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JPY a nuovi minimi dopo l’IPP, crollo dell’AUD

Pubblicato 10.09.2014, 12:39
Aggiornato 07.03.2022, 11:10

Market Brief

Stanotte l’AUD/USD è crollato dopo il calo significativo dell’indice Westpac sulla fiducia dei consumatori, attestatosi al 4,6% su base mensile a settembre. L’AUD/USD ha spazzato via la resistenza a 0,9200 (50% di Fibonacci sul calo da ottobre 2013 a gennaio 2014) e ha poi incrociato al ribasso la media mobile a 200 giorni (0,9182), che ha agito anche da freno. Le azioni dell’ASX hanno ceduto lo 0,66%. Gli indicatori di trend e momentum rimangono nettamente ribassisti, la prossima zona di supporto entra in gioco a 0,9000/0,9079 (esercizio delle opzioni / 38,2% di Fibonacci). Nonostante la diffusa debolezza dell’EUR, da ieri l’EUR/AUD ha guadagnato più dell’1,5%. Per il momento il movimento viene imputato a coperture di corti, innescate da ordini d’acquisto di reazione, viste le condizioni d’ipervenduto. Una chiusura giornaliera superiore a 1,41500/1,41550 (media mobile a 21 giorni / pivot MACD) suggerirebbe però un’inversione rialzista di breve termine. La coppia AUD/NZD testa al ribasso la media mobile a 21 giorni (1,1122), una rottura decisa sotto l’aera 1,1100/30 dipenderà dai commenti della RBNZ di questa sera.
La RBNZ dovrebbe mantenere invariato al 3,50% il tasso ufficiale di cassa, anche se gli investitori prevedono uno o due nuovi rialzi nel primo trimestre del 2015. Il governatore Wheeler molto probabilmente utilizzerà la mancata azione per promuovere un NZD più debole, soprattutto perché la scarsa attività sui mercati delle materie prime pesa sulla ripresa neozelandese. Ieri la coppia NZD/USD ha compiuto un rimbalzo da 0,8224. Le barriere per le opzioni in scadenza oggi si susseguono sopra 0,8250+.
Per quanto riguarda i mercati azionari, il Nikkei ha guadagnato lo 0,25%, a differenza di altre piazze asiatiche. L’Hang Seng ha ceduto l’1,75%, il Composite di Shanghai lo 0,38% (mentre scriviamo). L’USD/CNY è sceso a 6,1293, raggiungendo quasi il 38,2% di Fibonacci sul rally in atto da gennaio ad aprile. Domani saranno pubblicati l’IPC e l’IPP cinesi; se le aspettative deboli del mercato saranno confermate, lo yuan dovrebbe pareggiare i guadagni perché la PBOC avrebbe spazio per aggiungere nuovi stimoli, azione necessaria per frenare l’apprezzamento dello yuan.
In Giappone, i prezzi alla produzione hanno subito un rallentamento inaspettato dello 0,2% su base mensile ad agosto (rispetto allo 0,0% previsto e allo 0,4% rivisto di luglio); l’IPP a/a è calato al 3,9% (rispetto al 4,1% previsto e al 4,3% precedente). Pare che gli operatori non mettano pienamente in conto gli effetti del rialzo dell’IVA. L’USD/JPY ha raggiunto un nuovo massimo da 6 anni pari a 106,56. L’inclinazione rimane nettamente positiva, discreti ordini per le opzioni probabilmente freneranno il calo in area 105,00/50. Si prevedono offerte degli esportatori prima di 107,00. L’EUR/JPY ha aperto la seduta sopra la media mobile a 50 giorni ed è stato scambiato all’interno della nuvola giornaliera di Ichimoku a Tokyo (137,41-138,13). S’intravedono offerte verso il massimo della nuvola e alla media mobile a 100 giorni (138,44).
L’EUR/USD è stato scambiato nella stretta fascia compresa fra 1,2923 e 1,2952 in Asia, il sentiment rimane negativo anche se è possibile qualche copertura di corti, viste le condizioni d’ipervenduto (RSI al 23%). Il cable si è ripreso fino a 1,6152 e il governatore della BoE Carney ha detto che la banca e pronta ad aumentare o abbassare i tassi prima del voto in Scozia, a seconda della necessità. L’EUR/GBP s’imbatte ancora in offerte a 0,80300+. Una violazione sposterebbe la zona di resistenza a 0,80850/0,81000. Viste le incertezze, rimaniamo defilati rispetto alla GBP.
Oggi gli operatori seguiranno la pubblicazione dei seguenti dati: buste paga non agricole (dato definitivo) t/t riferite al secondo trimestre, produzione industriale e manifatturiera m/m a/a di luglio in Francia; produzione industriale a/a di luglio in Spagna; IPC m/m e a/a e IPP m/m e a/a, incluso il petrolio, di agosto in Norvegia; richieste di mutui MBA aggiornate al 5 settembre negli USA; tasso di utilizzo degli impianti riferito al secondo trimestre in Canada; scorte e vendite all’ingrosso m/m di luglio negli Stati Uniti.

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Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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