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La Fed trattiene il respiro: cosa ci aspetta?.

Pubblicato 21.09.2023, 10:33
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    • A Wall Street si dice: "Alcune beni materiali rendono la mia vita più piacevole; ma non tutti. Mi piace avere un aereo privato costoso, ma possedere una mezza dozzina di case sarebbe un peso. Troppo spesso, una vasta collezione di beni finisce per possedere il suo proprietario. La cosa che apprezzo di più, a parte la salute, è avere buoni amici."

     

      Warren Buffet
    • La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.In un clima di anticipazioni e attese, la Federal Reserve ha annunciato la sua decisione di mantenere inalterati i tassi di interesse nella riunione di settembre, confermando le previsioni della maggior parte dei mercati. Tuttavia, questo mercoledì non è stato solo un tranquillo giorno di routine; i principali indici hanno subito una flessione a seguito della previsione di un ulteriore aumento dei tassi entro la fine dell’anno. Dallo "dot plot" della Fed emerge l'aspettativa che i tassi rimarranno elevati per un periodo prolungato, prevedendo solo due tagli nel 2024, equivalenti a un calo dello 0,5%. È un ritmo di riduzione dimezzato rispetto alle aspettative di qualche mese fa. Gli investitori attenti non saranno sorpresi, considerando la costante enfasi della Fed sull'obiettivo di un'inflazione al 2%. Tuttavia, per molti, è un'amara pillola da ingoiare, avendo sperato in scenari differenti. Invece di tranquillizzare il mercato con prospettive di riduzione dei tassi nel prossimo anno, la Fed ha trasmesso un messaggio di prudenza e cautela, enfatizzando che i tassi potrebbero rimanere bassi per un periodo più lungo. Questo rinvia un’ombra sulle piccole imprese e le azioni minori, già penalizzate da un contesto di affari più oneroso a causa dei tassi elevati. La Fed, pur cercando un "atterraggio morbido," sembra più concentrata a contenere l'inflazione piuttosto che ad evitare una recessione, e sembra disposta a correre il rischio di una contrazione economica nel prossimo anno. Un contesto che ci impone riflessioni e strategie attente nel mondo del trading online. Ieri, la Federal Reserve non ha lasciato spazio a sorprese, mantenendo i tassi invariati nella riunione di settembre, rispecchiando così le aspettative di molti mercati. Tuttavia, il mercoledì non è stato senza turbolenze: i principali indici sono calati una volta che è stato annunciato un potenziale rialzo dei tassi entro fine anno.La Fed, attraverso il suo "dot plot," mostra che prevede tassi più elevati per un periodo più esteso, suggerendo solo due riduzioni nel 2024, equivalenti a una diminuzione dello 0,5%. Questo è significativamente meno di quanto preventivato pochi mesi fa. Nonostante la chiarezza della Fed riguardo al suo obiettivo di un’inflazione al 2%, questa notizia rappresenta una delusione per gli investitori. La Fed ha manifestato che i tassi potrebbero rimanere bassi per un periodo prolungato, rendendo il mercato più cauto e apprensivo. Questo contesto di tassi alti complica ulteriormente la gestione aziendale, penalizzando soprattutto le piccole imprese e le azioni di minore dimensione. Questa configurazione evidenzia una preoccupazione maggiore della Fed per l’inflazione rispetto al rischio di recessione. Desidera un "atterraggio morbido", ma sembra pronta a accettare il rischio di una recessione nel prossimo anno. Questo scenario impone prudenza e strategie sagge nel mondo del trading online, per navigare con successo in acque tumultuose. I titoli tecnologici hanno sofferto notevolmente durante l'ultima sessione, trascinando il NASDAQ in basso dell'1,53%, equivalente a quasi 210 punti, situandosi a 13.469,13. Le "magnifiche sette" hanno tutte registrato un calo superiore all'1%, con Alphabet (NASDAQ:GOOGL) a -3,1%, NVIDIA (NVDA) a -2,9%, e Microsoft (NASDAQ:MSFT) a -2,4%. Anche Apple (NASDAQ:AAPL) ha registrato un calo del 2%. Contemporaneamente, lo S&P ha registrato un decremento dello 0,94%, posizionandosi a 4402,20, mentre il Dow è scivolato dello 0,22%, equivalente a quasi 77 punti, fermandosi a 34.440,88. I commenti di Jerome Powell, presidente della Fed, hanno influenzato negativamente gli indici principali, che hanno chiuso la sessione ai minimi della giornata.Tuttavia, osservando la situazione da una prospettiva più ampia, notiamo che non è cambiato molto. Gli operatori avevano già previsto un'alta probabilità di un rialzo dello 0,25% nelle riunioni conclusive del 2023 della Fed. Noto che Powell non avrebbe mai proclamato la vittoria contro l'inflazione e, probabilmente, manterrà una posizione analoga quando la Fed deciderà di abbassare i tassi. Gli investitori avevano anche anticipato un prolungamento del rialzo dei tassi già dai mesi di aprile e maggio, date le chiare indicazioni che l'inflazione non avrebbe ceduto rapidamente, viste le robuste performance dell'economia statunitense. La maggior parte degli investitori, ha mantenuto una posizione di attesa in vista della riunione della Fed. Ora che questa è conclusa, ci aspettiamo più movimenti nei prossimi giorni. Il recente grafico a punti della Fed ha stupito la comunità finanziaria, delineando un taglio di soli 50 punti base entro il 2025, un'evoluzione notevolmente diversa dalle aspettative prevalenti su Wall Street. Pare che vi fosse una forte convinzione che, dopo un periodo di stasi, la Fed avrebbe proceduto a tagli significativi dei tassi. Nelle attuali circostanze, con un’inflazione oltre il 3%, un taglio aggressivo da parte della Fed sembra plausibile solo in uno scenario di drastico rallentamento del mercato del lavoro, situazione ancora non in atto, dato che i licenziamenti rimangono limitati. Tuttavia, come osservato con il settore tecnologico nel 2022, quando i licenziamenti avvengono, sono significativi, portando rapidamente la disoccupazione al 4,5% o al 5%.Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"Sottolineo che il mandato dualistico della Fed, incentrato sull’occupazione e sull’inflazione, le permette, in presenza di un mercato del lavoro solido, di focalizzarsi maggiormente sull’inflazione. Attualmente, è questo il punto di massima attenzione di Powell. Dal lato delle proiezioni, la Fed ha rivisto al rialzo il tasso dei Fed Funds per quest'anno al 5,6%, suggerendo ulteriori rialzi dei tassi di 25 punti base, e ha modificato le stime di crescita economica da "moderata" a "solida". Inoltre, la previsione del PIL per l'anno in corso è stata elevata al 2,1% dalla precedente stima dell'1,0%. Ribadisco come la Fed non preveda di raggiungere l'obiettivo del 2% di inflazione prima del 2025. La previsione attuale postula un'inflazione PCE del 3,3% per quest'anno e del 2,5% per il prossimo. Di conseguenza, il mercato dovrà adattarsi a tassi più elevati per un periodo prolungato. In questo contesto economico e di mercato, rimane fondamentale monitorare attentamente le dinamiche occupazionali e inflazionistiche e adattare le strategie di trading di conseguenza. Invito tutti i lettori e i follower di MarcoBernasconiTrading.com a restare aggiornati e a procedere con prudenza nelle loro scelte d’investimento.
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