Investing.com - Il contratto Future FTSE MIB con scadenza a giugno 2018 alle ore 21:30 di oggi quota 22015 punti, in perdita del -0.41%, rispetto alla seduta precedente; la seduta odierna è stata caratterizzata da un tiepido movimento ribassista.
In chiusura, si collocano in terreno positivo 14 titoli su 40, con un range di variazione che va dal migliore (Italgas), che guadagna il +2.79%, al peggiore (FCA (MI:FCHA)), che cede il -3.63%.
Riflessioni condivise:
Dopo i fuochi d’artificio di venerdì scorso, ecco subentrare, oggi, una fase di calma caratterizzata da una contenuta tendenza ribassista. La parte “tonica”, quella in cui si sono visti scambi vivaci, della seduta odierna, è stata, senza ombra di dubbio, quella iniziale. La successiva parte si è un po' “trascinata” fra scambi contenuti, anche se discretamente direzionali al ribasso. L’impressione è stata che, dopo una prima fase in cui gli operatori si sono mantenuti attivi, la seduta si sia quasi “spenta”. L’indice FTSE è stato l’unico, fra i principali europei, a chiudere in terreno negativo, mentre gli altri hanno chiuso tutti in terreno positivo; su tutti si è distinto il listino di Madrid, con una performance positiva, superiore al punto percentuale. L’attenzione degli operatori sembra essersi ora concentrata sugli aspetti riguardanti i dazi imposti dagli Stati Uniti su alcune merci importate e le contromisure in via di varo da parte delle controparti commerciali (Cina , Europa e Canada), colpite dalle misure americane. Il presidente Trump lamenta un comportamento commerciale sfavorevole verso il suo Paese da parte di quei partner e intende, con l’adozione dei dazi, riequilibrare la situazione di sbilanciamento negli scambi. Va detto che, in realtà, i dati delle varie bilance commerciali, vedono gli Stati Uniti piuttosto sfavoriti con saldi nettamente a favore delle diverse controparti. Tuttavia, le misure, si lamentano i vari Paesi colpiti dai dazi, sono state adottate unilateralmente e senza intavolare alcuna trattativa preventiva, mentre una negoziazione sarebbe stata certamente auspicabile. L’interventismo Trumpiano, del resto, è noto. Ora il rischio è che le contromisure annunciate portino la situazione verso una vera e propria guerra commerciale, combattuta principalmente con l’utilizzo di dazi e contro-dazi, che lavorerebbero a detrimento dei normali scambi commerciali provocandone una improvvisa diminuzione, a scapito di tutte le parti in causa. In particolare, la situazione è delicata sul fronte Cinese, il gigante asiatico, infatti detiene una grossa parte del debito pubblico Americano e potrebbe anche decidere di utilizzare quegli asset come strumento di “ricatto” verso gli Stati Uniti, immettendoli massicciamente sul mercato. Insomma, la situazione generale, se non mantenuta sotto controllo, potrebbe degenerare, assumendo risvolti imprevedibili. Anche l’Europa ha fatto sentire la sua voce e minacciato di adottare proporzionali contromisure, sentendosi rispondere dal presidente americano con la contro-minaccia di imporre un dazio del 20%/25% sull’importazione di auto tedesche negli USA. Il presidente Trump ha quindi adottato una impostazione assai risoluta ed aggressiva che preoccupa non poco i mercati, i quali reagiscono assumendo una impostazione di risk-off. I listini più deboli, fra i quali l’Italia, risentono particolarmente di questa situazione. Da un punto di vista tecnico, il setup attuale vede la quotazione del contratto future FTSE MIB, attualmente stazionare su un primo supporto di brevissimo, sul livello di 22000 punti circa, ceduto il quale i corsi potrebbero facilmente scivolare verso 21800 punti prima e 21450 punti in estensione down. Viceversa, una reazione rialzista che si generasse dall’attuale livello, vedrebbe aprirsi la strada verso il raggiungimento dei 22200 e 22550 punti, in estensione up. Gli sviluppi rimangono piuttosto incerti ed è indispensabile ricordare che la figura tecnica di medio periodo appare favorevole ad una correzione ribassista, mentre quella di medio-lungo periodo resta favorevole ad una ripresa del rally. I riferimenti numerici interessanti per una vendita rimangono quelli compresi fra i 22600 e 23370 punti (sia Future che Indice). Il valore “spartiacque di brevissimo è rappresentato, invece, dai 22000 punti, valore sul quale ci troviamo ora. Buonasera.
Francesco Lamanna.
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Posizioni & operazioni del 2018: nessuna
Rimane aperta una posizione corta da 18135 punti del 2017.
Operazioni di trading di lungo periodo aperte oggi: nessuna
Operazioni di trading di lungo periodo chiuse oggi: nessuna
Ordini pendenti in attesa d’esecuzione: Ordine di vendita a livello molto superiore all’attuale (medio medio-lungo periodo a 28760-35545 punti).
Gli indici migliori del FTSE MIB, alle 17.50 di oggi sono risultati:
FTSE Italia Chimica (+1.88%)
FTSE Italia Salute (+1.53%)
FTSE Italia Servizi di Pubblica Utilità (+1.24%)
Gli indici peggiori invece sono:
FTSE Italia Materie Prime (-2.07%)
FTSE Italia Automobili e Componentistica (-1.94%)
FTSE Italia Chimica e Materie Prime (-1.75%)
Oggi i volumi di scambio sono risultati in diminuzione, rispetto alla media delle ultime sedute, con 811.752.532 azioni, per un controvalore d 2.743.634.377 euro.
I titoli oggi più scambiati in capitale sono stati:
Intesa (MI:ISP) :
Volume di scambio 145M di titoli, per un controvalore d 377M di euro
Unicredit (MI:CRDI) :
Volume di scambio d 23.5M di titoli, per un controvalore d 342M di euro
Fiat Chrysler Automobiles NV (MI:FCHA) :
Volume di scambio di 18.8M di titoli, per un controvalore di 335M di euro
I titoli migliori dell'indice milanese sono in chiusura:
Italgas SpA (MI:IG) quotato 4.638 (+2.79%)
A2A (MI:A2) quotato 1.4785 (+2.42%)
Campari (MI:CPRI) quotato 6.470 (+1.49%)
Fra i peggiori troviamo oggi:
FCA quotato 17.850 (-3.63%)
UBI (MI:UBI) quotato 3.305 (-3.16%)
BPER (MI:EMII) banca quotato 4.296 (-2.94%)
I rendimenti dei BTP italiani sono stati oggi del +2.66% sulla scadenza a 10 anni, del +1.76% su quella a 5 anni e del +0.98% su quella a 2 anni.
Sono positive, oggi, le performance delle maggiori piazze europee, con gli Indici di: Amsterdam AEX che sale del +0.45%, Parigi CAC 40 che chiude in miglioramento del +0.14%, Francoforte DAX, che aumenta del +0.37%, Londra FTSE 100 che guadagna il +0.51%, Madrid IBEX che avanza del +1.22% e Zurigo SMI positiva del +0.18%.
Su base giornaliera, oggi il cross EUR/USD, ha assunto un andamento rialzista (+0.31%), al momento della scrittura, il cambio ha raggiunto un massimo a 1.1745 ed un minimo a 1.1655; la coppia scambia ora a 1.1697.