018, si stima che l’infezione abbia eliminato il 60% dei maiali del principale consumatore nonché produttore di carne suina al mondo, che solitamente soddisfaceva il 30% del fabbisogno mondiale.
La peste suina colpisce Hong Kong, aumentando la domanda di carne suina USA
Prima dei casi ad Hong Kong, due nuove varianti di peste suina africana avevano colpito oltre 1.000 scrofe in numerose fattorie nella Cina continentale. Questo ha posto ulteriore pressione sulla nazione numero 1 della carne suina, costringendo altri importanti produttori di carne di maiale, Stati Uniti, Brasile e Russia, ad aumentare le forniture verso la Cina.
Qualcuno, come l’analista veterano delle materie prime, Jim Wyckoff, pensa comunque che la Cina sarà in grado di superare le nuove epidemie che hanno colpito i suoi maiali più velocemente rispetto al passato, riuscendo a soddisfare la produzione domestica.
Nell’anno trascorso dallo scoppio mondiale dell’epidemia di COVID-19, la Cina ha ottenuto quello che molti non hanno voluto o potuto, usando la coercizione e la persuasione per mobilitare il suo enorme apparato del Partito Comunista e arrivare fin nel settore privato e in tutta la popolazione per combattere - e vincere - la “battaglia della gente” contro la pandemia.
E Pechino ora sta raccogliendo i frutti a lungo termine che pochi al mondo si aspettavano quando il virus è comparso per la prima volta nella città cinese di Wuhan nel dicembre 2019.
In salita anche le vendite di carne suina verso altre nazioni
Anche se la domanda cinese di carne suina USA dovesse indebolirsi, Wyckoff crede che l’aumento delle vendite americane ad altre nazioni dal quarto trimestre del 2020 manterrà ben supportati i future della carne suina sul Chicago Board of Trade.
L’USDA ieri ha riportato vendite nette di carne suina USA pari a 36.900 tonnellate metriche per il 2021, con la Cina responsabile di 9.700 tonnellate metriche, o il 26%.
Aggiunge Wyckoff:
“La corsa rialzista dei future della carne suina è stata alimentata in parte dalla forte domanda di esportazione, tra le notizie di una malattia dei maiali cinesi che hanno placato i timori di un rallentamento della domanda cinese di importazioni di carne di maiale USA”.
“La ripresa dei movimenti dei prodotti suini all’ingrosso USA questa settimana, dopo una serie di giorni deboli, ha inoltre incoraggiato i tori del mercato della carne suina”.
Il contratto spot dei future della carne suina sul CBOT, intanto, si è attestato a 84,50 centesimi la libbra ieri, con un balzo del 20% dal livello a cui aveva chiuso lo scorso anno, a 70,28 dollari. All’inizio della settimana, ha registrato un massimo di 19 mesi di 84,49 centesimi.
Nessun’altra materia prima commestibile è schizzata del 20% quest’anno. Il principale rivale è il granturco, salito però solo del 12,5%.
Fondamentali a parte, anche l’azione tecnica al momento supporta i future della carne suina.
Investing.com consiglia “Buy” per il contratto di aprile, o spot, della carne suina CBOT, con una resistenza di Fibonacci di tre livelli prima a 84,41, poi a 84,75, ed infine a 85,29 dollari.
Se il contratto dovesse indebolirsi, allora si dovrebbe formare un supporto di Fibonacci di tre livelli, prima a 83,33, poi a 83,99, ed infine a 82,245.
Ad ogni modo, il punto di pivot tra i due è pari a 83,87.
Come per tutte le proiezioni tecniche, vi invitiamo a seguire le stime ma mitigandole con i fondamentali (e con moderazione), quando possibile.
Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. In quanto analista di Investing.com, presenta opinioni differenti e variabili di mercato.
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