Nell’ultimo mese la quotazione è salita del 37%: adesso la valutazione è allineata a quella di Tesla (NASDAQ:TSLA). Sembrano superati i ritardi nella produzione dovuti alla carenza di chip. Il consensus degli analisti prevede che i ricavi del 2021 salgano a 5,5 miliardi di dollari, con una perdita di 880 milioni.
A settembre inizierà la commercializzazione del Suv ES8 in Norvegia.
Nell’ultimo mese, mentre Tesla in Borsa ha faticosamente navigato attorno alla parità, sono tornati vigorosi gli acquisti su Nio, il primo produttore cinese di auto elettriche di lusso e principale competitor di Tesla in Cina. Quotato a Wall Street, l’Adr di Nio ha guadagnato in un mese il 37% recuperando ampiamente lo svantaggio accumulato dall’inizio dell’anno, che adesso si limita a un calo del 5%. Nello stesso mese Tesla è salita solo del 3,5% e accusa dall’inizio dell’anno una perdita del 12%.
Sono due le notizie che hanno fatto bene al titolo Nio:
- la conferma dei target di vendita per il secondo trimestre, nonostante l’andamento deludente dei mesi di aprile e maggio;
- la conferma che a settembre inizierà la commercializzazione in Norvegia dell’ES8, il suo Suv di punta. La Norvegia è il Paese al mondo con la maggiore penetrazione di auto elettriche: l’anno scorso il 54% delle nuove auto vendute era a batteria.
In Norvegia il gruppo di Shanghai non porterà solo auto, ma anche una serie di servizi accessori che caratterizzano la sua offerta commerciale, a partire dal Battery as a service, che vuole dire che i clienti comprano l’auto senza batteria e stipulano un contratto che permette loro di recarsi nelle stazioni di ricambio e farsi sostituire la batteria scarica con una carica in un tempo rapidissimo (sei minuti).
Dopo la Norvegia, Nio vuole espandersi anche nel resto d’Europa a partire dal 2022. Ed è in programma lo sbarco negli Stati Uniti.
Il fondatore William Li prevede che nel 2030 il 90% delle auto vendute in Cina sarà elettrico.
Per quanto riguarda le prospettive di vendita in Cina, pochi giorni fa il fondatore e Ceo di Nio, William Li, si è detto sicuro che entro il 2030 le auto elettriche rappresenteranno il 90% delle vendite di nuove auto nel Paese del Dragone. Al momento l’obiettivo del governo di Pechino è arrivare nel 2025 con i i veicoli elettrici pari al 20% delle nuove auto vendute.
Maggio è stato un mese deludente per Nio, che ha consegnato soltanto 6.711 nuove auto, in calo dalle 7.102 di aprile. Il gruppo ha sofferto forti rallentamenti nella produzione a causa della carenza di chip. Il fatto che la società abbia confermato i precedenti obiettivi di vendita per l’intero secondo trimestre significa che il management è convinto di avere superato i problemi di approvvigionamento di semiconduttori e ipotizza nel mese di giugno un incremento delle consegne di almeno il 15% sul mese precedente.
In ogni caso le 6,711 auto vendute a maggio rappresentano una crescita del 95% sullo stesso mese del 2020. L’obiettivo della società è vendere nel secondo trimestre 21.000/22.000 auto, più del doppio delle vendite realizzate nello stesso periodo del 2020.
Il consensus degli analisti prevede che i ricavi di Nio quest’anno più che raddoppieranno, arrivando a 5,5 miliardi di dollari, con una perdita di 880 milioni. Nel 2022 il fatturato è stimato a 8,8 miliardi di dollari, con una perdita ridotta a 120 milioni.
All’attuale prezzo di Borsa di 45,5 dollari, Nio capitalizza 76,2 miliardi, vale a dire 13,8 volte i ricavi previsti per il 2021 e 8,6 volte i ricavi del 2022. La valutazione è perfettamente in linea con quella di Tesla (8,6 volte i ricavi 2022).
Su 21 analisti che coprono il titolo, 15 hanno un giudizio Buy e sei Neutral. La media dei target price è 58 dollari.