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La BoJ mantiene lo status quo, reazione contrastata dello yen

Pubblicato 08.04.2014, 10:14
Aggiornato 07.03.2022, 11:10
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Come ampiamente previsto, alla riunione di oggi la BoJ ha mantenuto invariata la sua politica monetaria; la base monetaria continuerà ad aumentare a un ritmo annuale pari a 60-70 mila miliardi di yen. L’USD/JPY e i cross con lo JPY hanno avuto un andamento contrastato a Tokio, le azioni del Nikkei hanno ceduto l’1,36%. La bilancia dei pagamenti giapponese è migliorata, passando da -1.589 mld di yen a un surplus record pari a 612,7 mld di yen (leggermente inferiore ai 618,1 mld previsti). L’USD/JPY è sceso a 102,75, le offerte hanno frenato il rialzo in corrispondenza del massimo della nuvola giornaliera di Ichimoku (103,10). L’inclinazione rimane al rialzo e ci sono ordini d’acquisto per le opzioni a 102,75, sotto questo livello partono gli stop. L’EUR/JPY inizia ad essere offerto sotto la media mobile a 21 giorni (141,68). Stando all’analisi del MACD (12-26 giorni), l’inclinazione rimarrà ribassista in caso di chiusura inferiore a 141,80.

In Australia, l’AUD ha guadagnato contro tutte le controvalute del G10 (fatta eccezione per l’NZD). Il rapporto NAB ha mostrato un calo della fiducia delle aziende a marzo, mentre le condizioni delle imprese sono lievemente migliorate. La coppia AUD/USD è salita a 0,9306 (mentre scriviamo). L’inclinazione è rialzista e le scommesse per le opzioni si mescolano a 0,9300. Le resistenze chiave di breve termine rimangono a 0,9339 (61,8% di Fibonacci sul calo in atto da novembre 2013 a gennaio 2014) e 0,9499/0,9500 (76,4% di Fibonacci e livello psicologico). Al ribasso, la prima linea di supporto si trova a 0,9209 (50% di Fibonacci) e poi 0,9139/56 (media mobile a 200 e 21 giorni). L’AUD/NZD è sceso da 1,0805 (massimo dell’ampio canale di trend ribassista e media mobile a 100 giorni). Una chiusura inferiore alla media mobile a 50 giorni (1,0733) dovrebbe segnalare una correzione al ribasso più marcata.

L’EUR/USD si sta riprendendo lentamente dopo gli interventi delle colombe della BCE. I commenti di Mersch e Nowotny (BCE), secondo cui non c’è bisogno di intervenire precipitosamente con un nuovo allentamento, hanno aiutato l’EUR/USD ad avanzare fino a 1,3745. Vediamo resistenze in area 1,3738 / 52 (media mobile a 50 giorni e 23,6% di Fibonacci sul rally di novembre-dicembre), e ci sono altre offerte intorno alla media mobile a 21 giorni (1,3809). Continuiamo a vendere sui rally.

Il momentum rialzista del cable si sta intensificando. La chiusura di ieri sopra 1,6590/1,6600 suggerisce l’estensione dei guadagni finché terrà la media mobile a 21 giorni (1,6593). L’EUR/GBP consolida la debolezza sotto la media mobile a 50 giorni (0,82820), permane l’interesse a vendere. Le barriere per le opzioni in scadenza oggi si trovano a 0,82850/0,83000.

Il calendario economico odierno prevede la pubblicazione dei seguenti dati: vendite al dettaglio di febbraio e tasso di disoccupazione di marzo in Svizzera; bilancio preventivo e bilancia commerciale di febbraio in Francia; produzione industriale e manifatturiera m/m e a/a di febbraio nel Regno Unito; indice NFIB sull’ottimismo delle piccole imprese di marzo negli USA; nuovi cantieri residenziali e permessi di costruzione di marzo in Canada; posizioni aperte JOLT di febbraio negli Stati Uniti.

Ipek Ozkardeskaya, Market Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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