Il colosso petrolifero di Ryad ha preso il 10% di Horse, la joint-venture costituita dai due costruttori automotive per realizzare motori termici per l’intero mercato globale. La società nasce con 17 stabilimenti e un patrimonio di 7,4 miliardi di euro
Renault (EPA:RENA) e Geely hanno il 45% a testa della società
Con l’ingresso fra i soci del gigante petrolifero saudita Saudi Aramco (TADAWUL:2222), che recentemente ha finalizzato l’acquisto di una quota del 10%, è stato definito l’assetto di Horse Powertrain, la nuova società nata come joint-venture fra Renault e la cinese Geely (45% a testa) per produrre motori a combustione. La società conta su di un patrimonio di circa 7,4 miliardi di euro.
Negli ultimi anni la maggior parte delle case automobilistiche ha ridotto gli investimenti nei motori a combustione per concentrarsi sullo sviluppo di veicoli elettrici. Tuttavia, poco più di un anno fa, Luca de Meo, Ceo della francese Renault, ed Eric Li, fondatore della cinese Geely, hanno pensato che per almeno i prossimi 20 anni la metà delle auto vendute continuerà a funzionare con motori a combustione, soprattutto nell'emisfero meridionale. Hanno quindi deciso di unire le forze per creare una nuova società globale, Horse Powertrain.
Fondata nel 1986 e con sede a Hangzhou, Geely è un gruppo automobilistico che comprende diversi marchi internazionali, fra i quali la svedese Volvo Cars. Con 130.000 dipendenti in tutto il mondo, Geely ha venduto circa 2,8 milioni di veicoli nel 2023.
Motori destinati a qualsiasi produttore di auto interessato
L'unione del gruppo cinese con l'azienda francese in un'impresa completamente nuova apre nuove opportunità commerciali. I motori prodotti ora non devono essere destinati esclusivamente alle auto Renault o Geely. Horse può diventare fornitore di qualsiasi altro costruttore. Per distaccare l'immagine della nuova azienda dalle sue origini è stata scelta Londra come sede centrale.
Combinando le strutture dei due partner originari, Horse è stata fondata con 17 stabilimenti e oltre 2.000 ingegneri in tutto il mondo. Il Ceo è Matias Giannini, brasiliano, ingegnere meccanico che da 20 anni lavora nell’industria automobilistica con diversi incarichi negli Usa e in Germania.
In una recente intervista a un settimanale brasiliano, Giannini ha detto: “Può sembrare contraddittorio parlare di innovazione nei motori a combustione in questo momento di transizione verso l'elettrificazione. Tuttavia, la decarbonizzazione non prevede un'unica soluzione. Se da un lato i veicoli completamente elettrici stanno avanzando e si prevede che tra 20 anni rappresenteranno la metà delle vendite, dall'altro dobbiamo ricordare che l'altra metà sarà costituita da veicoli ibridi, anch'essi dotati di motori a combustione, e da veicoli che continueranno a basarsi esclusivamente su questo tipo di motore”.
Il manager sottolinea che a livello globale alcuni costruttori hanno deciso di smettere di produrre motori a combustione, vista la necessità di investire nell'elettrificazione. “Con la diminuzione dei volumi, potrebbe non essere conveniente per i produttori continuare a realizzare i propri motori”, afferma Giannini. Nella sua visione l'industria automobilistica potrebbe seguire un percorso simile a quello visto nel settore dei camion, dove l'azienda statunitense Cummins si è affermata tra i maggiori fornitori di motori per autocarri di svariate marche.
Renault leader di Borsa nell’automotive europeo 2024
PERFORMANCE DALL’INIZIO DELL’ANNO
Renault si appresta chiudere il 2024 come l’unico gruppo automotive europeo con una performance di Borsa positiva. Dall’inizio dell’anno le sue azioni sono salite del 21%. Ciononostante il multiplo P/E (prezzo/utili), calcolato sugli utili stimati dal consensus per il 2025, resta fra i più bassi del mercato, pari a 3,8 volte. Stellantis (BIT:STLAM) ha un P/E 2025 di 4,7 volte, Volkswagen (ETR:VOWG) di 3,3 volte, Bmw di 6 volte e Mercedes di 6 volte.
Su 20 analisti che coprono Renault, 16 raccomandano di comprare le azioni e la media dei target price è 56 euro, più alta del 28% rispetto alla quotazione attuale di 45 ero.
Renault (EPA:RENA) e Geely hanno il 45% a testa della società
Con l’ingresso fra i soci del gigante petrolifero saudita Saudi Aramco (TADAWUL:2222), che recentemente ha finalizzato l’acquisto di una quota del 10%, è stato definito l’assetto di Horse Powertrain, la nuova società nata come joint-venture fra Renault e la cinese Geely (45% a testa) per produrre motori a combustione. La società conta su di un patrimonio di circa 7,4 miliardi di euro.
Negli ultimi anni la maggior parte delle case automobilistiche ha ridotto gli investimenti nei motori a combustione per concentrarsi sullo sviluppo di veicoli elettrici. Tuttavia, poco più di un anno fa, Luca de Meo, Ceo della francese Renault, ed Eric Li, fondatore della cinese Geely, hanno pensato che per almeno i prossimi 20 anni la metà delle auto vendute continuerà a funzionare con motori a combustione, soprattutto nell'emisfero meridionale. Hanno quindi deciso di unire le forze per creare una nuova società globale, Horse Powertrain.
Fondata nel 1986 e con sede a Hangzhou, Geely è un gruppo automobilistico che comprende diversi marchi internazionali, fra i quali la svedese Volvo Cars. Con 130.000 dipendenti in tutto il mondo, Geely ha venduto circa 2,8 milioni di veicoli nel 2023.
Motori destinati a qualsiasi produttore di auto interessato
L'unione del gruppo cinese con l'azienda francese in un'impresa completamente nuova apre nuove opportunità commerciali. I motori prodotti ora non devono essere destinati esclusivamente alle auto Renault o Geely. Horse può diventare fornitore di qualsiasi altro costruttore. Per distaccare l'immagine della nuova azienda dalle sue origini è stata scelta Londra come sede centrale.
Combinando le strutture dei due partner originari, Horse è stata fondata con 17 stabilimenti e oltre 2.000 ingegneri in tutto il mondo. Il Ceo è Matias Giannini, brasiliano, ingegnere meccanico che da 20 anni lavora nell’industria automobilistica con diversi incarichi negli Usa e in Germania.
In una recente intervista a un settimanale brasiliano, Giannini ha detto: “Può sembrare contraddittorio parlare di innovazione nei motori a combustione in questo momento di transizione verso l'elettrificazione. Tuttavia, la decarbonizzazione non prevede un'unica soluzione. Se da un lato i veicoli completamente elettrici stanno avanzando e si prevede che tra 20 anni rappresenteranno la metà delle vendite, dall'altro dobbiamo ricordare che l'altra metà sarà costituita da veicoli ibridi, anch'essi dotati di motori a combustione, e da veicoli che continueranno a basarsi esclusivamente su questo tipo di motore”.
Il manager sottolinea che a livello globale alcuni costruttori hanno deciso di smettere di produrre motori a combustione, vista la necessità di investire nell'elettrificazione. “Con la diminuzione dei volumi, potrebbe non essere conveniente per i produttori continuare a realizzare i propri motori”, afferma Giannini. Nella sua visione l'industria automobilistica potrebbe seguire un percorso simile a quello visto nel settore dei camion, dove l'azienda statunitense Cummins si è affermata tra i maggiori fornitori di motori per autocarri di svariate marche.
Renault leader di Borsa nell’automotive europeo 2024
PERFORMANCE DALL’INIZIO DELL’ANNO
Renault si appresta chiudere il 2024 come l’unico gruppo automotive europeo con una performance di Borsa positiva. Dall’inizio dell’anno le sue azioni sono salite del 21%. Ciononostante il multiplo P/E (prezzo/utili), calcolato sugli utili stimati dal consensus per il 2025, resta fra i più bassi del mercato, pari a 3,8 volte. Stellantis (BIT:STLAM) ha un P/E 2025 di 4,7 volte, Volkswagen (ETR:VOWG) di 3,3 volte, Bmw di 6 volte e Mercedes di 6 volte.
Su 20 analisti che coprono Renault, 16 raccomandano di comprare le azioni e la media dei target price è 56 euro, più alta del 28% rispetto alla quotazione attuale di 45 ero.