La stretta delle scorte globali e i numerosi riflettori puntati sulle batterie dei veicoli elettrici hanno trasformato il nichel in una delle materie prime con una super-performance quest’anno e per gli analisti la fortuna del metallo, un tempo noto soprattutto per il conio delle monete e per il rivestimento dell’acciaio inox, difficilmente si ridurrà.
Dopo un tonfo del 16% nel 2018 che lo ha fatto andare non meglio della maggior parte dei metalli comuni, il nichel segna un’impennata del 23% quest’anno. E questo lo pone al secondo posto tra le materie prime, subito dopo il rimbalzo del 28% del legname (per vedere i ritorni relativi su tutte le materie prime, cliccare qui e andare su performance).
I future del nichel con consegna a tre mesi, di riferimento, sul London Metal Exchange oscillano al massimo di cinque mesi dopo il picco intraday di ieri di 13.255,00 dollari la tonnellata. Sia le analisi tecniche che fondamentali indicano maggiore azione sul grafico e potenziale del settore.
Un’impennata “del tutto giustificata”
Gli analisti di Bank of America Merrill Lynch affermano che la ripresa dei prezzi del nichel, dal minimo di 14 mesi di dicembre di 10.632,50 dollari, è stata “del tutto giustificata”. In un articolo pubblicato la scorsa settimana, spiegano:
“I fondamentali resistono, con i titoli sul LME che ad esempio sono scesi ogni mese nello scorso anno; allo stesso modo, gli esuberi fisici suggeriscono che la quotazione del nichel a 12.500 dollari l’oncia (5,67 dollari la libbra) sia giusta”.
“In contrasto ai macro, i rischi strutturali per la domanda di greggio derivanti dalla proliferazione dei veicoli elettrici appaiono inclinati al rialzo. Le batterie dei veicoli elettrici richiedono un sacco di metalli, tra cui nichel, litio e cobalto”.
“Secondo noi, la recente disconnessione tra prezzi e fondamentali è stata dovuta ad una confluenza di fattori. Ma vediamo solo rischi al rialzo per la domanda di greggio per la fornitura di batterie”.
Un “buy” che potrebbe guadagnare un altro 4%
BAML ha una previsione di 15.695 dollari la tonnellata per il nichel per il prossimo anno. Ma, affinché possa realizzarsi, la banca di Wall Street spiega che la domanda di veicoli elettrici dovrà salire e che la produzione indonesiana del metallo dovrà essere controllata.
Gli investitori del nichel ultimamente sono stati preoccupati per la decisione del colosso siderurgico cinese Tsingshan Holding Group di produrre 50.000 tonnellate l’anno di nichel per batterie e cobalto in Indonesia.
Tsingshan, che comprende i giganti delle batterie al litio Contemporary Amperex Technology e GEM, è già un importante estrattore e produttore di minerale di nichel e lo converte in ghisa al nichel (NPI) per la sua fabbrica di acciaio inossidabile all’interno del parco industriale Morowali sull’isola di Sulawesi.
Per l’iniziativa indonesiana, tuttavia, Tsingshan utilizza un processo differente, fornendo il nichel e dedicando la prima fase di lavorazione ad intermedi idrossidi del nichel che possono essere convertiti in solfato di nichel, quello preferito dai produttori di batterie a ioni di litio.
I problemi della produzione indonesiana sono un altro fattore favorevole
La cosiddetta tecnologia della dissoluzione acida ad alta pressione (HPAL) ha un passato burrascoso caratterizzato da problemi operativi e lenti aumenti. La brasiliana Vale (NYSE:VALE) è ancora alle prese con le difficoltà del suo impianto di Goro dopo sei anni di attività.
Le speculazioni che l’impianto di Tsingshan non comporti una forte impennata delle scorte di nichel per batterie rappresentano una delle ragioni del rimbalzo del metallo.
A proposito della fabbrica di Tsingshan, BAML dice:
“Sebbene sia stato firmato un protocollo d’intesa per la materia prima, le recenti dinamiche suggeriscono che il sito difficilmente riuscirà a consegnare le prime unità di nichel al mercato nel 2019/20. L’impianto potrebbe cominciare nel 2019 con spese in conto capitale di soli 14.000 dollari la tonnellata, una frazione dei progetti simili”.
Nonostante i problemi dell’impianto di Tsingshan, la domanda di nichel per batterie, soprattutto da parte dei produttori di veicoli elettrici, continuerà, anche se l’uso del metallo per l’acciaio inossidabile è stato irregolare lo scorso anno, afferma BAML. Aggiunge:
“Nel complesso, la crescita delle scorte è troppo debole per far passare in surplus il mercato del nichel. Allo stesso tempo, il persistere dell’incertezza legata a Tsingshan potrebbe bloccare il prezzo a 15.000 dollari la tonnellata (6,80 dollari la libbra)”.