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La domanda cinese è la chiave della volatilità del prezzo della soia USA

Pubblicato 01.08.2018, 12:25
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Solo due settimane fa, il prezzo della soia a Chicago ha segnato il minimo di 10 anni sulla scia della controffensiva cinese ai dazi USA.

Questa settimana la soia ha avuto una performance migliore rispetto a tutto il resto, dal greggio al rame, tra i segnali che Pechino e Washington possano riprendere le trattative per evitare la crescente guerra commerciale.

Esiste un legame inestricabile tra la soia USA e la Cina che contribuisce a spiegare la recente volatilità del prezzo sul Chicago Board of Trade.

US Soybean 300-min Chart

I future della soia CBOT sono rimbalzati di oltre il 3% sulla settimana sulla scia della notizia di Bloomberg di ieri secondo cui i rappresentanti del Segretario al Tesoro USA Steven Mnuchin e del Vice Premier cinese Liu He starebbero cercando di riprendere le trattative commerciali dopo mesi di impasse.

Solo a metà luglio, il prezzo della soia a Chicago è crollato del 25% dai massimi dell’anno, nei timori che i rapporti tra le due nazioni stiano peggiorando.

Le esportazioni di soia USA rimangono forti

Altrettanto importanti per la ripresa di questa settimana sono stati i dati di ieri del Dipartimento per l’Agricoltura USA in base ai quali i compratori cinesi avrebbero preso 2,4 milioni di bushel di soia la scorsa settimana, quasi metà di tutte le vendite oltreoceano.

I carichi di soia USA per le spedizioni globali hanno raggiunto i 27,2 milioni di bushel la scorsa settimana, rispetto ai 26,8 milioni della settimana precedente ed alle stime di 26,5 milioni di bushel.

La Cina ha acquistato circa 12,4 miliardi di dollari di soia dagli Stati Uniti, un terzo dei 34 miliardi di dollari che il paese spende in totale all’anno per la materia prima. La soia è la seconda esportazione USA verso la Cina con più valore, dopo gli aeroplani.

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Logicamente, il tono rialzista dei dati sulle importazioni cinesi avrebbe dovuto essere controbilanciato dalle condizioni del raccolto della soia di quest’anno, con le statistiche dell’USDA che rivelano un 70% delle piantagioni in condizioni da buone ad eccellenti. Il ritmo della fioritura all’86% e quello della formazione dei baccelli al 60% sono moderatamente migliori rispetto ai dati dell’anno scorso e alla media quinquennale.

Inoltre, il protrarsi dello stallo commerciale USA-Cina potrebbe comportare una raffica di esportazioni di soia brasiliana concorrenziale in Cina, indebolendo ulteriormente i prezzi del CBOT. Il governo Trump ha già applicato dazi del 25% su circa 34 miliardi di dollari di prodotti cinesi ed intende riservare un trattamento simile ad altri prodotti per un valore di 200 miliardi di dollari. I cinesi hanno risposto con dazi del 25% su beni USA compresa la soia.

La concorrenza brasiliana è sopravvalutata

Ma secondo gli osservatori di lunga data dell’agricoltura USA l’impatto della concorrenza brasiliana ai prezzi della soia statunitense viene sopravvalutato, anche se la soia con consegna ad agosto nel porto di Paranagua aveva un surplus di più di 2,20 dollari al bushel rispetto ai future CBOT tre settimane fa, la differenza maggiore in quattro anni.

“Dopo l’autunno, la produzione di soia brasiliana probabilmente subirà la siccità, facendo dipendere di nuovo la Cina dalla fornitura statunitense”, afferma Shawn Hackett, commentatore sui cereali di Hackett Financial Advisors, a Boynton Beach, in Florida. “Ha quindi senso sia per gli Stati Uniti che per la Cina arrivare ad un accordo anziché continuare con le loro ostilità”.

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Il report mensile dell’USDA di luglio prevede che i coltivatori nazionali perdano circa 325 milioni di dollari nella vendita del nuovo raccolto se il calo del prezzo della soia di quest’anno non dovesse essere fermato da un accordo commerciale, sottolineando l’importanza della Cina per il mercato statunitense.

Previsto un rialzo più immediato rispetto ad un ribasso

Con l’attuale massimo di 6 settimane di 9,1150 dollari al bushel della soia sul CBOT che risulta ancora il 16% in meno rispetto ai picchi di aprile, sembra essere più probabile un immediato rialzo rispetto ad un ribasso sul mercato.

I segnali tecnici giornalieri di Investing.com indicano “Strong Buy” sui future della soia USA. I pattern di Fibonacci mostrano resistenza a partire da 8,8464 dollari, per poi arrivare a 8,7686 dollari ed infine a 8,6425 dollari. Il pivot è a 8,9725 dollari.

La soia CBOT è destinata ad un’impennata di short-covering che potrebbe alzare i prezzi, secondo le previsioni di mercato di ieri di ADM Investor Services.

“I fondi speculativi prevedono ancora una sana posizione short su 61.000 contratti e le previsioni potrebbero dare ragione ad un’uscita”, spiega ADM. “Con il mese che volge al termine, questi trader probabilmente saranno più interessati a liquidare piuttosto che segnare la chiusura per la fine del mese”.

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