Market Brief
Mercati forex tranquilli durante la seduta asiatica, perché la chiusura per la festività del Ringraziamento negli USA genera un rallentamento delle negoziazioni. Gli indici azionari regionali asiatici hanno mostrato un andamento contrastante, con il Nikkei in calo dell’1,1%, il Composite di Shanghai a +0,4% (riverbero del taglio del tasso della PBoC) e il Kospi a +0,2% (i future sull’S&P e sull’Eurostoxx sono in lieve rialzo). Sui mercati valutari l’EUR/USD è rimasto all’interno di fasce per gran parte della seduta, per poi scivolare bruscamente a 1,2491 sull’onda dei dati sull’inflazione spagnola. L’USD/JPY è sceso a 117,24, perché la debolezza dei dati USA ha eroso la dominanza dell’USD (trend riflessosi anche sul forex dei mercati emergenti). L’AUD/USD ha compiuto un rally fino a 0,8614 sull’onda dei dati sulle spese di capitale (CAPEX) migliori del previsto. L’EUR/CHF si è mosso intorno a 1,2020.
In Australia, nel terzo trimestre le spese di capitale privato sono salite inaspettatamente dello 0,2%, rispetto al -1,9% previsto. Questo dato ha fatto salire il tasso di crescita rivisto, riferito al secondo trimestre, all’1,6% rispetto all’1,1% precedente. Inoltre, c’è stato un calo dell’1,9% per edifici e strutture, ma un rialzo del 4,4% per le voci attrezzature, impianti e macchinari. Il dato australiano HIA sulle vendite di nuove abitazioni è balzato del 3,0% m/m a ottobre, raggiungendo i massimi da quattro mesi. In Cina, i proventi industriali di ottobre sono scesi del 2,1%, dopo il rialzo dello 0,4% del mese scorso. Si tratta del calo più marcato dall’estate del 2012. In Nuova Zelanda, i dati hanno mostrato che il deficit commerciale è sceso a 908 mln di NZD, meno dei 642 mln di NZD previsti. Le esportazioni sono aumentate, attestandosi a 4,03 mld di NZD, ma anche le importazioni sono cresciute, a 4,98 mld di NZD rispetto ai 4,60 mld previsti.
Vista la chiusura per festività in America, nel complesso abbiamo un calendario non troppo denso. Gli operatori monitoreranno i dati sulla fiducia e sulla massa monetaria M3 riferiti all’Eurozona, il dato flash riferito all’indice armonizzato sui prezzi al consumo (HICP) in Germania, oltre agli interventi di Constancio (4:00 EST), Draghi (6:30 EST), e Weidmann (a Francoforte, alle 7:15 EST) della BCE. Sospettiamo che le argomentazioni a favore di un vero e proprio QE della BCE non siano ancora del tutto consolidate, quindi la riunione della prossima settimana della BCE potrebbe fornire un passaggio importante in quella direzione, il che dovrebbe tradursi in un’ulteriore debolezza dell’EUR nel prossimo futuro. Ieri i dati USA sono stati più deboli del previsto: beni durevoli, richieste iniziali di disoccupazione e PMI di Chicago hanno deluso le previsioni del mercato. Ciò nonostante, gli algoritmi di negoziazione sul forex sono per lo più a favore di lunghi sull’USD, quindi il momentum favorisce un’ulteriore forza dell’USD. Sospettiamo che un eventuale calo correttivo dell’USD SARà limitato.
Idea di Trading di Swissquote SQORE:
Modello di trend per le valute del G10: Acquistare USD/JPY a 117,40
Peter Rosenstreich, Chief FX Analyst,
Swissquote Europe Ltd