Ieri la Banca Centrale del Brasile (BCB) ha pubblicato il suo rapporto trimestrale sull’inflazione e aggiornato le previsioni d’inflazione e crescita. La BCB ha rivisto al rialzo le previsioni sull’inflazione per il 2016, al 6,9%, rispetto al 6,6% del rapporto di marzo. Tuttavia, ora la banca centrale prevede che l’inflazione salirà del 4,7% entro la fine del 2017, rispetto al 4,9% del rapporto precedente.
Per quanto riguarda la crescita, l’istituzione ha rivisto al rialzo la previsione sul PIL, ora la contrazione per il 2016 è pari al -3,3%, rispetto al -3,5% di cinque mesi fa.
Nel complesso, rileviamo che la banca centrale non ha ancora vinto la sua lotta contro l’inflazione rampante, sta facendo fatica, infatti, a portare l’inflazione all’interno della fascia obiettivo compresa fra il 2,5% e il 4,5%.
Tuttavia, Ilan Goldfajn, il nuovo governatore della BCB, sembra fiducioso nel fatto che la banca centrale riuscirà ad abbassare l’inflazione, portandola al centro della fascia obiettivo ufficiale, al 4,5%, entro la seconda metà del 2018. Durante la conferenza stampa, ha dichiarato che questo obiettivo è “al tempo stesso ambizioso e credibile”. Il governatore ha aggiunto che il successo della politica monetaria della banca dipenderà soprattutto dall’attuazione degli aggiustamenti fiscali ed economici.
Per il momento, la BCB ha la fiducia del mercato grazie ad Alexandre Tombini, il predecessore di Goldfajn, che ha lottato per ristabilire la credibilità della banca. Il mercato prevede che, entro la fine dell’anno, l’inflazione raggiungerà il 7,29% e per quest’anno non ci aspettiamo un taglio del tasso Selic – pari attualmente al 13,25% - stando ai risultati del sondaggio economico settimanale diffusi lunedì.
Ieri il real brasiliano si è ripreso con forza a São Paulo, perché si prevede una fase prolungata di tassi d’interesse bassi negli USA e nel resto del mondo. Gli asset rischiosi come le azioni hanno compiuto un rally marcato, e nel frattempo si rafforzano le valute dei mercati emergenti.
Poiché la Fed quasi sicuramente non interverrà fino alla fine dell’anno, gli investitori inizieranno a prestare maggiore attenzione agli sviluppi interni in Brasile.
Gli sviluppi sul panorama politico innescheranno pertanto di nuovo reazioni di breve termine sul Forex e sul mercato dei tassi.
La coppia USD/BRL ieri è scesa a 3,3032, livello minimo da luglio dello scorso anno, e dovrebbe continuare a cedere terreno man mano che si attenuano i timori per la Brexit.