In attesa dell'annuncio di politica monetaria della BCE

Pubblicato 02.06.2016, 13:04
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Draghi dovrebbe aspettare la decisione sulla “Brexit”

Le aspettative sulla riunione di politica monetaria di oggi sono relativamente basse con una previsione di nessun annuncio di nuove politiche monetarie. Con il referendum del Regno Unito sulla permanenza nella UE e il nuovo programma di finanziamento a lungo termine delle banche dell'Eurozona dietro l'angolo è poco probabile che Draghi rischi di fare ribaltare la barca.

Inoltre, gli outlook sull'inflazione nella UE, supportati da un Euro più debole, sono migliorati facendo scemare le pressioni immediate a favore di un ulteriore stimolo monetario.

Abbiamo anticipato che Draghi dichiarerà di nuovo che i tassi di interesse potranno essere ulteriormente abbassati (incluso il tasso sui depositi presso la BCE) e che è possibile un ulteriore micro-aggiustamento dei servizi di prestito.

Questi commenti dovrebbero tener vivo lo spettro di un ulteriore stimolo di espansione monetaria e tenere a freno l'Euro.

La nostra previsione è in contrasto con speculazioni che vedono la BCE possedere un incentivo per segnalare una pausa nelle operazioni di abbassamento dei tassi. Vi è una crescente convinzione che le aspettative di ribasso sui tassi abbiano frenato le banche nell'attingere ai fondi TLTRO (con il nuovo ciclo di prestiti a 4 anni che inizia il 24 di giugno) dato che potrebbe verificarsi un ulteriore taglio dei tassi.

A causa dei dati economici della UE e l'attuale scetticismo sull'attuale strategia monetaria della BCE sospettiamo che le banche a rischio abbiano un appetito moderato per prendere denaro a prestito prima che l'era di prestiti a basso prezzo finisca.

Curiosamente, oggi il membro della Banca del Giappone Takehiro Sato ha dichiarato in termini schietti che i tassi negativi combinati al Quantitative Easing sono inefficaci.

Inoltre, gli sforzi passati di Draghi nell'abbassare le aspettative di un taglio dei tassi hanno spinto i tassi UE e l'Euro verso l'alto.

Un risultato che sicuramente non vuole ottenere ora. I mercati saranno interessati a vagliare i principali indicatori macroeconomici rivisti, specialmente quelli relativi all'inflazione. Tuttavia, la parte più interessante della conferenza stampa per noi sarà quando i media interrogheranno Draghi con domande ipotetiche sulla Brexit. Chiaramente Draghi non abboccherà e non si sbottonerà sull'argomento ma speriamo sempre che faccia trapelare qualcosa.

La media mobile a 200 giorni della coppia EUR/USD a 1,1096 fornisce un supporto e opportunità di acquisto con una resistenza di breve termine situata a 1,1243.

Non ci si aspetta nessun accordo a Vienna

Vi è stato un gran parlare della stampa prima della riunione OPEC di Vienna con i diversi membri che hanno provato a mettere in primo piano le loro motivazioni.

Tuttavia, ci si aspetta che le divergenze tra l'Arabia Saudita e l'Iran facciano di nuovo deragliare qualsiasi progresso su una possibile restrizione della produzione.

I commenti che arrivano dal ministro del petrolio iraniano indicano che è poco probabile che venga posto un limite alla produzione di greggio. La mancanza di un qualsiasi target di produzione suggerisce che questa riunione sarà probabilmente un fallimento.

I prezzi delle materie prime principali si sono decuplicati con i prezzi del greggio che puntano verso l'alto mentre il resto del complesso è sceso seccamente verso il basso. I contratti a termine mensile per il ferro sono a 346,0 situandosi attorno ai minimi trimestrali, cosa che spinge molti operatori ad aspettarsi un trascinamento nell'attuale livello del greggio.

E nonostante i deboli dati economici cinesi e il rallentamento globale nei dati degli indici PMI manifatturieri non siamo ancora pronti a dichiarare un cambio di direzione nel prezzo del petrolio. Innanzitutto, non crediamo in un aumento dei tassi della Fed durante l'estate, cosa che eroderebbe la domanda, e inoltre lentamente le forniture di greggio stanno lentamente lasciando le linee di produzione e dovrebbero essere lente nel ricaricare l'offerta globale. Infine, è iniziata la stagione di guida estiva negli USA, con previsioni di bel tempo in tutta la nazione, suggerendo che dovrebbe continuare una diminuzione delle scorte di greggio. Il WTI a 50$ rimane un ostacolo significativo per i tori del greggio.

Attenzione all'ADP

Nella sessione USA, i trader terranno d'occhio il dato ADP sulla variazione dell'occupazione. Ci si aspetta che l'ADP salga a 173.000 unità rispetto alle 156.000 del mese di aprile. Questo dato aiuterà a fare previsioni sull'importante indicatore dei Libri Paga Non-Agricoli NFP che sarà l'ultimo indicatore importante pubblicato prima della dichiarazione del 6 giugno del Presidente della Fed Yellen.

Questa dichiarazione dovrebbe fornire indicazioni sul programma temporale di aumento dei tassi della Fed. Tuttavia, in passato l'ADP ha fatto riportare delle previsioni sbagliate in maniera spettacolare e rimaniamo cauti rispetto a aspettative esagerate basate sui dati ADP. Ci aspettiamo un'ulteriore decelerazione dei mercati del lavoro con il permanere di deboli condizioni esterne. I dati che stanno arrivando sul settore manifatturiero USA, assieme ad altri indicatori globali, continuano a segnalare un indebolimento della domanda, un fatto che non sfuggirà ai membri della FOMC e che è alla base della nostra previsione di nessun aumento dei tassi a giugno. Rimaniamo ribassisti sull'USD e vediamo nei rialzi un'opportunità per ricaricare operazioni di short (negli scambi a breve termine).

EURUSD

La coppia EUR/USD sta crescendo. La resistenza oraria è situata a 1,1243 (massimo 23/05/2016) e 1,1349 (massimo 17/05/2016). Il supporto orario è individuato a 1,1058 (minimo 16/03/2016). La struttura tecnica suggerisce un ulteriore movimento verso il basso. Nel lungo termine, la struttura tecnica favorisce un tendenza di lungo termine molto ribassista dato che la resistenza di 1,1714 (massimo 24/08/2015) continua a tenere. La coppia viene scambiata all'interno della sua banda di oscillazione dall'inizio del 2015. Un forte supporto è dato a 1,0458 (minimo 16/03/2015). Tuttavia l'attuale struttura tecnica dal dicembre scorso implica un graduale incremento.

GBPUSD

La coppia GBP/USD si è ora fermata al di sopra di 1,4400 nonostante la coppia abbia rotto un forte supporto a 1,4404 (minimo 15/05/2016). La resistenza oraria è data a 1,4508 (massimo 01/06/2016) mentre vi è una forte resistenza situata a 1,4770 (massimo 03/05/2016). Ci si aspetta un rinnovato slancio rialzista verso la resistenza di 1,4770 se il supporto 1,4300 non viene intaccato. Lo schema tecnico è negativo e favorisce un ulteriore declino verso il supporto chiave di 1,3503 (minimo 23/01/2009), dato che i termini sulle operazioni a lungo rimangono al di sotto della resistenza di 1,5340/64 (minimo 04/11/2015 e vedere anche la media mobile a 200 giorni). Tuttavia le generali condizioni di sovra-venduto e la recente ripresa dell'interesse di acquisto hanno spianato la strada per un rimbalzo.

USDJPY

Le pressioni di vendita sulla coppia USD/JPY sono ritornate. Il supporto orario può essere individuato a 108,72 (minimo 18/05/2016) e la resistenza oraria è data a 111,45 (30/05/2016). Tuttavia, lo slancio di breve termine è orientato verso il basso e la struttura tecnica suggerisce un movimento ribassista più forte. Favoriamo una tendenza ribassista di lungo termine. Il supporto a 105,23 (minimo 15/10/2014) è sul target. Un aumento graduale verso l'importante resistenza di 135,15 (massimo 01/02/2002) sembra ora poco probabile. Un altro supporto chiave può essere individuato a 105,23 (minimo 15/10/2014).

USDCHF

La coppia USD/CHF viene scambiata leggermente al ribasso. La resistenza situata in parità sembra essere lontana. Il supporto orario a 0,9872 (minimo 26/05/2016) è stato rotto. Vi è da aspettarsi un movimento ribassista continuo. Nel lungo termine la coppia viene ancora scambiata all'interno della banda di oscillazione dal 2011 nonostante vi sia stato qualche sobbalzo quando la Banca Centrale Svizzera ha liberato il CHF dal suo peg con l'Euro. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). La struttura tecnica favorisce una propensione rialzista di lungo termine a partire dal dicembre scorso.

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