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La Fed mette fine al QE

Pubblicato 30.10.2014, 11:55
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Market Brief

Le strategie sul forex hanno piegato verso l’acquisto di USD, dopo l’annuncio della fine del QE da parte della Fed. La Federal Reserve ha messo fine all’attuale tornata di QE tagliando gli acquisti di bond e di titoli MBS di 15 miliardi di USD, portandoli a zero. Inoltre, nell’annuncio il FOMC ha stabilito un nesso fra l’aumento del tasso sui fondi federali e i dati economici; ciò concederà alla banca centrale un po’ di flessibilità in più nel fissare la politica monetaria. Mutato lievemente nei toni, il comunicato del FOMC è risultato un po’ più aggressivo del previsto. La Fed ha rivisto al rialzo le previsioni sul mercato del lavoro, osservando che “le condizioni del mercato occupazionale sono migliorate ancora un po’, con un solido incremento dei posti di lavoro e un calo del tasso di disoccupazione”. Anche se i banchieri hanno ripetuto che i tassi dovrebbero rimanere invariati “per un periodo di tempo considerevole”, aumentano le probabilità che il primo rialzo dei tassi sui fondi federali avvenga prima della metà del 2015, a seconda di come si svilupperanno i dati economici. Il voto finale per porre fine al QE è risultato in 9 sì e 1 no; il presidente della Fed di Minneapolis Kocherlakota ha espresso la sua disapprovazione, dicendo che il QE3 sarebbe dovuto continuare fino a un ulteriore consolidamento della crescita. Dopo l’annuncio della Fed, ci sono stati pesanti acquisti di USD contro gran parte delle valute del G10 e dei mercati emergenti, grazie anche all’aumento dei rendimenti. L’USD/JPY ha trovato buone richieste, compiendo un rally fino a 109,26, con poche pause o battute d’arresto lungo il percorso. L’EUR/USD è sceso bruscamente per gran parte della seduta asiatica, scivolando a 1,2571. AUD e NZD sono state vendute pesantemente contro l’USD, in scia alla divaricazione della politica monetaria, scendendo rispettivamente a 0,8757 e 0,7780. L’AUD/NZD ha compiuto un rally fino a 1,1261, prima del comunicato più accomodante del previsto dalla Reserve Bank of New Zealand. Le piazze azionarie asiatiche sono riuscite a scrollarsi di dosso la fine del programma di QE americano, con il Nikkei in rally a +0,67% e il composite di Shanghai a +0,79%, invece l’Hang Seng ha ceduto lo 0,55%.  In Nuova Zelanda, la RBNZ ha mantenuto il tasso ufficiale di cassa invariato al 3,5%. Nel comunicato che ha accompagnato la decisione, è stata mantenuta anche la guidance, osservando che “un periodo di valutazione continua a essere appropriato prima di prendere in considerazione un altro aggiustamento della politica”, e nello specifico sarà necessario attendere che aumenti l’inflazione prima di intervenire con altre modifiche alla politica. L’unica variazione evidente è stata l’eliminazione della guidance “sarà necessario un ulteriore restringimento della politica”, fattore che ha conferito al comunicato un tono nel complesso accomodante. Alla luce della situazione interna e regionale, è improbabile che la RBNZ sia soddisfatta del livello d’inflazione nel prossimo futuro (anche se inflazione e crescita sono superiori al trend). Ciò significa che le attuali previsioni del mercato su un rialzo del tasso a metà 2015 sono ottimiste e che saranno più verosimilmente spostate a fine 2015 o addirittura al 2016. Infine, la RBNZ ha detto che l’intervento sul forex di settembre è ammontato solo a 30 milioni di NZD, molto  meno dei 521 milioni di NZD venduti nel mese di agosto. Altrove, a settembre l’indice australiano HIA sulle vendite di nuove abitazioni è rimasto invariato, dopo l’incremento del 3,3% m/m fatto registrare ad agosto. Oggi abbiamo in calendario l’indicatore predittivo svizzero KOF, in rialzo da 99,1 a 99,3 punti a ottobre, rilevamento leggermente superiore ai 99,2 punti previsti. Prevediamo che l’EUR/CHF continuerà a scendere gradualmente, soprattutto perché il referendum svizzero sull’oro mostra una forte inclinazione verso i “sì”. Negli Stati Uniti, la crescita del PIL del terzo trimestre dovrebbe attestarsi al 3,0%, grazie ai forti contributi degli investimenti in attrezzature e nel settore residenziale, malgrado la fiacchezza della spesa al consumo.  Idee di trading di Swissquote Sqore: http://it.swissquote.com/fx/news/sqore

Peter Rosenstreich, Chief FX Analyst,
Swissquote Europe Ltd

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