Il franco svizzero scambia ancora sotto 1,10 contro la moneta unica, nonostante le pressioni rialziste di breve termine sulla coppia, crediamo che attualmente vi siano due fattori che spingono l’euro contro la divisa elvetica.
Le elezioni presidenziali in Francia e l’inizio dei negoziati sulla “Brexit” hanno rimosso – o per lo meno attenuato – le incertezze politiche e geopolitiche, quindi i mercati si stanno spostando con decisione verso la propensione al rischio e questo è il motivo per cui la coppia EUR/CHF sta salendo.
Anche i commenti di Mario Draghi hanno spinto al rialzo l’euro, dal momento che ha affermato che la ripresa dell’Eurozona sta procedendo e che essa deve essere accompagnata dalla politica monetaria della BCE. I mercati hanno interpretato queste dichiarazioni della BCE come segnali da falco.
I fondamentali svizzeri rimangono buoni, anche se l’inflazione evidentemente non si sta riprendendo.
Ci preoccupano però le riserve in valuta straniera, che continuano ad aumentare in modo impressionante.
La BNS continua a difendere il franco svizzero.
A proposito, ora la banca centrale svizzera è l’ottavo investitore più importante al mondo, con 80 miliardi di dollari investiti nel mercato USA.
La quotazione del CHF non dipende dai dati dell’economia svizzera. I mercati non hanno praticamente reagito alla pubblicazione del dato sulla crescita delle vendite al dettaglio, negativo per il secondo mese di file. La stabilità politica della Svizzera è ciò che attrae gli investitori e crediamo che la coppia EUR/CHF eseguirà un movimento rialzista di breve termine verso 1,1000.