- L’occupazione non agricola diventa particolarmente importante vista la dipendenza dai dati della Fed.
- La Fed basa la forza economica sull’occupazione.
- Analisi tecnica dettagliata del trend in discesa.
L’azionario presenta il potenziale tecnico di avere la maggiore volatilità da mesi, con gli investitori che hanno rivalutato le aspettative sui tassi per farle coincidere con la sincronizzazione del trend.
Il discorso del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell a Jackson Hole è stato una doccia fredda per gli investitori che operavano dando per scontato che un rally orso fosse un bottom, convinti che la Fed avesse cambiato rotta. Powell ha cercato di essere il più diretto possibile: i tassi resteranno elevati nell’immediato futuro. Ha anche ribadito che la banca si baserà sui dati, anziché dare una guidance.
Vediamo cosa è successo sui mercati.
I trader si sono affrettati a liberarsi dei titoli azionari non appena hanno capito che la Fed non cederà di un millimetro. O perché non hanno letto i miei articoli (lo sto dicendo dall’inizio del rally), oppure perché mi considerano un “orso permanente”, con affascinanti teorie su come il mio sia un complotto per indirizzare i trader dalla parte sbagliata. Come se avessi questo potere.
Il Dow Jones Industrial Average è crollato di oltre 1.000 punti, o del 3%, venerdì. L’indice S&P 500 del 3,37%. Il Russell 2000 del 3,3%. Il Nasdaq 100, invece, ha registrato un tonfo del 4%. Ho spiegato che il settore tech è il più vulnerabile, in quanto gli aumenti dei tassi rendono meno allettanti le sue valutazioni alte. Nel mio articolo di giovedì, ho scelto l’indice S&P 500 anziché il Dow per focalizzarmi sul grafico, sebbene fossi più bearish sul Nasdaq 100, solo perché ho voluto offrire un’analisi top-to-bottom, che proseguirà oggi e domani. Di conseguenza, userò l’S&P 500 per rappresentare l’azionario in generale in questo articolo.
Come abbiamo detto, l’S&P 500 è sceso del 3,37%, ma la componente tech ha segnato -4,27%, crollando persino di più del Nasdaq 100. Gli energetici sono scesi di appena l’1,17%, seguiti dal -1,53% delle utenze energetiche. Diamo un’occhiata al grafico.
L’indice S&P 500 ha completato un piccolo apice testa e spalle, precisamente all’apice del canale discendente sul lungo termine, che come prevedibile ha superato il canale ascendente a breve termine. Il prezzo ha chiuso sotto la media mobile su 100 giorni che, con la DMA su 200, incornicia il testa e spalle. Quindi, prevedo che il prezzo continuerà lungo il canale discendente sul lungo termine.
Range temporale, numero di sedute di scambi, movimento complessivo del prezzo, movimento medio giornaliero
24 gen. - 24 feb. = 23 giorni, 2,56% (0,11% giornaliero)
24 feb. - 2 mar. = 4 giorni, 1,27% (0,32% giornaliero)
2 mag. - 12 mag. = 8 giorni, 5,01% (0,63% giornaliero)
12 mag. - 20 mag. = 6 giorni, 1,26% (0,21% giornaliero)
20 mag. - 17 giu. = 20 giorni, 4,55% (0,23% giornaliero)
Valore temporale
Da 4 a 23 giorni a movimento tra picco e minimo
Media 12,2 giorni
Mediana 8 giorni
Valore di prezzo
Dallo 0,11% allo 0,63% giornaliero
Media giornaliera 0,3%
Mediana 0,23% giornaliero
Di conseguenza, il prossimo minimo dovrebbe arrivare in base ai valori di tempo e prezzo sopra. Si tratta di una mediana di otto o di una media di 12 giorni, con una mediana dello 0,23% o una media dello 0,3% giornaliero fino al prossimo minimo. Quindi, se il trend dovesse riprendere di conseguenza, il prossimo minimo dovrebbe essere fra circa 10 sedute (dividendo la differenza tra media e mediana), il 9 settembre, e circa 0,265 (differenza tra media e mediana) X 10 = 2,65%. Perciò il prossimo minimo potrebbe arrivare il 9 settembre al livello di 3.965, 43. E quanto ci vorrà per un altro minimo?
Ecco i dati su quanto ha impiegato l’indice a scendere sotto il precedente minimo dopo ogni picco nel canale discendente:
Picco record del 4 gen. al 20 gen. = 11 sedute
2 feb. - 23 feb. = 15 sedute
29 mar. - 2 mag. = 23 sedute
2 giu. - 13 giu. = 7 sedute
In base a questi dati, l’S&P 500 dovrebbe rompere il minimo di giugno in 23 sedute dal picco del 16 agosto, con 15 sedute mancanti. Considerazione: il minimo di giugno è stato la prima volta che il prezzo ha toccato il bottom del canale, per come è strutturato. Forse questo lungo calo impiegherà più tempo. Vediamo quanto ci ha messo il prezzo a scendere sotto il minimo la prima volta che ha toccato il bottom del canale.
4 ott. (minimo) - 24 gen. (minimo) = 77 giorni di scambi. La differenza di prezzo tra questi due minimi è 56,32 punti, o l’1,32%.
I tori del dollaro hanno mantenuto il controllo, con le banche centrali che inaspriscono tra una generale recessione espressa dalle letture preliminari deboli sugli indici PMI e la crisi energetica europea.
Quindi, un aspirante breakout dell’apice testa e spalle è diventato una trappola degli orsi. Tuttavia, il prezzo ha incontrato resistenza giovedì all’altezza della spalla destra. Il dollaro guadagnerà slancio rialzista se il prezzo romperà il testa e spalle.
I tassi in salita hanno fatto scendere l’oro da quando si è avvicinato al picco dell’agosto 2020 a marzo. L’aggressività della Fed è superiore alla peggiore inflazione in quattro decenni. Tuttavia, alcuni tori non vedono il quadro generale. Se il prezzo dovesse scendere sotto i 1.670 dollari, completerebbe un mega doppio-apice, puntando a 1.270.
Le parole della Fed hanno comportato un altro selloff del Bitcoin, sceso sotto la linea di trend purista, dopo aver completato la mia interpretazione di un cuneo ascendente.
I prezzi dei future del greggio WTI sono saliti nei segnali che l’OPEC potrebbe tagliare la produzione, innescando una performance superiore del settore energetico sull’S&P 500, sceso dell’1,17%. Tuttavia, da una prospettiva tecnica, mi aspetto che il petrolio continui a scendere. Ecco la mia analisi precedente. Ed ecco un aggiornamento: il petrolio potrebbe stare per completare il suo terzo pattern di continuazione consecutivo dopo aver raggiunto il massimo, e dopo aver confermato l’inversione della DMA su 200 da supporto a resistenza.