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JPY poco mosso dopo l’IPC, richieste migliori per l’USD

Pubblicato 25.07.2014, 10:36
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Market Brief

In Giappone, a giugno l’inflazione dei prezzi al consumo è scesa leggermente su base annua, dal 3,7% al 3,6%, i prezzi al netto di generi alimentari e prodotti energetici si sono attestati al 3,3% a/a (rispetto al 3,4% precedente). A Tokyo, a giugno l’IPC primario ha subito un rallentamento dal 3,0% al 2,8% a/a, mentre i prezzi esclusi generi alimentari e prodotti energetici sono cresciuti dal 2,0% al 2,1%. L’USD/JPY e i cross con lo JPY si sono mossi poco a Tokyo, perché la BoJ aveva già anticipato e comunicato l’attuale rallentamento dei prezzi al consumo, quindi il rapporto sull’inflazione di giugno non ha innescato speculazioni su un nuovo stimolo monetario. L’USD/JPY si è portato a 101,83, le offerte in area 101,80/102,07 (massimo del trend discendente di giugno-luglio e media mobile a 50-200 giorni) continuano a frenare il rialzo, gli stop si mescolano sopra 102,00. L’EUR/JPY rimane all’interno di fasce e il momentum tendenziale marginalmente ribassista. Gli ordini sopra 136,23 (minimo del 2014) continuano a conferire supporto, se ne osservano altri a 135,80 (base del canale del trend discendente da febbraio a luglio).

Il consistente miglioramento dei PMI preliminari di luglio ha chiaramente contribuito a far salire il complesso EUR nella seconda parte della settimana. L’EUR/USD ieri si è fermato a 1,3485 perché l’impostazione generale è decisamente negativa. Continuiamo a vendere sui rally. Prima della campanella di chiusura, sotto 1,3450 si susseguono le offerte legate alle opzioni.

La correzione della coppia GBP/USD si fa più marcata. La coppia ieri è scesa a 1,6967 a New York; le offerte per le opzioni a 1,7000/25 hanno intensificato le pressioni a vendere nell’area. Gli indicatori tecnici negativi di breve termine lasciano presagire un’ulteriore estensione della debolezza, la prima linea di supporto staziona a 1,6923/64 (minimo 18 giugno / media mobile a 50 giorni). Nel medio termine, la coppia rimane agevolmente all’interno del canale di trend ascendente dell’anno corrente (1,6894 / 1,7367). L’EUR/GBP è salito a 0,79396, le offerte prima della media mobile a 21 giorni rimangono intatte. Continuiamo a vendere sui rally finché terrà la resistenza a 0,79385/0,79664 (oggi media mobile a 21 giorni e top del trend discendente di giugno-luglio).

In Nuova Zelanda, il kiwi consolida la debolezza generata dalla RBNZ. La coppia NZD/USD è scesa a 0,8561 nella notte, nuove offerte hanno frenato il rialzo prima di 0,8600. Il kiwi continua a essere una valuta interessante per gli strateghi del carry-trade, l’attuale debolezza probabilmente attirerà chi intende acquistare sui minimi man mano che ci avviciniamo a 0,8546 (base del trend ascendente dell’anno in corso); sul mercato prevalgono i lunghi. A Tokyo, la coppia NZD/JPY è risalita sopra 87,000; la coppia dovrebbe tornare a dirigersi verso la copertura della nuvola giornaliera di Ichimoku (87,578 / 87,732).

I rendimenti dei decennali USA hanno testato il 2,52% dopo il calo favorevole delle richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana conclusasi il 19 luglio. In un’intervista alla CNBC, il presidente USA Obama ha detto che l’attenzione della Fed nel ridurre la disoccupazione è stata appropriata e che i tassi più bassi hanno probabilmente spinto i mercati azionari. L’indice DXY continua a guadagnare terreno, attestandosi ai massimi da più di un mese. Monitoreremo con attenzione i dati sui beni durevoli di giugno prima della campanella di chiusura settimanale.

A seguire il calendario economico di oggi: dato GfK sulla fiducia dei consumatori di agosto in Germania; IPP m/m e a/a di giugno in Spagna; bilancia commerciale, prestiti alle famiglie a/a e vendite al dettaglio m/m e a/a di giugno in Svezia; sondaggio IFO su clima delle aziende, valutazione attuale e previsioni di luglio in Germania; massa monetaria M3 a/a di giugno nell’Eurozona; PIL (preliminare) secondo trimestre t/t e a/a, indice sui servizi di maggio nel Regno Unito; beni durevoli di giugno negli USA; variazione nel numero di persone in cerca di lavoro e numero totale di persone in cerca di lavoro di giugno in Francia.

Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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