Spesso si tende ad investire a caso, o tra le principali motivazioni ci sono:
- Me lo ha detto il mio amico/cuggino
- Ho lavorato lì 20 anni, la conosco
- E’ scesa troppo risale per forza
- E’ salita troppo, continuerà a salire
- Ci stanno investendo tutti
Queste sono solo alcune delle tante castronerie che si sentono, quindi oggi cerchiamo di fare un po' di chiarezza su come approcciarsi (intanto a livello fondamentale) su un titolo. Sono quasi arrivato anche a target su Alphabet (NASDAQ:GOOGL) a proposito, ma ne parleremo nel prossimo webinar (link sotto).
CONTO ECONOMICO, STATO PATRIMONIALE, FLUSSI DI CASSA
Questi sono i 3 documenti principali che un investitore dovrebbe sempre conoscere quando valuta un’azienda. In particolare, bisogna capire una cosa fondamentale quando leggiamo queste informazioni…
Lo stato patrimoniale, è la fotografia dell’azienda in un determinato momento, un’istantanea. Dico sempre per facilitare di immaginarsela come una persona. Francesco Casarella S.p.A. che in questo momento, per esempio ha:
- Liquidità sui conti: 60
- Investimenti finanziari: 40
- Immobile: 70
Le cose elencate sopra, si chiamano attività. Dall’altro lato, la società Francesco Casarella S.p.A. potrebbe avere anche debiti, per esempio:
- Mutuo sulla casa: 50
- Prestito per la macchina: 10
La differenza tra attività e passività (in questo caso 110) è il patrimonio netto. Questi dati, vanno interpretati appunto come la foto ad oggi.
Qui sotto un video riassuntivo di quali sono i principali dati da analizzare:
Il conto economico invece, così come il rendiconto dei flussi di cassa, è appunto un flusso, quindi ha poco senso (come fanno in molti) analizzarlo nell’ultimo anno, perché ci dà poche informazioni. Dobbiamo infatti confrontarlo con altri periodi storici, ad esempio gli ultimi 3 o 4 anni (più storico abbiamo meglio è, ad esempio con InvestingPro posso guardare fino agli ultimi 10 anni).
Il conto economico è diviso in due voci, ovvero i ricavi ed i costi. La differenza (se positiva) si chiama utile, se negativa perdita.
Ancora una volta, dobbiamo ricordarci che il prezzo di un’azienda si muove essenzialmente per crescita degli utili e dividendi. Queste sono le due componenti fondamentali nel lungo termine. Quindi (sembra ovvio ma pochi lo fanno) una delle informazioni principali è quella di verificare se abbiamo:
- Trend di fatturato positivo e crescente
- Trend di utili (meglio se gli EPS) positivo e crescente
- Marginalità costante
Questo perché anche la marginalità, se costante con fatturato in crescita, ci dice che l’azienda è in grado di mantenere elevati i profitti pur aumentando i volumi, quindi la sua forza è “scalabile”. Oltre a questo, spesso questo fattore è associato alla presenza di qualche vantaggio competitivo o “moat”.
Di seguito il video dove spiego in dettaglio queste situazioni e cosa analizzare nel conto economico.
Infine, il rendiconto dei flussi di cassa, dove spesso si dice “cash is king”, ed in effetti lo è anche per le aziende. Il flusso di cassa, per semplificare, si divide in 4 grandi categorie:
- Flusso di cassa operativo
- Flusso di cassa da attività di finanziamento
- Flusso di cassa da attività di Investimento
- Flusso di cassa libero
Tra tutti, il primo indica il flusso di cassa proveniente dall’attività core dell’azienda. Ovvero, pensiamo alla Coca-Cola (NYSE:KO), il suo FCO deriverà dall’attività di produzione e vendita di Coca-Cola, punto. Se poi svolge altre tipologie di attività (ad esempio finanziarie o di investimento) troveremo tutto questo nelle altre voci di FC.
Nel caso del flusso di cassa libero invece, che come il flusso di cassa operativo ci si augura sia positivo e crescente negli anni, trova spazio un indicatore fondamentale anche qui spesso ignorato, ovvero il rendimento del flusso di cassa libero. In questo caso quindi, semplicemente si divide l’ultimo dato disponibile del FCF per il numero di azioni in circolazione. Il risultato poi lo si confronta con il prezzo attuale, e ci darà il nostro rendimento. Solitamente, un’azienda con un FCF Yield superiore all’8% presenta un ottimo parametro.
Spiego meglio il funzionamento di tutto questo nel video qui sotto
Per concludere, piuttosto che fidarsi del cuggino che magari ha guadagnato qualcosa in un mercato rialzista e drogato dove chiunque poteva fare soldi, è meglio attenersi sempre a delle strategie ed a dei metodi specifici, che ci consentano di investire bene anche in momenti di difficoltà. Laddove il cuggino dilapiderà anche quanto guadagnato in precedenza, noi riusciremo sempre a rimanere sul mercato.
Vi ricordo che potete abbonarvi ad InvestingPro per avere a disposizione tutti i dati utili alle analisi viste sopra. Potete iscrivervi anche gratuitamente al mio prossimo webinar del 18 maggio “Alphabet: come analizzare un’azione dal vivo e nella pratica” a QUESTO LINK.
Alla prossima!
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