I dati di ieri dall’Eurozona mostrano che nei motori principali della regione la crescita sta rallentando. I dati sulla produzione industriale in Germania, Francia e Italia hanno deluso le attese. La produzione industriale tedesca a marzo è calata dell’1,3% m/m, quella francese si è contratta inaspettatamente dello 0,3% m/m e quella italiana è risultata piatta. I più ritengono che i dati deboli siano dovuti alle cifre molto positive d’inizio anno, e che non siano l’indicatore di una fiacchezza ciclica.
Tuttavia, è più probabile che sia stato l’euro forte a giocare un ruolo decisivo nei dati deboli, quindi è lecito aspettarsi altre delusioni dai dati sulla crescita. Il rallentamento ritardato registrato negli USA, dovuto alla debolezza esterna e alla non competitività dell’USD, probabilmente si sta diffondendo anche nell’Eurozona. Anche se le condizioni finanziarie sono migliorate marginalmente e gli sforzi della BCE per fornire altri stimoli monetari hanno contribuito a compensare le difficoltà generate dall’euro più forte, i dati recenti mostrano che Draghi dovrà fare davvero una magia perché crescita e inflazione continuino.
Tuttavia, a giudicare dai commenti del ministro delle Finanze tedesco Schaeuble, sembra che tassi ancora più negativi siano fuori discussione, quindi gli strumenti di Draghi per svalutare l’euro sono limitati. Sospettiamo che l’EUR/USD rimarrà all’interno della fascia compresa fra 1,1200 e 1,1600 prima del voto sulla Brexit che incombe minaccioso sulla moneta unica.
EUR/USD
L’EUR/USD è scambiato senza una massiccia volatilità e monitora il supporto orario a 1,1370 (minimo 29/04/2016). Un supporto più robusto si trova a 1,1217 (minimo 24/03/2016). La resistenza oraria si attesta a 1,1479 (massimo 06/05/2016) e una resistenza più robusta giace a 1,1616 (massimo 12/04/2016). Si prevede un’ulteriore ascesa all’interno del canale ascendente. A più lungo termine, la struttura tecnica favorisce un’inclinazione ribassista finché reggerà la resistenza a 1,1746. La resistenza chiave si trova a 1,1640 (minimo 11/11/2005). L’attuale apprezzamento tecnico implica un graduale aumento.
GBP/USD
La coppia GBP/USD continua a registrare rimbalzi sul supporto implicato dalla fascia inferiore del canale ascendente. Il supporto orario è dato a 1,4300 (minimo 21/04/2016) e la resistenza oraria è data a 1,4543 (massimo 06/05/2016). Una resistenza robusta si colloca a 1,4770 (massimo 03/2016). È necessaria una violazione del supporto implicato dal legame inferiore del canale ascendente per corroborare pressioni a vendere più incisive. Il modello tecnico a lungo termine è negativo e favorisce un ulteriore calo verso il supporto chiave a 1,3503 (minimo 23/01/2009), fino a quando i prezzi permarranno sotto la resistenza a 1,5340/64 (minimo 04/11/2015, si veda anche la media mobile a 200 giorni). Tuttavia, le generali condizioni di ipervenduto e la recente ripresa dell’interesse all'acquisto spianano la strada verso un rimbalzo.
La coppia è attualmente in un momentum di consolidamento dopo il recenté movimiento rialzista. La resistenza oraria si ubica a 109,38 (massimo 10/05/2016) e una forte resistenza si ubica a 111,88 (massimo 28/04/2016). Il supporto orario giace a 106,25 (minimo 04/05/2016). Si prevede un’ulteriore pressione all’acquisto. Propendiamo per un’impostazione ribassista a lungo termine. Puntiamo al supporto a 105,23 (minimo 15/10/2014). A questo punto appare meno probabile un graduale aumento verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si osserva un altro supporto chiave a 105,23 (minimo 15/10/2014).
USD/CHF
La coppia USD/CHF vola più in alto e infrange il canale discendente. La resistenza oraria può essere trovata a 0,9797 (massimo 22/04/2016) mentre il supporto orario è ubicato a 0,9652 (minimo 06/05/2016). Si prevede un ulteriore consolidamento ribassista. Sul lungo termine la coppia registra massimi da metà 2015. Il supporto chiave può essere individuato a 0,8986 (minimo 30/01/2015). La struttura tecnica favorisce un’impostazione rialzista di lungo termine.
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