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In USA e Giappone l'economia cresce, un Europa è ferma

Pubblicato 04.12.2024, 11:13

Inizierò a preoccuparmi della reputazione dell’America nel mondo quando le persone da ogni angolo della terra smetteranno di voler venire qui (P. Johnson).


PMI servizi dell’Europa di novembre (stima 49.2 punti contro 51.6 di ottobre) e composito (stima 48.1 punti contro 50 di ottobre) in uscita oggi alle 11:00. Dopo il peggioramento della manifattura che abbiamo visto ieri, anche il settore dei servizi, che aveva sostenuto la crescita del PIL, è atteso scivolare sotto la soglia di 50 punti che indica recessione. Se i dati fossero confermati, darebbero un’ulteriore spinta alla BCE per ridurre i tassi di 50 bps nel prossimo meeting del 12 dicembre.

Occupati USA ADP di novembre attesi alle 14:15 (stima 166k contro 233k di ottobre) mentre alle 15:45 sono attesi una serie di PMI USA di novembre: Servizi (stima 57 punti contro 55 di ottobre) e Composito (stima 55.3 punti contro 54.1 di ottobre). A differenza dell’Europa, i servizi continuano a crescere e rimangono in territorio positivo. Alle 16:00 è atteso l’ISM non manifatturiero di novembre (stima 55.5 punti contro 56 di ottobre).

Le aspettative di solidi utili aziendali hanno guidato i mercati azionari statunitensi e quelli giapponesi nel 2024, confermando che gli utili effettivamente guidano i trend, sia in positivo che in negativo. La forza degli utili potrebbe essere ancora più importante per gli investitori nel 2025, alla luce dei livelli raggiunti dagli indici. Al contrario, la crescita degli utili europei nel 2024 è stata debole e probabilmente rimarrà debole anche nel 2025 a causa dell'attività economica stagnante.

Gli Stati Uniti hanno registrato una crescita degli utili del 9% negli ultimi 12 mesi rispetto a solo l'1% del resto del mondo (Giappone a parte), come mostrano i dati LSEG Datastream. Le azioni statunitensi sono salite alle stelle grazie al tema dell'intelligenza artificiale e alla crescita economica resiliente. Gli utili delle "magnifiche sette", per lo più società tecnologiche, sono aumentati del 45% nell'ultimo anno.

Le società giapponesi hanno invece ottenuto una crescita degli utili del 14% in yen, grazie anche a diverse riforme aziendali favorevoli agli azionisti, oltre al ritorno di una lieve inflazione che ha contribuito a guidare il potere di determinazione dei prezzi delle aziende.

Secondo il consensus degli analisti, gli Stati Uniti continueranno a guidare la crescita mondiale degli utili, anche se si vede un miglioramento a livello globale. Pensiamo che quest’ultima performance dimostri il perché questo non è un tipico ciclo economico e perché temi come l'intelligenza artificiale e le visualizzazioni granulari contano di più.

La domanda da un milione di dollari è se gli utili riusciranno a soddisfare le elevate aspettative di consenso nel 2025. Anche se le previsioni dovessero scendere nel corso dell'anno come di solito tendono a fare, ci aspettiamo una crescita degli utili allargata rispetto al 2024, anche perché le regioni al di fuori degli Stati Uniti migliorano da una base bassa.

Negli Stati Uniti, il consensus prevede che i magnifici sette guideranno ancora gli utili grazie al grande cambiamento strutturale atteso dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, il loro vantaggio dovrebbe ridursi poiché l'allentamento dell'inflazione, la resilienza della spesa dei consumatori e la prospettiva di una regolamentazione più flessibile, alimentano settori al di là della tecnologia. Con l'avanzare dell'implementazione dell'intelligenza artificiale, si creano opportunità di investimento e potenziale di crescita degli utili nelle società di servizi di pubblica utilità, industriali, energetiche e immobiliari che forniscono numerosi input chiave all'intelligenza artificiale.

Per questi motivi è probabile che gli investitori mantengano un sovrappeso sulle azioni statunitensi. Non ultimo, riteniamo che il sentiment di rischio possa persistere grazie alla prospettiva di tagli alle imposte sulle società e alla deregolamentazione.

Ma veniamo al Giappone, l’altro punto luminoso, dove la crescita degli utili ha persino superato quella degli Stati Uniti nell'ultimo anno. Un quadro macroeconomico più roseo dovuto al ritorno dell'inflazione e le riforme aziendali favorevoli agli azionisti, continuano ad essere motivi di ottimismo. La ripresa dell'inflazione di fondo di novembre non sembra così preoccupante, dato che il Giappone sta comunque assistendo ad un ritorno di inflazione moderata.

Pensiamo che una solida prospettiva interna possa continuare a guidare gli utili, anche se la ripresa dello yen dai minimi può essere un freno. Non escludiamo comunque che la ripresa interna del Giappone possa anche attenuare il colpo di possibili minacce come il crescente protezionismo statunitense. Per questi motivi riteniamo che gli investitori possano rimanere sovrappesati sulle azioni giapponesi.

In Europa invece, dove le prospettive economiche sono più difficili, siamo convinti che sia fondamentale per gli investitori essere granulari. L'Europa è ancora in difficoltà, con il 3Q24 che segna solo il secondo trimestre consecutivo di crescita degli utili. Utili, che per circa la metà dei settori europei sono ancora in calo, come mostrano i dati di LSEG Datastream.

Tuttavia, teniamo d'occhio opportunità selettive come la finanza, il settore con le migliori performance attese grazie ai tassi di interesse comunque ancora elevati, anche se in calo. Calo che dovrebbe privilegiare le utility, uno dei pochi settori beneficiari dell'intelligenza artificiale non statunitense.




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