Rassegna giornaliera sul mercato forex, 09.03.20
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
Oggi si è scatenato il pandemonio sui mercati finanziari, con l’indice Dow Jones Industrial Average crollato di 2.013 punti. Le valute hanno avvertito il colpo, mentre il rendimento dei Buoni del Tesoro è sceso a minimi storici. Il dollaro è sceso al minimo di 3 anni contro lo yen giapponese ed ha segnato un brusco calo contro franco svizzero, euro e sterlina. La volatilità ha toccato massimi pluriennali e, per alcune valute, come il cambio USD/JPY, la volatilità a tre mesi ha raggiunto il massimo dal 2008.
L’appetito del mercato per il dollaro USA sta sparendo velocemente, con gli investitori che mettono in conto un altro taglio tra i 50 ed i 75 punti base da parte della Federal Reserve nei prossimi due mesi. Il rapido calo del dollaro sta creando problemi ad altri paesi che soffrono già per l’impatto economico e sociale del coronavirus.
Gli investitori si sono rivolti allo yen giapponese ed al franco svizzero per avere un rifugio, ma questo mette pressione sulla Banca del Giappone e sulla Banca Nazionale Svizzera. L’economia nipponica è a rischio di recessione, dopo essersi contratta del 7% nel quarto trimestre. Insieme al rapido rialzo della valuta che pesa sul settore delle esportazioni, la Banca del Giappone non ha altra scelta che agire. Nelle prossime 24-48 ore, ci aspettiamo un intervento verbale e probabilmente fisico da parte della BoJ.
Prevediamo anche che la BCE annunci un allentamento giovedì per frenare il rialzo dell’euro. Il calo del prezzo del greggio costringerà la Banca del Canada e la Banca del Messico ad abbassare di nuovo i tassi di interesse, perciò aspettiamoci ulteriori indebolimenti delle loro valute. Il Messico, in particolare, ha molto spazio per allentare. In teoria, dei prezzi del greggio più bassi dovrebbero aiutare i consumatori ma, se non sono intenzionati ad uscire e spendere di più, i vantaggi saranno limitati.
Gli investitori attendono una risposta da Washington. Sappiamo che il Presidente Trump sta attivamente considerando uno stimolo fiscale. Sebbene qualche investitore si aspetti un altro taglio al di fuori dei vertici da parte della Fed, l’intervento della banca sarà inefficace senza un supporto fiscale. Abbiamo visto quanto velocemente il mercato si è lasciato alle spalle il suo ultimo allentamento da 50 punti base. Manca solo una settimana alla decisione sui tassi di marzo, la Fed potrebbe aspettare e combinare i suoi sforzi con la Casa Bianca o con le controparti del G7, per un intervento più incisivo.
Considerare le opzioni di stimolo fiscale è una priorità per Washington e, nelle prossime 24-48 ore, potrebbe rilasciare degli indizi sulle caratteristiche del pacchetto nel tentativo di frenare la discesa dei titoli azionari. Come risponderà il mercato dipenderà dall’eventualità che lo stimolo economico sia mirato, come suggerisce Larry Kudlow, o ampio, come richiedono i mercati azionari. Più ampio sarà il pacchetto, maggiori saranno le probabilità di un bottom dei titoli azionari.
I trader dovrebbero aspettarsi anche una risposta coordinata del G7. È ormai chiaro che i paesi hanno deciso di cercare di allentare in modo individuale ma, con il mercato che non sta rispondendo e le perdite che accelerano, la loro prossima mossa dovrà essere coordinata. Le linee swap del dollaro sarebbero un obiettivo facile da raggiungere. Altre opzioni includono un allentamento ed uno stimolo fiscale coordinati. Se dovesse esserci una risposta coordinata da parte del G7, aspettiamoci un rally esplosivo perché non c’è rally più possente di quello che avviene su un mercato degli orsi.